PERUGIA – Il progetto Pietre della Memoria dell’Anmig, l’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra, é stato al centro del seminario sulla didattica della storia svoltosi all’Istituto Comprensivo Perugia 5 diretto da Fabio Gallina, dove è stato avviato un percorso per dare vita a un corso di aggiornamento per insegnati. Con un obiettivo preciso: «Aiutare i docenti a far amare la storia ai nostri alunni». Così il dirigente dell’Ic 5 ha parlato dell’iniziativa che la scuola vuole avviare con diversi partner, con l’Anmig e il progetto nazionale “Pietre della Memoria”, nato proprio a Perugia, già in prima fila. L’obiettivo è coinvolgere anche Università degli Studi di Perugia e Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea.
Un primo passo è stato il partecipato seminario, organizzato mercoledì 22 gennaio al plesso “Donato Fezzuoglio” di via Chiusi, sul tema “Monumenti storici e didattica della storia”. Trenta gli insegnanti delle scuole di ordine e grado presenti: dall’Infanzia alla Secondaria di secondo grado. A tutti è stato rilasciato un attestato di partecipazione.
Al tavolo, con il preside Gallina, c’erano il professor Paolo Coppari, docente, storico ed esperto nella didattica della storia e nella formazione degli insegnanti, Rita Bacoccoli presidente dell’Anmig Perugia e già funzionario del Ministero dei Beni Culturali e il giornalista Remo Gasperini, coordinatore nazionale del progetto “Pietre” della Memoria e presidente Anmig Umbria. Particolarmente apprezzato dai presenti l’intervento di Coppari, che ha sottolineato la valenza del progetto “Pietre” e del collegato concorso Esploratori della Memoria, rivolto al mondo della scuola. Da lui alcune linee guida per un proficuo lavoro studenti-docenti. Quattro i punti chiave: dedicare tempo all’esplorazione del paesaggio educativo in cui si muovono i ragazzi, abituarli a muoversi tra le vicende locali e nazionali collegando presente e passato, promuovere percorsi dove ciascuno può avere un ruolo attivo e accostare tutto il gruppo a una pluralità di fonti storiche. Coppari ha avuto parole di grande apprezzamento anche per un altro aspetto del progetto: negli anni sono state censite dagli studenti delle scuole di Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo 482 pietre della memoria presenti in 91 dei 140 comuni del cratere del terremoto 2016; oggi molte di quelle pietre non ci sono più o sono gravemente danneggiate sotto le macerie ma restano vive nel sito www.pietredellamemoria.it.
«Sarebbe bello, anzi è una cosa da fare trattandosi di una grande operazione di conservazione della memoria storica – ha detto Coppari in sintonia con l’idea manifestatagli nei vari contatti da coordinatore – far tornare i ragazzi tornare sui luoghi delle pietre della memoria, vedere cosa è rimasto e cosa si é perduto ed eventualmente completare il censimento».
A Bacoccoli e Gasperini il compito di illustrare il cuore del progetto e la storia ultracentenaria dell’Anmig, partendo dal sacrificio dei fondatori alla recente richiesta degli ultimi soci storici di non far disperdere il patrimonio morale dell’Associazione. Poi spazio al progetto e al concorso per le scuole. I docenti sono stati informati sul bando di concorso dell’Umbria e sulle modalità di partecipazione, con particolare attenzione ai risultati, cioè alle schede di censimento e ai prodotti multimediali risultato del lavoro delle scuole. Risultati importanti in fatto di didattica, come testimoniato da insegnanti presenti in aula che nelle precedenti edizioni hanno partecipato al concorso con le proprie classi.
Una testimonianza importante è arrivata anche dall’Anmig Marche, rappresentato dal presidente regionale professoressa Silvana Giaccaglia, presente con il marito ingegner Pasquale Frascione, entrambi impegnati con grandissimi risultati con il progetto e il concorso nella loro regione.
Per Gallina, che ha chiuso l’incontro con la consegna degli attestati, si è trattato di «un primo importante e riuscito momento, spero foriero di nuovi incontri».
La presenza dei rappresentanti marchigiani ha aperto anche alla possibilità di ragionare sull’istituzione di un corso di didattica interregionale, aprendo una collaborazione fra scuole grazie alla presenza dell’Anmig e del progetto Pietre della Memoria.