204301 - Bunker Regelbau 668 – Milano Marittima

Si tratta di un bunker tedesco di tipologia REGELBAU. È  piuttosto grande e funge da rifugio per i soldati:può contenere fino a 6 soldati e tutto l’occorrente per la loro sopravvivenza (letti pieghevoli, bagno chimico, stufa, stazione radio per le telecomunicazioni), mitragliatrici. La ditta costruttrice è la Ditta tedesca di nome Org Todt, che spesso rastrellava sul territorio giovani operai coatti dall’industria tedesca, costretti con la forza ad eseguire le costruzioni dei bunker, con la sola ricompensa a volte di una zuppa alla sera. In tal modo venivano allontanati dalla resistenza.

 

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Milano Marittima
Indirizzo:
Lungomare di Milano Marittima, accesso da Via Mascagni
CAP:
48015
Latitudine:
44.269283004926
Longitudine:
12.355883712676

Informazioni

Luogo di collocazione:
Lungomare davanti la Spiaggia di Milano Marittima, zona attualmente adibita a viale pedonale e ciclabile
Data di collocazione:
Inverno 1943-44
Materiali (Generico):
Altro
Materiali (Dettaglio):
Fondazioni e muri in Cemento Armato, porte e botole in ferro
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Cervia
Notizie e contestualizzazione storica:
Notizie: Il bunker in oggetto presenta muri spessi da 1,5 a 2,5/3 m di spessore. Presenta una botola bassa, per uscita di emergenza che conduce e un cunicolo per uscire e scappare a carponi nella trincea. Tutti i bunker erano collegati da una trincea. Ha una porta di accesso. Si scende una scaletta, poi si gira a dx e poi a sx: non c’è un ingresso diretto perché l’andamento a zig-zag permetteva la deflagrazione delle bombe e dei gas, che venivano attutiti. Così gli occupanti riuscivano a scappare.
E’ perfettamente conservato, rimasto per tanti anni sotto la sabbia, ma soprattutto per lo ottime caratteristiche di resistenza del cemento armato, costruito secondo i manuali militari tedeschi con i migliori materiali esistenti all’epoca. E’ presente una grata laterale tonda per areazione e altre canalizzazioni. Sistema di condotto dell’aria che, in caso di lancio di bomba, faceva tornare la bomba indietro nei piedi di chi l’aveva lanciata. Il bunker Regelbau 668, ha un tunnel di collegamento scavato sotto terra che conduce a un bunker Tobruk, sulla cui sommità è presente una botola fatta apposta per la collocazione di una mitragliatrice Il soldato in caso di attacco correva, passando dal tunnel, al bunker Tobruk, emergeva dalla botola posizionata sul tetto. Si proteggeva il corpo che rimaneva dentro. Emergeva solo il busto e con la mitragliatrice sparava.

Contestualizzazione: L’ 8 SETTEMBRE 1943 viene reso pubblico l’armistizio che l’Italia ha firmato con gli Alleati, pochi giorni prima. Questo è un tradimento per i tedeschi. L’Italia diventa nemica del Reich.
La Germania decide che l’Italia va difesa centimetro per centimetro, secondo la “Zentimeter Krieg” e per questo inizia a costruire delle linee di difesa, delle LINEE FORTIFICATE, che spezzano l’Italia dall’Adriatico al Tirreno.La LINEA GOTICA è la più importante, è quella a nord. Si sapeva che sfondare la Linea Gotica avrebbe significato il dilagare delle truppe alleate in Pianura Padana verso la Germania.
I Tedeschi volevano proteggere il fianco orientale della Linea Gotica, per impedire l’approdo delle forze navali alleate, lungo quella che viene definita la LINEA GALLA PLACIDIA.
Per questo costruiscono migliaia di appostamenti difensivi lungo la fascia adriatica, da Pesaro a Bosco Mesola per 130 km costituiti da bunker, circondati da fili spinati e denti di drago.
Ma lo sbarco non arrivò mai e queste postazioni difensive non vennero mai utilizzate. Sappiamo infatti che gli Alleati aggirarono la Linea Gotica via terra.
Nell’autunno 1943 CERVIA venne considerata una zona a rischio sbarco, nella zona vicina al Porto Canale, lato Milano Marittima. I Tedeschi iniziano la fortificazione, che prevedeva la costruzione di vari bunker, oggi ancora visibili, (quasi tutti) anche se nascosti alla vista o inglobati in proprietà private. I bunker vennero poi protetti da km di filo spinato e denti di drago che fungono da sbarramenti anticarro.
La fortificazione aveva lo scopo di proteggere i bunker dove venivano installate le postazioni offensive, per l’attacco degli alleati via mare e terra, mediante cannoni costieri e mitragliatrici Flak (acronimo di FliegerabwehrKanone – Cannone antiaerei) installate nei bunker.

Contenuti

Iscrizioni:
C’è un DIPINTO INTERNO, realizzato dai giovani soldati tedeschi, su un muro del bunker, con la citazione (quasi per intero) di una poesia di Schiller, scritta in caratteri gotici:
“È pericoloso svegliare il gatto,
I denti del cane è fatale,
Ma la cosa più spaventosa di tutte
è l’uomo nella sua follia”
Simboli:
Questo dipinto ha come simboli: due colonne, un gatto in posizione di difesa, un cane, una corona.

Altro

Osservazioni personali:
Pensiamo all’animo dei giovani soldati reclusi dentro il bunker, con il timore di uno sbarco da parte degli alleati, il timore della loro morte, la consapevolezza della brutalità della guerra, che porta dolore e distruzione.
Così un soldato ha voluto ricordare a tutti noi la brutalità della guerra, attraverso un dipinto e una iscrizione sul muro.

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