251814 - Cippo con busto al colonnello Bonaglia Andrea “Campo dei Caduti”- Viadana (MN)

Il busto in bronzo del colonnello Bonaglia Andrea, del 77° reggimento fanteria -Lupi di Toscana, è posto nel “Campo dei Caduti” predisposto  all’interno del cimitero comunale di Viadana nel corso degli anni venti del ‘900 per consentire ai famigliari di onorare i propri morti in forma privata. Vennero così eretti sulle tombe cippi, lapidi e busti, recanti nella quasi totalità, la fotografia del soldato e in alcuni casi la descrizione dei luoghi e gli eventi del decesso. Altri soldati hanno trovato sepoltura nelle edicole e nelle cappelle di famiglia già esistenti e perciò al di fuori del Campo dei Caduti. La morte dei giovani membri, spesso ancora studenti, ha dato origine ad un arricchimento artistico delle tombe per celebrare al meglio “l’eroe immolatosi per l’ideale”. Purtroppo il busto, con il passare del tempo , si è imbrunito, tuttavia è ancora ben visibile il volto e il petto con numerose decorazioni. Militare di professione compì numerose e valorose azioni, fino a quando venne gravemente ferito. Per sua espressa volontà è sepolto a Viadana , città natale e mai dimenticata. Il monumento del sottotenente Merlino caduto a Nassyria Iraq  è posto di fronte a quello che ricorda il colonnello Andrea Bonaglia quasi un significativo incontro di sguardi, ieri come oggi a ricordarci la fragilità della vita .

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
via Aroldi , 74
CAP:
46019
Latitudine:
44.931635021597
Longitudine:
10.524313978574

Informazioni

Luogo di collocazione:
Cimitero Comunale di Viadana MN - Campo dei Caduti nelle guerre
Data di collocazione:
Non si hanno date precise , si pensa 1923
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
I gradoni in laterizio sorreggono la colonna in marmo bianco sormontata dal busto del colonnello Andrea Bonaglia. Il busto è in bronzo purtroppo molto scurito.
Al di sotto del busto una scena rappresenta una battaglia con alcuni soldati, la Vittoria alata indica il cielo con la vittoria. Vi è la scritta Gorizia 1916.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Amministrazione Comunale e Anpi locale
Notizie e contestualizzazione storica:
Bonaglia Andrea (28 marzo 1867 - 12 giugno 1922)
Causa della morte: postumi ferite in combattimento
Occupazione: militare di carriera, Colonnello
Ha fatto parte di: Regio Esercito Italiano
Bonaglia Andrea Ferruccio di Antonio e Luigia Federici nato a Viadana il 28 marzo 1867. Soldato volontario nell’esercito permanente con “ferma temporanea di anni 12 stabilita pei sott’Ufficiali ed ascritto alla Classe 1864”. Tra febbraio 1885 e agosto 1886 conseguì il grado di Sergente e fu inquadrato nel 27° rgt. Ftr. brigata Pavia in cui dal febbraio 1888 ricoprì il ruolo di Furiere. Dal 30 settembre 1888 al 22 settembre 1890 frequentò la scuola Sottufficiali superando gli esami per accedere al corso Ufficiali al termine del quale uscì col grado di Sottotenente; fu inquadrato nel 17° rgt. Ftr. brigata Acqui. Frequentò con successo l’Accademia Militare di Caserta e il 26 ottobre 1890 a Bergamo prestò giuramento di fedeltà. Quattro anni più tardi fu promosso Tenente, quindi Aiutante Maggiore ed infine, era il 1906, Capitano assegnato all’8° rgt. Ftr. brigata Cuneo.
Iniziò la Grande Guerra col grado di Capitano e qualifica di 1° Cap; in seguito promosso al grado di Maggiore. Il 27 novembre 1915 venne assegnato al 77° rgt. ftr. brigata "Toscana" dislocato nella zona delle Valli Giudicarie e Alto Chiese e fu “mentre guidava il proprio battaglione in una azione di Val Daone dal 10 al 22 dicembre 1915” che riportò il congelamento di I° grado al piede sinistro. Lo Stato di Servizio non indica periodi di convalescenza per questo fatto, ma la nota successiva riguarda la promozione a Tenente Colonnello (25 maggio 1916).
Nella 6ª battaglia dell'Isonzo per la presa di Gorizia al comando dei lupi del II Battaglione del 77° contribuì, combattendo sul costone di S. Mauro, alla conquista del monte Sabotino; evento drammatico per lui, in cui venne ferito gravemente e che comportò la fine della “sua” guerra. In una lettera che egli indirizzava al Tenente Generale Pietro Badoglio per ottenere il cavalierato dell’Ordine dei S.S. Maurizio e Lazzaro, narrava come dopo il ferimento del Colonnello Pelliccioli comandante del Reggimento, lui, subalterno, valutata la grave situazione, prendesse di sua iniziativa il comando dell’intera unità e nel secondo giorno di battaglia venisse colpito da una scheggia di granata all’addome con danno al rene destro. Stoicamente rimase al suo posto fino a quando non gli venne dato il cambio per poter raggiungere l’ospedale di Quisca. Per questa azione riceverà la medaglia d’argento al Valore Militare.
Bonaglia non si ristabilì mai completamente tanto che, in una lettera del 1919, raccontava come questa ferita avesse avuto importanti conseguenze, non ultimo il fatto di non poter più prestare servizio attivo - stato che gli causava frustrazione - e di essere stato posto in aspettativa. Col passare del tempo le condizioni di salute peggiorarono, fu ricoverato nell'Ospedale Militare del Celio in Roma, città in cui aveva preso residenza e dove morì a 55 anni il 12 giugno 1922; dal letto del nosocomio romano, pochi mesi prima (gennaio) aveva scritto il proprio testamento. La salma fu trasportata a Viadana per ferrovia ed ora si trova nel campo dei Caduti del cimitero comunale celebrato con un pregevole busto di bronzo che lo raffigura in alta uniforme.

Contenuti

Iscrizioni:
VALOROSO COLONNELLO
BONEGLIA CAV. ANDREA
Simboli:
Vi sono rappresentati due soldati che combattono e la Vittoria Alata che indica il Cielo e la Vittoria. Al di sotto la scritta Gorizia 1916

Altro

Osservazioni personali:
Sembra quasi che il colonnello sia pronto per portare il suo reggimento all'attacco...purtroppo non è così.

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