73690 - Cappella dei Caduti Partigiani di Santo Stefano di Magra – SP

Monumento funebre dedicato ai partigiani CASALE ADRIANO, CAPETTA LUIGI, SPADONI GINO, BARUZZO GIOVANNI, BANCHERO RENATO,  GIAMMORI ALBERTO

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Ponzano Madonnetta
Indirizzo:
Cimitero Ponzano Madonnetta
CAP:
19037
Latitudine:
44.15009720588469
Longitudine:
9.929801564587365

Informazioni

Luogo di collocazione:
Viale principale del cimitero, seconda zona, parete dedicata
Data di collocazione:
1990
Materiali (Generico):
Laterizio, Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Parete e tetto in muratura, intitolazione della cappella in caratteri in bronzo stile romano, base in marmo bianco di Carrara lucido, vaso condiviso per fiori: manufatto in marmo bianco lucido
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Santo Stefano di magra (Sp)
Notizie e contestualizzazione storica:
A 45 anni dal 25 aprile 1945 il Comune ha dedicato una parete ai concittadini morti nella Lotta di Liberazione. Ha così invitato i familiari dei defunti a spostare le tombe e le lapidi ad essi dedicati.

GIAMMORI ALBERTO giovanissimo aderì alla lotta di Liberazione entrando nel 1° Battaglione S.A.P. della IV Zona Operativa.

CASALE ADRIANO Nasce a Ponzano Magra il 21 gennaio 1925.
Nel corso della Resistenza aderisce alla Brigata partigiana “U.Muccini”. Tornando a visitare i suoi a casa, viene colpito sul greto del fiume e muore il 12 febbraio 1945.
A lui è dedicata anche una targa in memoria nel Sacrario Partigiano del Cimitero di Santo Stefano di Magra.

SPADONI GINO nasce a Fosdinovo (MS) il 2 febbraio 1910.
Nel corso della Resistenza svolge attività patriottica nelle squadre S.A.P.
Nell’agosto 1944 ventidue giovani, di cui la maggior parte sarzanesi, quattro santostefanesi, e qualcuno di altra zona, che formano appunto un gruppo delle S.A.P, a ridosso di un drammatico rastrellamento dei primi di agosto, vengono incaricati di recuperare a Popetto di Tresana (Aulla, MS) il materiale di un lancio aereo. Lo scopo è quello di trasportarlo a Canepari (Fosdinovo), al fine di rifornire quel distaccamento partigiano. I quattro santostefanesi, Dario Pietra, Giovanni Baruzzo (fra loro cognati) e, appunto, Guerino Castagna e Gino Spadoni (anch’essi fra loro cognati), quando arrivano nella zona di Santo Stefano, probabilmente già attesi dalle S.S. a causa di una delazione, vengono catturati.
Spadoni con gli altri due (Baruzzo e Pietra) è condotto a villa Cargioli, in via Castiglioni, dove è una sede tedesca, e poi, dopo un sommario giudizio, il gruppo è avviato quasi subito alla fucilazione nella stessa località in cui sono stati sorpresi Baruzzo e Pietra, sopra la Madonnetta di Ponzano. Pietra riesce a fuggire, Baruzzo e Spadoni sono invece immediatamente fucilati sul posto: è il 20 agosto 1944.

CAPETTA LUIGI aderisce nel corso della Resistenza alla brigata “U.Muccini” e muore fucilato il 14 febbraio 1945.

BARUZZO GIOVANNI, nato a Castelnuovo M. il 20 febbraio 1910, nel corso della Resistenza svolge attività patriottica nelle squadre S.A.P. dell’area della Val Magra. Nell’agosto 1944 ventidue giovani, di cui la maggior parte sarzanesi, quattro santostefanesi, e qualcuno di altra zona, che formano appunto un gruppo delle S.A.P, a ridosso dI un drammatico rastrellamento dei primi di agosto, vengono incaricati di recuperare a Popetto di Tresana (Aulla, MS) il materiale di un lancio aereo. I quattro santostefanesi sono Guerino Castagna e Gino Spadoni (che sono cognati), Dario Pietra e appunto Giovanni Baruzzo (che sono anch’essi fra loro cognati). Arrivato il gruppetto a Ponzano Superiore, Baruzzo e Pietra si separano dagli altri con l’intenzione di andare a trovare i propri parenti sfollati dietro la Chiesa della Madonnetta.
Essi non sanno che la loro assenza è stata notata e che l’abitazione è sotto controllo: infatti Baruzzo, che lavora all’OTO Melara, e Pietra, che lavora alla Vaccari, hanno chiesto qualche giorno di permesso proprio per provvedere al trasbordo delle armi, ma probabilmente un capo dell’ O.T.O., residente nella zona, ha segnalato questo fatto alle autorità tedesche, tanto che la sera stessa della loro partenza da S.Stefano le S.S. si sono recate alla casa dove sono sfollate le famiglie Pietra e Baruzzo, impedendo qualsiasi contatto con l’esterno e consentendo solo alle donne di andare a prendere l’acqua ad una sorgente.
La mattina del dramma, il 20 agosto 1944, Baruzzo e Pietra, riposte le armi negli zaini, e quindi non in grado di sparare, arrivano a casa (località Corneda, sopra la Chiesa dei Castiglioni, alla Madonnetta di Ponzano) dove Baruzzo prende fra le braccia la figlia più piccola, piangente perché la moglie è andata appunto a prendere l’acqua, e lì le SS lo catturano, insieme a Pietra.
Dal luogo in cui si trovano è però ben visibile per i tedeschi il gruppetto degli altri (Spadoni, Castagna) che nella zona della Nuda sopra la ceramica Vaccari stanno cercando di trasportare con muli le armi lungo il percorso che va appunto dalla Nuda verso il castello della Brina, consentendo di arrivare da dietro Sarzana ai Canepari.
Non tutti però vengono fatti prigionieri: Guerino Castagna riesce a fuggire. A questo punto Baruzzo con gli altri due (Pietra e Spadoni) è condotto a villa Cargioli, in via Castiglioni, dove è una sede tedesca, e poi, dopo un sommario giudizio, il gruppetto è avviato quasi subito alla fucilazione nella stessa località in cui sono stati sorpresi.
I tre patrioti vengono messi dai tedeschi a scavare la fossa in cui saranno gettati: Dario Pietra riesce a fuggire. Baruzzo e Spadoni sono immediatamente fucilati sul posto: è il 20 agosto 1944.

Contenuti

Iscrizioni:
CAPPELLA DEI CADUTI PARTIGIANI

QUI RIPOSA
IL R.R.C.C.
BANCHERO RENATO
DIO GLI DIE' LA VITA
EGLI
ALLA PATRIA LA DONO'
NACQUE A S. STEFANO M.
IL 29.6.1920
COMBATTENDO CADE
IN NETTUNO 26.3.1944
I GENITORI

GIAMMORI ALBERTO
1915 - 1962
I SUOI CARI

CASALE ADRIANO
DI ANNI 20
CADUTO IN COMBATTIMENTO
IL 12-2-1945
LA FAMIGLIA

SPADONI GINO
DI ANNI 34
FUCILATO IL 20-8-1944
LA MOGLIE E I FIGLI

CAPETTA LUIGI
"G I O A C C H I N O"
NATO 22-8-1895
FUCILATO 14-2-1945

BARUZZO GIOVANNI
DI ANNI 34
FUCILATO IL 20-8-1944
LA MOGLIE E I FIGLI
Simboli:
Non sono presenti simboli

Altro

Osservazioni personali:
Stato di conservazione buono. Suggeriamo l'apposizione di una piccola targa esplicativa le azioni in cui sono stati coinvolti i caduti.

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