199966 - Casa del Mutilato di Foligno

La Casa del Mutilato di Foligno, insieme alla ex sede della Pubblica Assistenza “Croce Bianca”, é un caso di studio emblematico del Moderno in Umbria lasciati dall’architetto Caterino Trampetti.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Giuseppe Piermarini, 2
CAP:
06034
Latitudine:
42.954241865531
Longitudine:
12.705911228138

Informazioni

Luogo di collocazione:
Angolo via Piarmarini corso Cavour
Data di collocazione:
1937
Materiali (Generico):
Laterizio, Marmo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Informazione non reperita
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
A.N.M.I.G. (Associazione Nazionale fra Mutilati ed Invalidi di Guerra)
Notizie e contestualizzazione storica:
Sede: Foligno (Perugia)
Date di esistenza: 1921 -

Intestazioni:
Associazione nazionale fra mutilati ed invalidi di guerra - ANMIG. Sezione di Foligno, Foligno (Perugia), 1921 -, SIUSA

Altre denominazioni:
Associazione nazionale fra mutilati ed invalidi di guerra - ANMIG e Fondazione. Sezione di Foligno, 2005 -

La Sezione di Foligno dell'Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra è stata istituita nel mese di aprile del 1921, come si legge nel registro del verbale delle delibere consiliari: "Oggi 25 aprile 1921 il Presidente...dichiara che la Sottosezione avendo ormai un numero di soci superiore a 150, deve, secondo il regolamento, passare a Sezione". In precedenza era, appunto, Sottosezione di una Sezione che non è stato possibile identificare.
L'ente, con il DPR del 23 dicembre 1978, ha perso la personalità giuridica di diritto pubblico e continua a sussistere come persona giuridica di diritto privato: è un ente morale che, come si legge nello statuto, accoglie ed unisce i mutilati e gli invalidi di guerra d'Italia, dei quali ha per legge la tutela e la rappresentanza.
Le presenti informazioni sono tratte dallo strumento di ricerca redatto dalla funzionaria della Soprintendenza archivistica per l'Umbria, Giovanna Bacoccoli.

Condizione giuridica:
privato (1921 - 1929)
pubblico (1929 - 1978)
privato (1978 - )

Tipologia del soggetto produttore:
ente di assistenza e beneficenza

Profili istituzionali collegati:
Associazione nazionale fra mutilati ed invalidi di guerra - ANMIG, 1917 -, 1921 -

Complessi archivistici prodotti:
Associazione nazionale fra mutilati ed invalidi di guerra - ANMIG. Sezione di Foligno (fondo)
Atti contabili (fondo)
Protocolli della corrispondenza (fondo)


Redazione e revisione:
Robustelli Giovanna, 2009/11/05, prima redazione
Santolamazza Rossella, 2009/12/29, revisione




DA NOVECENTO ARCHITETTURA UMBRIA
A Foligno Trampetti lascia due opere particolari, la Casa del Mutilato e l’ex sede della Pubblica Assistenza “Croce Bianca”, entrambi studiati come casi studio emblematici del Moderno in Umbria. Foligno, “rosa d’Italia” come svela il piano regolatore di Bazzani del
1927, trova nell’urbanistica fascista un tentativo di rivitalizzazione del suo impianto storico, a cui non sono lesinati però interventi di impavido sventramento, volti a utilizzare anche l’architettura come strumento evocativo e celebrativo di un’auspicata modernizzazione.
Poco dopo un forte terremoto nel 1936 e quasi in contemporanea al primo regolamento edilizio, all’Associazione Nazionale dei Mutilati e degli Invalidi di Guerra (ANMIG) è concessa dall’Amministrazione Comunale una sede, che viene progettata da Trampetti nel 1937 in uno spazio in disuso lungo lo storico corso Cavour. L’architettura è caratterizzata dall’autonomia linguistica e dalla rilettura in chiave razionale della rigida estetica classica che domina lo spazio storicizzato in cui è inserita. Incurante del dominio locale degli stili liberty e neoclassicheggiante, il progetto iniziale subirà alcune modifiche al fine di rispondere alle esigenze pratiche occasionali. Trampetti
rielabora con la semantica della modernità i segni del contesto connotandoli di semplicità, mantenendo allineamenti e ritmi che non ignorano la centralità figurativa dell’antico ospedale cinquecentesco. Innovativo nell’idealizzare i tracciati del contesto, con la vela a coronamento dello schema razionale della facciata, l’ornamento diventa “accento di espressione estetica e vibrata” come auspicava Piacentini, e le sculture plastiche si integrano nel ritmo tripartito
verticale, emergendo dalle facciate insieme ai caratteri dei testi, che pertanto acquistano una similare centralità decorativa. Anche l’uso dei materiali è caratterizzato da una ricerca di sincronia fra funzione
e decorazione, quell’auspicata “sincera applicazione” e quella “chiarezza, onestà, rettitudine economica” evocate da Pagano capaci, nel loro equilibrio, anche di dissimulare la retorica nazionalista dei colori della bandiera italiana di cui è composto il prospetto.

Contenuti

Iscrizioni:
(facciata ingresso)
PRO UNERE VULNUS
ASSOCIAZIONE NAZIONALE MUTILATI ED INVALIDI DI GUERRA

(facciata laterale)
CASA DEL MUTILATO

(lapide interna)
AD IMPERATURA MEMORIA
DEI SOCI FONDATORI DI QUESTA CASA
TRABALZA DOMENICO PRESIDENTE
CRUCIANI ALESSANDRO V. PRESIDENTE
COMODINI DOMENICO ECONOMO
MURRI PIETRO SEGRETARIO
FABBRUCCI ENRICO CONSIGLIERE
PIOLI GUIDO CONSIGLIERE
PREZIOSI PRIMO CONSIGLIERE

I MUTILATI E INVALIDI DI GUERRA DELLA SEZIONE DI FOLGINO
Simboli:
Logo dell'Associazione, sia nella facciata che internamente

Altro

Osservazioni personali:
Provata da un forte terremoto nel 1936 e dotata del primo regolamento edilizio nell’anno successivo, la città trova lungo il suo corso storico lo spazio per la sede dell’Associazione Nazionale dei Mutilati e degli Invalidi di Guerra (ANMIG) progettata dal Trampetti nel 1937 . Il rilievo effettuato porta a evidenziare l’autonomia linguistica dell’architettura e la contemporanea rilettura in chiave razionale della rigida estetica classica che dominalo spazio storicizzato in cui è inserita. Incurante del dominio locale delle mode liberty e neoclassicheggianti, il progetto iniziale subirà alcune modifiche al fine di rispondere alle mutate esigenze pratiche. Trampetti rielabora con la semantica della modernità i segni del contesto connotandoli di semplicità, mantenendo allineamenti e ritmi che non ignorano la centralità figurativa dell’antico ospedale cinquecentesco, in una mimesi reinterpretativa palesata nelle linee dell’attenta rappresentazione prospettica. Innovativo nell’idealizzare i tracciati del contesto, con la vela a coronamento dello schema razionale della facciata, l’ornamento diventa “accento di espressione estetica e vibrata”, le sculture plastiche si integrano nel ritmo tripartito verticale, emergendo dalle facciate insieme alle scritte che pertanto acquistano una similare centralità decorativa. Anche l’uso dei materiali è caratterizzato da una ricerca di sincronia fra funzione e decorazione, in nome di quell’auspicata “sincera applicazione” e di quella “chiarezza, onestà, rettitudine economica” capaci, nel loro equilibrio, di dissimulare la retorica nazionalista dei colori della bandiera italiana da cui è composto. (Fonte: www.oicos riflessioni.it - atti del convegno di studi "semplice semplice ma italiano italiano Architettura moderna in Umbria - Foligno maggio 2009.
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All’inizio degli anni Trenta la poco più che casupola che sorge all’angolo con via Piermarini non appare consona al resto del patrimonio edilizio che si affaccia sull’antica via della Fiera. Il prospetto principale si presenta con appena due livelli e sembra stridere con il vicino Palazzo delle Logge in quel momento sede delle scuole e delle Regie Poste Italiane. Un’immagine che la propaganda di regime e la voglia di demolizioni rende ancor più stridente. L’opportunità si presenta quando l’Associazione nazionale mutilati ed invalidi di guerra fa capire di essere pronta a realizzarvi la propria nuova prestigiosa sede, in linea con i canoni architettonici e avvia una trattativa con il Comune di Foligno, proprietario dello stabile. Di fatto, in quel momento l’Anmig è un’istituzione forte: la guerra è praticamente tuttora “in casa” nell’Italia mussoliniana e l’associazione del momento sembra essere l’incarnazione degli ideali fascisti. (Fonte : fondoambiente.it - casa del mutilato, Foligno)

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