93726 - Cippo a 17 partigiani fucilati nella caserma Monte Grappa – Bassano del Grappa

Cippo in marmo di forma e pianta rettangolare eretto a ricordo di 17 partigiani fucilati dai nazifascisti in più esecuzioni nei giorni 22, 24 e 28 settembre 1944 nel recinto dell’allora Caserma “Ten. Efrem Reatto”. Poggia su una base costituita da pietre grezze e cemento. In ordine alfabetico sono riportati i nomi dei 10 partigiani identificati. Tutte le iscrizioni, compresa la piccola croce cristiana sulla sommità del cippo, sono incise nel marmo e riempite con vernice di color nero. Sul lato destro del manufatto è apposto un bassorilievo in marmo raffigurante una Madonna inginocchiata; accanto ad essa si trova un piccolo vaso portafiori in metallo argentato.

NOTA STAFF PIETRE: scheda aggiornata in data 20/03/2025 con il contributo della scuola secondaria di I grado “don Italo Girardi” di Borso del Grappa-I.C. di Pieve del Grappa.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Marinoni, retro Caserma “Monte Grappa”
CAP:
36061
Latitudine:
45.76722546723911
Longitudine:
11.74987256526947

Informazioni

Luogo di collocazione:
Lato strada
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Marmo per tutto il cippo ed il bassorilievo raffigurante la Madonna. Pietre per la base del manufatto. Metallo per il vaso portafiori.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Bassano del Grappa
Notizie e contestualizzazione storica:
Da un contributo della scuola secondaria di I grado "don Italo Girardi" di Borso del Grappa-I.C. di Pieve del Grappa:

Durante il rastrellamento vennero catturati moltissimi giovani e portati alla Caserma Efrem Reatto di Bassano del Grappa, oggi Caserma Montegrappa. Qui vennero fucilati 17 giovani, in giorni diversi. La dinamica dei fatti è tutt'ora oscura, ma verosimilmente sabato 23 settembre vennero fucilati due giovani, domenica 24 settembre altri quattordici e giovedì 28 settembre, a rastrellamento concluso, Zen Arturo di 18 anni. Al momento della sentenza di morte era presente un cappellano militare che aveva il grado di capitano e, una volta che Perillo, capo della polizia fascista di Bassano, si era opposto di dare conforto religioso ai morituri, egli si strappò di dosso i gradi di capitano per protesta ( fonte Capovilla).

I Caduti sono:

7 Ignoti

Zen Arturo era fratello di Tarcisio, capo partigiano. Il papà viene trattenuto in caserma perché vogliono arrivare a catturare Tarcisio. La mamma ha paura che anche lui sia catturato dai fascisti, quindi fugge in montagna. Durante il rastrellamento si presenta alla domenica e giovedì 28 settembre viene fucilato alla caserma Efrem Reatto e muore a 18 anni. La mamma, quando riesumano il cadavere dalla fossa comune del cimitero di Santa Croce, ordina di portare a casa una ciocca di capelli che, avvolta da un nastro tricolore, è stata messa nella foto ed è rimasta sopra la credenza di casa per sempre.

Favero Giovanni , volontario in Aeronautica, dopo l'8 settembre del 1943 si nasconde da una zia, ma durante il rastrellamento viene intercettato e catturato dai nazifascisti. Muore a 22 anni fucilato a Bassano del Grappa nella caserma Reatto domenica 24 settembre 1944.

Emilio Boaretto, nato il 30/03/1923 a Venezia, dapprima inquadrato nel Battaglione volontari San Marco, successivamente scappò, divenne patriota e si rifugiò in Grappa con la brigata Matteotti assumendo il nome di battaglia di Cannoniere. Era guardia del corpo del commissario politico della Matteotti, fu fucilato il 22 settembre del 1944.

Mario Gattoni, nato il 12/09/1929 a Milano e residente a Venezia, studente del Liceo Foscarini. Per sottrarsi alla leva, a settembre 1944 fugge sul Grappa aggregandosi alla Brigata Italia Libera Val Piave. Riesce a sfuggire al rastrellamento, ma nella fuga viene catturato a Cavaso del Tomba e successivamente trasferito alla Caserma Reatto dove viene fucilato appena quindicenne.

Manlio Chirco, nato a Marsala il 23 dicembre del 1926, residente a Venezia, era studente del liceo Foscarini. A settembre 1944 si allontana dalla famiglia e sale in Grappa aggregandosi ai partigiani insieme al suo amico Mario Gattoni. Muore fucilato alla caserma Reatto.

Giuseppe Chirco, nato a Marsala il 16 agosto 1924, residente a Venezia, ma domiciliato a Padova perché era studente di medicina. Si era dapprima arruolato come legionario volontario nel Freiwillingen Battaillon Italien, dopo il 18 settembre del 1944 abbandona il reparto e si unisce, insieme al suo amico Pio Ricci, alla Brigata Italia Libera Val Piave. Catturato, subisce la stessa sorte del fratello Manlio e muore fucilato alla Caserma Reatto.

Pio Ricci, nato ad Affile nel 1925, residente a Venezia ma domiciliato a Padova perché studente di medicina. Si era dapprima arruolato come legionario volontario nel Freiwillingen Battaillon Italien, dopo il 18 settembre del 1944 abbandona il reparto e si unisce, insieme al suo amico Giuseppe Chirco, alla Brigata Italia Libera Val Piave. Catturato, subisce la stessa sorte di Manlio e Giuseppe fucilati alla Caserma Reatto. Fu fucilato dal plotone il cui comandante era suo cugino, Fait Aurizzi.

Antonio Danieletto, nato a Modena l'11 febbraio 1918, risiedeva a Padova per motivi di studio. L' 8 settembre del 1943 era in azione in Slovenia con il 24 Reggimento Fanteria Como. Tornato a casa inizia l'attività partigiana con la Brigata Italia Libera Val Brenta, ma viene catturato e fucilato alla caserma Reatto.

Giuseppe Romeo, nato il 10 settembre 1925 a Tripoli, ma residente a Pove. Il suo nome di battaglia è Cicca 1, sale in Grappa per sfuggire alla leva nel battaglione Anita Garibaldi a Campo Solagna. Viene rastrellato in Valle Santa Felicita e trasferito in Caserma Reatto dove verrà fucilato. Suo fratello Giovanni Battista sarà invece impiccato il 26 settembre 1944 a Bassano del Grappa.

Guido Pinarello, nato il 10 aprile 1915 a Loria, combattè sul fronte slavo come sergente maggiore di fanteria. Dopo l'8 settembre fu collaboratore di "Masaccio", Primo Visentin, nel settembre del 1944 sale in Grappa in località Campo Croce dove viene catturato il 22 settembre. Viene quindi trasferito in Caserma Reatto dove verrà fucilato. La famiglia riconobbe i suoi resti mortali, posti nella fossa comune del cimitero di Santa Croce di Bassano del Grappa, il 28 novembre 1945.

FONTI
"Brigate partigiane sul massiccio del Grappa 1944"
Paolo Meggetto, Roberto Zonta, Diego Geremia, Armido Dissegna,
Gruppo Alpini "Bortolo Busnardo" di Casoni di Mussolente, Regione Veneto, ANPI Crespano del Grappa, 2016

Contenuti

Iscrizioni:
BOARETTO EMILIO

GIUSEPPE
CHIRCO
MANLIO

DANIELETTO ANTONIO

FAVERO GIOVANNI

GATTONI MARIO

PINARELLO GUIDO

RICCI PIO

ROMEO GIUSEPPE

ZEN ARTURO

7 IGNOTI

FUCILATI DAI NAZIFASCISTI
SETTEMBRE 1944

QUANDO L'UMANITA' VIEN MENO
ECCO NELL'ORA DEL BISOGNO
SIMILI AD ANGELI VOI APPARITE
RADIOSI DI ARDOR DIVINO

Sul fianco destro:

I MARTIRI NOSTRI
SON TUTTI RISORTI
Simboli:
Croce cristiana incisa sulla sommità del cippo.

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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