224911 - Cippo a due civili fucilati presso la Fattoria di Castelmartini – Castelmartini di Larciano (PT)

Il cippo è dedicato a Ferdinando Monti e a Corrado Grassi, due delle vittime civili di quella che è conosciuta come la strage del Padule di Fucecchio quando, il 23 Agosto 1944, l’unità esplorante della 26a Panzer-Division, in azione antipartigiana, massacrò almeno 174 persone (3 soli i partigiani), compresi vecchi, donne e bambini, lungo i margini dell’area palustre delimitata dai Comuni di Fucecchio (Fi), Cerreto Guidi (Fi), Larciano (Pt), Monsummano Terme (Pt) e Ponte Buggianese (Pt). Si trova lungo il margine della strada poderale che conduce alla Fattoria di Castelmartini (o Fattoria Banchieri), accanto ad un canale di scolo. Il cippo è costituito da un corpo di pietra rudemente sbozzato su cui è collocata una lastra di marmo rettangolare, la cui parte superiore è sagomata a forma di trapezio isoscele. Sulla lastra è incisa la semplice epigrafe che riporta i nomi dei due Caduti (in base all’anno di nascita), l’età e la data della comune morte. Sopra l’epigrafe, in posizione centrale, è incisa una piccola croce cristiana. Tanto i caratteri, quanto il simbolo religioso, sono stati riempiti con vernice di colore nero. Purtroppo l’usura del tempo sta compromettendo la leggibilità della lapide e la conservazione generale del manufatto; per questo, si sollecita un intervento di restauro.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Frazione Castelmartini
Indirizzo:
Via Morette
CAP:
51036
Latitudine:
43.824563
Longitudine:
10.829588

Informazioni

Luogo di collocazione:
Lato strada bianca
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Pietra per il corpo del cippo. Marmo per la lastra su cui è incisa l'epigrafe. Vernice di colore nero a riempimento dei caratteri dell'epigrafe e del simbolo religioso incisi sulla lastra.
Stato di conservazione:
Sufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Larciano
Notizie e contestualizzazione storica:
La strage del Padule di Fucecchio, 23 Agosto 1944

Dalla scheda di Marco Conti per il sito “Straginazifasciste.it”:

Dalla metà di Luglio del 1944 il fronte in Toscana si era arrestato sulla linea dell’Arno. L’area del Padule di Fucecchio vedeva la presenza della piccola formazione partigiana “Silvano Fedi”, composta da poche decine di uomini e operativa nella zona di Ponte Buggianese. Più consistenti le formazioni presenti sui colli del Montalbano, a ridosso dell’area palustre. Nelle settimane d’Agosto che erano servite alle truppe tedesche per preparare la ritirata sulla Linea Gotica, non erano mancati in quest’area di transito, episodi di sabotaggio, piccole scaramucce e alcune uccisioni di soldati tedeschi. Assieme alle operazioni antipartigiane, le truppe di occupazione operavano gli usuali rastrellamenti volti a reperire forza lavoro e molte persone (sia residenti che sfollati) si nascosero proprio nell’area del Padule. La percezione, quindi, di operare in un’area caratterizzata dalla presenza di banditi e civili, anch’essi potenziale ostacolo alle operazioni della ritirata, spinse i comandi della 26a Divisione corazzata della Wehrmacht (26a Panzer-Division), guidata dall’allora colonnello Peter Eduard Crasemann (ufficiale che dal 20 Aprile 1943 operò per un anno scarso sul Fronte orientale) ad organizzare un sistematico rastrellamento. Secondo le testimonianze tedesche rilasciate in sede processuale si riteneva che ci fosse la presenza di circa 2/300 partigiani. All’alba del 23 Agosto 1944 piccole pattuglie del reparto esplorante divisionale (26° Aufklärungs-Abteilung), appoggiate dall’artiglieria, circondarono l’area del Padule e progressivamente la passarono al setaccio, senza però addentrarsi troppo nell’interno. Ed era proprio ai bordi del Padule che la maggior parte della popolazione sfollata era acquartierata. Chiunque s’imbatté nelle truppe tedesche venne passato per le armi o ucciso all’istante. L’artiglieria sparò direttamente su molte abitazioni della zona. Solo alcuni, profittando della conformazione del territorio, riuscirono a salvarsi. Alcune case e capanne venivano incendiate. Il capitano Joseph Strauch fece la parte del leone visto che, oltre a operare sul campo, diede le indicazioni ai tenenti che guidavano le varie pattuglie (…). Verso le ore 14:00 l’operazione poteva dirsi conclusa. Tutte le vittime furono ritrovate dai familiari o dai parroci della zona, mentre, in un primo momento, furono gli stessi tedeschi a caricare alcuni corpi sui camions per ammassarli in improvvisate fosse comuni. Tedeschi che addirittura operarono le prime cure nei confronti di alcuni feriti. Certa fu la presenza di fascisti locali, soprattutto nell’area dell’Anchione, che collaborarono con i tedeschi visto che la zona era ricoperta da una folta e alta vegetazione lasciata così appositamente dalla popolazione come protezione da eventuali rastrellamenti. Servivano dunque delle guide. Ma fascisti locali che operarono attivamente risultarono presenti anche nell’area Monsummanese e nel Larcianese secondo le testimonianze dei sopravvissuti.

1. Corrado Grassi, nato il 9 Maggio 1908 a Monsummano Terme (Pt), ivi residente. Ucciso dai tedeschi presso la Fattoria di Castelmartini il 23 Agosto 1944.

2. Ferdinando Monti, nato il 16 Maggio 1894 a Monsummano Terme, ivi residente. Ucciso dai tedeschi presso la Fattoria di Castelmartini il 23 Agosto 1944.

Contenuti

Iscrizioni:
MONTI
FERDINANDO DI ANNI 50
GRASSI
CORRADO […] 36
ASSASSINATI
DAI BARBARI TEDESCHI
IL 23 AGOSTO 1944
Simboli:
Croce cristiana incisa in posizione centrale sopra l'epigrafe.

Altro

Osservazioni personali:
Il cippo si trova in una proprietà privata. Per fare queste foto ho preso contatti con la Società Agricola Castelmartini che, davvero molto gentilmente, mi ha messo a disposizione un loro “guardia” che, con una gagliarda quanto agile “Panda”, mi ha condotto suoi luoghi delle mie ricerche all'interno della tenuta. Desidero ringraziarli nuovamente anche in questa sede.
Tuttavia tutti i cippi e le lapidi presenti nella tenuta sono omaggiati e visitati nei giorni preposti per le celebrazioni, con la partecipata presenza delle famiglie dei Caduti, delle Autorità e delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma.

Coordinate Google Maps: 43.824563, 10.829588

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