270942 - Cippo a Giovanni Fornaro, partigiano caduto a San Benedetto Belbo (CN)

Il cippo ricorda il giovanissimo partigiano Giovanni Fornaro, qui caduto per cause accidentali il 20 Novembre 1944 durante uno scontro a fuoco con i nazifascisti. Si trova lungo il margine della strada, addossato sul muro di recinzione di una villetta. Il manufatto è costituito da una lastra rettangolare di marmo collocata sulla sommità di un tumulo di bozze di pietra e calce. L’epigrafe incisa nella lapide riporta il come del Caduto, le date di nascita e di morte e quella di posa del cippo. Tutti i caratteri sono stati rivestiti con vernice di colore nero. Il fotoritratto in ceramica del partigiano, racchiuso in una cornice ovale di bronzo, è stato collocato in posizione centrale sopra la lapide.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via del Monte
CAP:
12050
Latitudine:
44.4909391
Longitudine:
8.0610565

Informazioni

Luogo di collocazione:
Lato strada, accanto al muro di cinta di una villetta.
Data di collocazione:
20 Novembre 1974
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Marmo per la lapide. Bozze di pietra e calce per il tumulo che sorregge la lapide. Ceramica per il fotoritratto del Caduto. Bronzo per la cornice ovale che ne racchiude l’immagine. Vernice di colore nero a riempimento dei caratteri che formano l’epigrafe.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di San Benedetto Belbo
Notizie e contestualizzazione storica:
Giovanni Fornaro (“Giovanni”), era nato a Pezzolo Valle Uzzone (Cn) il 10 Aprile 1927 e risiedeva a Borgomale (Cn), in località Campetto, dove svolgeva la professione di contadino. Ai primi dell’Ottobre’43 si era unito alle nascenti formazioni partigiane, raggiungendo, prima il grado di caposquadra, poi quello di comandante di Distaccamento (forse postumo) nella 16a Brigata Garibaldi “gen. Giuseppe Perotti” (6a Divisione Garibaldi “Langhe”). Il 20 Novembre 1944, durante le fasi conclusive del rastrellamento contro i partigiani delle Langhe, condotto dai tedeschi della 34a Infanterie-Division e dai fascisti del Raggruppamento “Cacciatori degli Appennini”, in un combattimento che si stava svolgendo presso San Benedetto Belbo, il suo “Sten” si era inceppato. Trovandosi vicino ad un compagno addetto ad un mortaio, questi si era offerto di ripararglielo. Allora Fornaro ne aveva preso il posto, perché il mortaio doveva coprire la ritirata dei partigiani che, guidati da Francesco Rosso (“Perez”, allora comandante del Distaccamento “Alvarez”, risalendo la collina verso Niella Belbo (Cn), stavano cercando di sfuggire al nemico. Proprio mentre il giovanissimo partigiano stava iniziando a manovrare l’arma, questa era scoppiata, uccidendolo.
Una volta che i garibaldini avevano abbandonato San Benedetto Belbo, i nazifascisti, per rappresaglia, bruciarono 54 case del paese.

FONTI:

• Banca dati del partigianato piemontese consultabile sul sito dell’Istituto piemontese per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea “Giorgio Agosti” di Torino (Istoreto).

• “Strade delle memorie partigiane. Itinerario Enrico Martini Mauri”, quaderno n. 4, Città di Alba, Anpi sezione di Alba, Ass. Colle della Resistenza, L’Artigiana, Alba 2014.

• “Vite spezzate”, database dei Caduti della e nella provincia di Cuneo durante la II Guerra Mondiale consultabile nel sito dell’Istituto Storico della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Cuneo.

• www.straginazifasciste.it

Contenuti

Iscrizioni:
PARTIGIANO
FORNARO GIOVANNI
10 - 4 – 1927
CADUTO PER LA LIBERTA’

COMUNE DI S. BENEDETTO BELBO
NEL TRENTESIMO ANNIVERSARIO
DELLA RAPPRESAGLIA NAZI-FASCISTA
A MEMORE RICORDO POSE

20 – 11- 1944 20 – 11 – 1974
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Coordinate Google Maps: 44.4909391, 8.0610565

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