Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via del Monte
- CAP:
- 12050
- Latitudine:
- 44.4909391
- Longitudine:
- 8.0610565
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Lato strada, accanto al muro di cinta di una villetta.
- Data di collocazione:
- 20 Novembre 1974
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Marmo, Pietra, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Marmo per la lapide. Bozze di pietra e calce per il tumulo che sorregge la lapide. Ceramica per il fotoritratto del Caduto. Bronzo per la cornice ovale che ne racchiude l’immagine. Vernice di colore nero a riempimento dei caratteri che formano l’epigrafe.
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di San Benedetto Belbo
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Giovanni Fornaro (“Giovanni”), era nato a Pezzolo Valle Uzzone (Cn) il 10 Aprile 1927 e risiedeva a Borgomale (Cn), in località Campetto, dove svolgeva la professione di contadino. Ai primi dell’Ottobre’43 si era unito alle nascenti formazioni partigiane, raggiungendo, prima il grado di caposquadra, poi quello di comandante di Distaccamento (forse postumo) nella 16a Brigata Garibaldi “gen. Giuseppe Perotti” (6a Divisione Garibaldi “Langhe”). Il 20 Novembre 1944, durante le fasi conclusive del rastrellamento contro i partigiani delle Langhe, condotto dai tedeschi della 34a Infanterie-Division e dai fascisti del Raggruppamento “Cacciatori degli Appennini”, in un combattimento che si stava svolgendo presso San Benedetto Belbo, il suo “Sten” si era inceppato. Trovandosi vicino ad un compagno addetto ad un mortaio, questi si era offerto di ripararglielo. Allora Fornaro ne aveva preso il posto, perché il mortaio doveva coprire la ritirata dei partigiani che, guidati da Francesco Rosso (“Perez”, allora comandante del Distaccamento “Alvarez”, risalendo la collina verso Niella Belbo (Cn), stavano cercando di sfuggire al nemico. Proprio mentre il giovanissimo partigiano stava iniziando a manovrare l’arma, questa era scoppiata, uccidendolo.
Una volta che i garibaldini avevano abbandonato San Benedetto Belbo, i nazifascisti, per rappresaglia, bruciarono 54 case del paese.
FONTI:
• Banca dati del partigianato piemontese consultabile sul sito dell’Istituto piemontese per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea “Giorgio Agosti” di Torino (Istoreto).
• “Strade delle memorie partigiane. Itinerario Enrico Martini Mauri”, quaderno n. 4, Città di Alba, Anpi sezione di Alba, Ass. Colle della Resistenza, L’Artigiana, Alba 2014.
• “Vite spezzate”, database dei Caduti della e nella provincia di Cuneo durante la II Guerra Mondiale consultabile nel sito dell’Istituto Storico della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Cuneo.
• www.straginazifasciste.it
Contenuti
- Iscrizioni:
- PARTIGIANO
FORNARO GIOVANNI
10 - 4 – 1927
CADUTO PER LA LIBERTA’
COMUNE DI S. BENEDETTO BELBO
NEL TRENTESIMO ANNIVERSARIO
DELLA RAPPRESAGLIA NAZI-FASCISTA
A MEMORE RICORDO POSE
20 – 11- 1944 20 – 11 – 1974
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- Coordinate Google Maps: 44.4909391, 8.0610565