89423 - Cippo a Giuseppe Faiani – Rovereto di Novi

Cippo a ricordo del partigiano Giuseppe Faiani a Rovereto di Novi di Modena. E’ interamente in pietrisco, la cui parte superiore è sormontata da una croce cristiana. Nel corpo del manufatto è inserita la lapide in marmo, con i caratteri dell’epigrafe incisi e colorati con vernice nera. Vi si trova anche la fotografia in ceramica del Caduto, racchiusa in un ovale in metallo. Disposto su una piccola area lastricata in pietra, il cippo ha dinanzi a se un vaso portafiori in metallo, mentre ai lati sono poste due conche rettangolari in cemento atte ad ospitarvi fiori o piante.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Rovereto sulla Secchia
Indirizzo:
Via Giuseppe Faiani
CAP:
41016
Latitudine:
44.83512031680882
Longitudine:
10.929363369941711

Informazioni

Luogo di collocazione:
Lato strada
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Laterizio, Marmo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Pietrisco per il cippo. Marmo per la lapide. Ceramica per l'immagine del Caduto. Metallo per la cornice della fotografia ed il vaso portafiori. Pietra per le lastre dell'area su cui è ubicato il cippo. Cemento per le due conche laterali.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Giuseppe Faiani (“Ichi”), nato a Venezia il 23 Ottobre 1921, studente d’ingegneria industriale all’Università di Bologna. Già tenente del Regio esercito, poi partigiano della 34a Brigata “Mario Allegretti” (Divisione “Modena” Montagna).

Per riequilibrare la presenza delle formazioni partigiane della I Zona, a egemonia comunista, l’OSS (Office of Strategic Services, antesignana dell’attuale e celebre CIA) organizza e prepara una missione militare, formata da ufficiali italiani, da inviare nella Bassa modenese. Lo scopo è quello di crearne altre di orientamento opposto, favorendole con la promessa di consistenti aiuti in armi e materiali. Il 3 Gennaio 1945 la missione “Iki”, guidata da Giuseppe Faiani, è inviata nel Carpigiano. Ex partigiano del Battaglione”Anderlini” con il nome di battaglia “Antonio”, aveva passato il fronte con la sua formazione nel Novembre precedente. Il giovane ufficiale prende contatto con le formazioni locali per le quali organizza due aviolanci, principalmente costituiti da viveri e vestiario. Poi si dedica allo scopo principale della sua missione. Il momento favorevole sembra presentarsi tra la fine di Marzo ed i primi di Aprile quando, a causa dei numerosi rastrellamenti nazifascisti, i partigiani della pianura raggiungono i compagni della montagna. Il parziale vuoto lasciato dai comunisti non riesce, comunque, a far sì che si costituisca una formazione cattolica, sul modello delle “Fiamme Verdi” (come avviene nell’Appennino reggiano). Soltanto con l’arrivo di Ermanno Gorrieri (“Claudio”), elemento di spicco della DC modenese, si formerà la Brigata “Italia” pianura. Faiani cade in combattimento contro una colonna tedesca in ritirata a Rovereto di Novi di Modena il 22 Aprile 1945.

Contenuti

Iscrizioni:
GIUSEPPE FAIANI
“ICHI”
D’ANNI 24
CADUTO NEL GIORNO
DELLA LIBERAZIONE
IL 22 . 4 . 1945
I PATRIOTI
DI ROVERETO
POSERO
Simboli:
Croce cristiana sulla sommità del cippo.

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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