Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- CAP:
- 55035
- Latitudine:
- 44.210391
- Longitudine:
- 10.290543
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Al margine di una radura
- Data di collocazione:
- 1956
- Materiali (Generico):
- Marmo, Pietra, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Marmo per il cippo (zoccolo ed obelisco), per il cordolo che delimita la piccola area su cui è ubicato il manufatto, per i pilastrini che tendono la catena e per il basamento su cui è infissa la croce metallica. Pietra per il basamento su cui poggia il cippo. Ferro per la croce e per le maglie della catena. Vernice di colore nero a riempire i caratteri delle epigrafi; vernice verde, bianca e rossa a colorare la corona scolpita in bassorilievo in testa all'obelisco; vernice nera ed alluminio per la croce. Ghiaia bianca all'interno della superficie in cui è collocato il manufatto. Metallo per l'asta portabandiera.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Informazione non reperita
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Dalla scheda compilata dal prof. Gianluca Fulvetti per i sito www.straginazifasciste.it
Alcuni alpini di leva (originari della zona) appartenenti alla pattuglia della Divisione “Monterosa” acquartierata nei pressi di Piazza al Serchio, vogliono darsi alla macchia ed entrano in contatto con i partigiani della zona per inscenare uno scontro a fuoco ed una cattura, per coprire la propria diserzione. Il pomeriggio del 28 Gennaio 1945 alcuni partigiani si appostano per tendere l’agguato sulla strada che conduce a Sant’Anastasio di Piazza al Serchio (sede della “Monterosa”), ma la pattuglia di alpini che sopraggiunge per prima non è composta da coloro che intendono disertare. Ne nasce uno scontro a fuoco che porta alla morte di uno degli alpini (Giuseppe Grigoli, di 19 anni) ed al ferimento del capitano Gervasini. Scatta la rappresaglia, per ordine del generale Mario Carloni si prelevano 6 detenuti del carcere di Camporgiano (tutti detenuti per motivi politici – Talani con l’accusa di presiedere il C.L.N. di Sillano; Tardelli, detto “Baionetta”, era una guida che conduceva i civili che volevano passare il fronte e in passato aveva fatto parte della 1a Brigata “Lunense”), e il 1° Febbraio vengono fucilati da un plotone di esecuzione della “Monterosa” nell’esatto luogo in cui erano morti Grigoli.
I Caduti:
Alfredo Ferrari, nato a Roggio di Vagli Sotto (Lu), il 30 Aprile 1906.
Cesare Ferrari, nato a San Giuliano Terme (Pi) il 29 Marzo 1903, residente a Roggio di Vagli Sotto, 38 anni.
Amerigo Pedrini, nato a Roggio di Vagli Sotto il 26 Aprile 1894.
Giovanni Samassa, di Sillano (Lu), classe 1898.
Agostino Talani, nato a Sillano, classe 1899, padre di un partigiano.
Adriano Tardelli (“Baionetta”), nato a Capanne di Careggine (Lu) il 19 Ottobre 1896, padre di 9 figli. Staffetta del 3° Battaglione della 1a Brigata “Lunense”, svolgeva l'attività di guida per tutti coloro che oltrepassavano le linee del fronte in Garfagnana (militari alleati, partigiani, ebrei, civili).
Contenuti
- Iscrizioni:
- FEROCIA FASCISTA
PARTIGIANI GARFAGNINI
TRUCIDATI PER LA LIBERTA'
MORIRO PER ESSA
PER ESSA RIVIVONO
1 – 2 – 1945
SAMASSA GIOVANNI
DI ANNI 46
TALANI AGOSTINO
DI ANNI 45
TARDELLI ADRIANO
DI ANNI 50
FERRARI CESARE
DI ANNI 41
PEDRINI AMERIGO
DI ANNI 50
FERRARI ALFREDO
DI ANNI 38
Sulla base della croce di ferro:
FERRARI CESARE
FERRARI ALDREDO
PEDRINI AMERIGO
- Simboli:
- Corona con nastro e foglie d'alloro scolpita in bassorilievo al vertice del cippo. Croce cristiana di ferro posta in posizione centrale dinanzi al cippo.
Altro
- Osservazioni personali:
- Coordinate Google Maps: 44.210391, 10.290543 (coordinate indicative da verificare)
La croce di ferro potrebbe essere la prima “memoria” posta sul luogo dell'esecuzione dei 6 uomini.