4936 - Cippo ad Arturo Anderlini e Alfonso Paltrinieri – Modena

Monumento inaugurato il 22 Aprile 1990, per accogliere una lapide che era stata ormai danneggiata da rotture ed era posta in un luogo poco visibile nel Poligono di tiro e  una piccolissima stele in cemento che protegge una lapide murata di marmo verde e reca, incise in una croce, le iniziali A.A. e la data 22 febbraio 1944.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Benedetto Croce 70
CAP:
41122
Latitudine:
44.66430350723569
Longitudine:
10.917277336120605

Informazioni

Luogo di collocazione:
In area verde
Data di collocazione:
22 Aprile 1990
Materiali (Generico):
Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Situato in un piccolo parco, a cui si accede da Via B.Croce, è un basamento in cemento armato su cui si eleva un supporto in vetro a tre luci, a protezione di una lapide di marmo di cm 50x90 che reca lettere in bronzo. La stele in cemento con lapide in marmo verde, posta sul piano di calpestio a sinistra, porta la lapide a commemorazione di Arturo Anderlini, rimossa anch' essa dal Poligono di tiro, luogo della fucilazione. Davanti al monumento vi è un selciato di lastre a ciottoli.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
ANPI di Modena ed Associazione Nazionale Partigiani d'Italia
Notizie e contestualizzazione storica:
Il monumento, posto per iniziativa dell'ANPI di Modena e dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia è dedicato ad Arturo Anderlini ed Alfonso Paltrinieri. Il primo era stato arrestato il 7 gennaio 1944, con il figlio Giorgio (rilasciato in seguito) dietro delazione: in un'abitazione della Crocetta fu trovato nascosto un prigioniero inglese ferito, l'Ufficiale Leather Collin, alle cui cure, ricovero e mantenimento aveva provveduto personalmente e disinteressatamente A.Anderlini, perchè la famiglia ospitante non aveva mezzi sufficienti.
Il Paltrinieri, invece, era stato arrestato insieme alla moglie Ines Gallini ed ai figli Ernesto, Lorenzo ed Ermellina, il 30 gennaio dello stesso anno, sotto l'accusa generica di avere aiutato ed ospitato nella sua casa di campagna, a San Felice sul Panaro, prigionieri inglesi fuggiaschi dopo l'8 Settembre 1943.

Contenuti

Iscrizioni:
ALL'ALBA DEL
22 FEBBRAIO 1944
CADDERO QUI FUCILATI
DAI FASCISTI
ARTURO ANDERLINI
E
ALFONSO PALTRINIERI
REI DI AVERE AMATO
LA PATRIA E ACCUSATI
DI AVER DATO ASILO ED
AIUTO AI PRIGIONIERI
ALLEATI SFUGGITI
ALL'INTERNAMENTO.
QUEST' ARA DEL LORO
OLOCAUSTO ACCENDA GLI
ITALIANI NELL' AMORE
ALLA LIBERTA' E NEI
GENEROSI SENTIMENTI
DI SOLIDARIETA' UMANA
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
E' un monumento molto bello e ben tenuto, situato in un'area verde, dove ogni passante ha l'occasione di avere a che fare coi segni del passato del nostro Paese.

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