Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Località Borgata Arnaldi
- CAP:
- 12060
- Latitudine:
- 44.479523
- Longitudine:
- 7.901657
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Lato strada
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Marmo, Pietra, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Pietra per la lastra. Bronzo per i caratteri in rilievo che compongono l’epigrafe e per la croce cristiana. Ceramica per il fotoritratto. Marmo per la cornice ovale che racchiude l’immagine del Caduto. Cemento per il basamento.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Clavesana
- Notizie e contestualizzazione storica:
- La sera del 12 Novembre 1944 l’artiglieria tedesca apre il fuoco contro Castellino Tanaro (Cn), dando così inizio ad un vasto rastrellamento condotto in forze per sconfiggere definitivamente prima i partigiani “autonomi” del maggiore Enrico Martini (“Mauri”) e, successivamente, quelli garibaldini.
La sera del 13 Novembre i tedeschi della 34a Infanterie-Division cercano di attraversare il Tanaro a Clavesana. L’attacco contro i partigiani della 1a Divisione autonoma “Langhe” dovrà essere condotto su più punti. Nella notte tra il 14 ed il 15 Novembre, i tedeschi, dopo aver ricevuto rinforzi in uomini e mezzi, riescono alle prime luci dell’alba a guadare il Tanaro presso il ponte di Clavesana. Per non finire intrappolati in una sacca, i partigiani del locale distaccamento e quelli dei Ghigliani (Clavesana) sono costretti a sganciarsi dai combattimenti. Il 16 Novembre la 1a Divisione “Langhe” raggiunge le posizioni della 2a Divisione “Langhe”, lungo la linea Castino (Cn) – Mango (Cn), ponendosi in salvo. Durante gli scontri nel territorio di Clavesana sono stati uccisi 8 civili e 3 partigiani. Tra i caduti partigiani vi è Italo Gatto, morto il 15 Novembre 1944 dopo essere stato ferito in uno scontro con i tedeschi in località Gerino (1).
Sulla sua fine vi è il racconto del partigiano Terenzio Bassignana (“Tere”) (2):
“Poco dopo la mezzanotte del giorno 15 viene formata ai Ghigliani, dove eravamo giunti di rinforzo provenienti da settore di Torresina (Cn), una pattuglia di cinque uomini, comandata da Italo Gatto col compito di scendere verso il Tanaro e sostituire la pattuglia già inviata in precedenza. La incontriamo infatti che stava tornando dal cotonificio e nelle poche parole che scambiamo, ci dice che è tutto tranquillo e che non è stata avvertita la presenza dei tedeschi. Così andiamo avanti, superiamo anche noi il Tanaro su una passerella di assi e ci avviciniamo al cotonificio. Sarà stata l’una e trenta. Una pattuglia tedesca si era appostata dietro la casa nella svolta della strada ed appena fummo a tiro cominciò a rafficare su di noi. Italo aveva un giubbotto bianco di pelle e forse per questo fu meglio individuato e fu l’unico che venne colpito nella sparatoria che subito scoppiò tra la nostra pattuglia ed i tedeschi. Italo ci disse queste ultime parole: “Andate pure via che mi hanno colpito: non ce la faccio più”. Lo adagiammo nella cunetta a fianco della strada, dove un panettiere del posto cercò di coprirlo e nasconderlo; recuperammo il suo portafoglio che conteneva documenti ed i nomi del nostro gruppo e ci sparpagliammo per sfuggire al fuoco dei tedeschi. Saranno i sui parenti a ricuperare il cadavere solo l’indomani, senza che i tedeschi l’avessero scoperto”.
• Italo Gatto, nato l’8 Gennaio 1925 a Murazzano (Cn), ivi residente; geometra (3). Partigiano appartenente alla 3a Brigata “Langhe Ovest”, 1a Divisione autonoma “Langhe”. A Murazzano Gatto è ricordato in una lapide posta sulla facciata di quella che fu la sua abitazione e in quella dedicata ai Caduti della II Guerra mondiale in Piazza Umberto I.
NOTE:
1. Mia elaborazione del testo tratto dal libro di Michele Calandri e Marco Ruzzi “Con la guerra in casa. La provincia di Cuneo nella Resistenza 1943/1945”, Ist. Storico della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Cuneo, Primalpe, Cuneo 2016 e della scheda di Michele Calandri per il sito www.straginazifasciste.it: episodio di Clavesana 13-15 Novembre 1944.
2. Tratto da il volume “Strade delle memorie partigiane. Itinerario Enrico Martini Mauri”, quaderno n. 4, Città di Alba, Anpi sezione di Alba, Ass. Colle della Resistenza, L’Artigiana, Alba 2014.
3. Dati anagrafici desunti da “Vite spezzate”, database dei Caduti della e nella provincia di Cuneo durante la II Guerra Mondiale consultabile nel sito dell’Istituto Storico della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Cuneo.
Contenuti
- Iscrizioni:
- TEN. ITALO GATTO
DI ANNI 20
CADUTO SOTTO IL
PIOMBO NAZISTA
IL GIORNO 15 – 11 – 1944
- Simboli:
- La lastra di pietra tagliata trasversalmente simboleggia una vita precocemente interrotta. Croce cristiana collocata sulla parte superiore destra (rispetto a chi guarda) del cippo.
Altro
- Osservazioni personali:
- Dal libro di Guido Argenta e Nicola Rolla “Le due guerre 1940-1943/1943-1945. Censimento cippi e lapidi in Provincia di Cuneo” (Ist. Storico della Resistenza in Cuneo e Provincia, Amm. Provinciale di Cuneo, Tipografia L’Artistica, Savigliano 1985) si evince che l’attuale manufatto sostituisce un precedente cippo costituito da una colonna spezzata su cui era stato applicato il fotoritratto del Caduto. Lo zoccolo aveva incastonata una formella marmorea con scolpito un bassorilievo che, data la qualità della fotografia, non riesco a descrivere. L’epigrafe pare riportare il solo nome del partigiano.
Coordinate Google Maps: 44.479523, 7.901657