Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via Padova
- CAP:
- 44124
- Latitudine:
- 44.8667543
- Longitudine:
- 11.60130950000007
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Lato strada in area verde
- Data di collocazione:
- 12 Febbraio 1946
- Materiali (Generico):
- Marmo, Ottone
- Materiali (Dettaglio):
- Colonna e croce di pietra, basamento e lapide di marmo.
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Ferrara
- Notizie e contestualizzazione storica:
- A fine Agosto 1945 nell'immediata periferia della città, nei pressi di Caffè del Doro, vennero disseppelliti i corpi di sette uomini, scomparsi l'anno precedente dopo essere stati prelevati nottetempo dal carcere cittadino, dove erano stati rinchiusi per attività antifascista tra il 7 ed il 26 ottobre 1944. Questiuomini vennero arrestati per ordine di Carlo De Sanctis, capo dell'Ufficio politico della Questura. Furono prima portati nelle "camere di sicurezza" di Castello Estense, poi nel carcere di via Piangipane e subirono pesanti interrogatori, per alcuni accompagnati da vere e proprie torture. Vennero infine trucidati dalle SS tedesche, comandate dal maresciallo Pustowka, con un colpo di pistola alla nuca all'alba del 17 novembre dello stesso anno nei pressi di Caffè del Doro, dove erano stati trasportati su un furgone messo a disposizione da De Sanctis e guidato dall'SS italiana Alfredo D'Agostini. I corpi furono frettolosamente sepolti in una improvvisata "fossa comune": nel cratere aperto da una bomba.
Fino al momento del ritrovamento delle salme - a Liberazione avvenuta - sulla sorte degli scomparsi nulla si seppe di certo. Ai familiari - che si erano peraltro visti consegnare gli effetti dei loro congiunti - De Sanctis dichiarò che erano stati prelevati dalle SS e deportati in Germania.
Il processo ai presunti responsabili dell'eccidio - che si tenne nell'immediato dopoguerra - dimostrò senza alcun dubbio che i sette partigiani erano stati trasportati dalle carceri a Caffè del Doro da un drappello di SS comandato dal Maresciallo Pustowka con un furgone messo a disposizione dalla Questura, diretta da Carlo De Sanctis e guidato da un SS italiano, Alfredo D'Agostini.
Contenuti
- Iscrizioni:
- QUI CADDERO PER LA LIBERTÀ IL 17 NOVEMBRE 1944
AGNI MARIO
DOTT. AZZI MARIO
FRANCESCHINI
GIUSEPPE
DOTT. MEDINI GIGI.
RAG. PISTANI MICHELE
AVV. SAVONUZZI ALBERTO
SOFFRITTI ANTENORE
IL MUNICIPIO LI RICORDA
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- La strage fu compiuta dalle SS ai quali i fascisti avevano consegnato i detenuti. I corpi vennero nascosti in un cratere di bomba di fronte al Caffè IL DORO , che in quel periodo era chiuso. La sorte delle vittime rimase sconosciuta finchè un ex partigiano, Carlo Zaghi venne a sapere di un autista, un certo D'Agostino, che aveva prestato servizio presso le SS a Ferrara poi trasferito in provincia di Bolzano. A questo punto Zaghi assieme al fratello di Savonuzzi e ad alcuni poliziotti si recò a Bolzano e lo rintracciò: era il testimone della strage. Così si seppe della localizzazione dei corpi e qui venne eretto il presente cippo.