225848 - Cippo ai Caduti dell’eccidio del Padule di Fucecchio – Massarella di Fucecchio (FI)

Il cippo è dedicato alla memoria di 5 civili e un carabiniere, vittime, il 23 Agosto 1944, di quella che è conosciuta come la strage del Padule di Fucecchio quando l’unità esplorante della 26a Panzer-Division, in azione antipartigiana, massacrò almeno 174 persone (3 soli i partigiani), compresi vecchi, donne e bambini, lungo i margini dell’area palustre delimitata dai Comuni di Fucecchio (Fi), Cerreto Guidi (Fi), Larciano (Pt), Monsummano Terme (Pt) e Ponte Buggianese (Pt). Si trova lungo il margine di un’ampia strada sterrata che conduce al Canale dell’Usciana, nell’area palustre di Massarella. Il cippo è costituito da una croce cristiana di ferro posta sopra alcuni massi di pietra. Sulla croce è applicata una placca rettangolare di metallo su cui è incisa l’epigrafe. Questa riporta i nomi di 6 Caduti, essenzialmente in ordine alfabetico, la data della comune morte e l’Ente promotore del manufatto, ovvero l’Associazione “Il Padule”. Tutti i caratteri sono stati rivestiti da inchiostro di colore nero. Dinanzi al cippo si trovano due paletti di legno che tendono una catena di protezione costituita da maglie di ferro.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Massarella
Indirizzo:
Via Salanova
CAP:
50054
Latitudine:
43.796814
Longitudine:
10.786734

Informazioni

Luogo di collocazione:
Spiazzo a margine di una strada sterrata
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Ferro per la croce e per le maglie della catena di protezione. Metallo per la placca su cui è incisa l'epigrafe. Inchiostro di colore nero a riempimento dei caratteri che formano l'epigrafe. Pietra per i massi che costituiscono il basamento del cippo. Legno per i paletti che tendono la catena di protezione.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Fucecchio, Associazione "Il Padule"
Notizie e contestualizzazione storica:
La strage del Padule di Fucecchio, 23 Agosto 1944

Dalla scheda di Marco Conti per il sito “Straginazifasciste.it”:

“Dalla metà di Luglio del 1944 il fronte in Toscana si era arrestato sulla linea dell’Arno. L’area del Padule di Fucecchio vedeva la presenza della piccola formazione partigiana “Silvano Fedi”, composta da poche decine di uomini e operativa nella zona di Ponte Buggianese. Più consistenti le formazioni presenti sui colli del Montalbano, a ridosso dell’area palustre. Nelle settimane d’Agosto che erano servite alle truppe tedesche per preparare la ritirata sulla Linea Gotica, non erano mancati in quest’area di transito, episodi di sabotaggio, piccole scaramucce e alcune uccisioni di soldati tedeschi. Assieme alle operazioni antipartigiane, le truppe di occupazione operavano gli usuali rastrellamenti volti a reperire forza lavoro e molte persone (sia residenti che sfollati) si nascosero proprio nell’area del Padule. La percezione, quindi, di operare in un’area caratterizzata dalla presenza di banditi e civili, anch’essi potenziale ostacolo alle operazioni della ritirata, spinse i comandi della 26a Divisione corazzata della Wehrmacht (26a Panzer-Division), guidata dall’allora colonnello Peter Eduard Crasemann (ufficiale che dal 20 Aprile 1943 operò per un anno scarso sul Fronte orientale) ad organizzare un sistematico rastrellamento. Secondo le testimonianze tedesche rilasciate in sede processuale si riteneva che ci fosse la presenza di circa 2/300 partigiani. All’alba del 23 Agosto 1944 piccole pattuglie del reparto esplorante divisionale (26° Aufklärungs-Abteilung), appoggiate dall’artiglieria, circondarono l’area del Padule e progressivamente la passarono al setaccio, senza però addentrarsi troppo nell’interno. Ed era proprio ai bordi del Padule che la maggior parte della popolazione sfollata era acquartierata. Chiunque s’imbatté nelle truppe tedesche venne passato per le armi o ucciso all’istante. L’artiglieria sparò direttamente su molte abitazioni della zona. Solo alcuni, profittando della conformazione del territorio, riuscirono a salvarsi. Alcune case e capanne venivano incendiate. Il capitano Joseph Strauch fece la parte del leone visto che, oltre a operare sul campo, diede le indicazioni ai tenenti che guidavano le varie pattuglie (…). Verso le ore 14:00 l’operazione poteva dirsi conclusa. Tutte le vittime furono ritrovate dai familiari o dai parroci della zona, mentre, in un primo momento, furono gli stessi tedeschi a caricare alcuni corpi sui camions per ammassarli in improvvisate fosse comuni. Tedeschi che addirittura operarono le prime cure nei confronti di alcuni feriti. Certa fu la presenza di fascisti locali, soprattutto nell’area dell’Anchione, che collaborarono con i tedeschi visto che la zona era ricoperta da una folta e alta vegetazione lasciata così appositamente dalla popolazione come protezione da eventuali rastrellamenti. Servivano dunque delle guide. Ma fascisti locali che operarono attivamente risultarono presenti anche nell’area Monsummanese e nel Larcianese secondo le testimonianze dei sopravvissuti.”

1. Enos Cerrini, nato il 1° Dicembre 1923 a Venturina di Campiglia Marittima (Li), manovale. Ucciso dai tedeschi il 23 Agosto 1944 a Massarella.

2. Angiolino (o Angiolo) Guidi, nato il 26 Aprile 1882 a Fucecchio, ivi residente, pescatore. Padre di Dante. Ucciso dai tedeschi il 23 Agosto 1944 a Massarella.

3. Dante Guidi, nato il 13 Dicembre 1916 a Fucecchio, ivi residente, carabiniere. Figlio di Dante. Ucciso dai tedeschi il 23 Agosto 1944 a Massarella.

4. Giuseppe Guidi, nato a Fucecchio il 30 Marzo 1886 a Fucecchio, ivi residente, bracciante. Padre di Quinto. Ucciso dai tedeschi il 23 Agosto 1944 a Massarella.

5. Quinto Guidi, nato a Fucecchio il 24 Dicembre 1924, ivi residente, bracciante. Figlio di Giuseppe. Ucciso dai tedeschi il 23 Agosto 1944 a Massarella.

6. Nicole Alessandra (o Sandra) Settepassi, nata il 6 Dicembre 1926 a Firenze, ivi residente, possidente. Uccisa dai tedeschi alla “Tabaccaia” di Prato Grande, presso Anchione di Ponte Buggianese (Pt), il 23 Agosto 1944.

Contenuti

Iscrizioni:
Associazione “IL PADULE”
in memoria di:

Guidi Angiolino
Guidi Dante
Guidi Giuseppe
Guidi Quinto

Settepassi Alessandra
Cerrini Enos

TRUCIDATI DAL PIOMBO ASSASSINO
DELL'ESERCITO TEDESCO.
Il 23 Agosto 1944
Simboli:
La croce cristiana di ferro che costituisce la parte principale del cippo.

Altro

Osservazioni personali:
Coordinate Google Maps: 43.796814, 10.786734

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