260107 - Cippo ai Caduti dell’eccidio di Rio Conco di Vizzano – Sasso Marconi (BO)

L’8 Settembre 1944, a seguito della morte di due ufficiali tedeschi uccisi dai partigiani, le SS fucilarono per rappresaglia 15 uomini, alcuni dei quali appartenenti al movimento resistenziale, in località Rio Conco, presso Vizzano di Sasso Marconi. Il cippo a ricordo di queste vittime si trova sul luogo della loro esecuzione, in un ampio spazio lungo il margine della strada, davanti a due piccoli cipressi. Si tratta di un grande masso di pietra sommariamente sbozzato, tagliato trasversalmente nella sua parte superiore. E’ collocato in una piccola superficie semicircolare rivestita da lastre di pietra di forma irregolare, percorsa sul retro da un muretto, realizzato con bozze di pietra, che ne segue il profilo. Sul masso, sostenuta da quattro perni di ferro, è apposta una lastra rettangolare di marmo sulla quale è incisa l’epigrafe. Questa riporta i nomi di 14 vittime, essendo la quindicesima rimasta ignota, la data dell’eccidio e quella di posa del manufatto. L’ordine dei nomi è quello che segue i tempi e i luoghi della cattura. Sulla parte superiore della lapide, in posizione centrale, è incisa una piccola croce cristiana. Tanto i caratteri quanto il simbolo religioso sono stati riempiti con vernice di colore nero. Al margine sinistro dello spiazzo dove si trova il cippo (rispetto a chi guarda) si trova un pannello metallico storico- informativo bilingue (italiano/inglese) con una sintetica descrizione di questo tragico episodio.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Località Vizzano
Indirizzo:
Via Rio Conco
CAP:
40037
Latitudine:
44.419191
Longitudine:
11.283711

Informazioni

Luogo di collocazione:
Area dedicata lungo il margine della strada
Data di collocazione:
8 Settembre 1994
Materiali (Generico):
Marmo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Masso di pietra che costituisce il corpo del cippo. Lastre di pietra irregolari a pavimentare la piccola superficie su cui è posto il cippo. Bozze di pietra irregolari per il muretto di protezione. Marmo per la lapide su cui è incisa l’epigrafe. Vernice di colore nero a riempimento dei caratteri e della piccola croce posta in testa alla lapide. Ferro per i quattro perni di sostegno della lapide. Metallo per il pannello storico-informativo.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Sasso Marconi
Notizie e contestualizzazione storica:
Dalla scheda di Massimo Turchi per il sito www.straginazifasciste.it

La sera del 7 Settembre i partigiani della Brigata "Stella Rossa" hanno intenzione di "tosare" due donne, che, secondo loro, se la intendono coi tedeschi e giungono Ca' del Sarto (Rioveggio di Monzuno), dove le due abitano. Quando entrano scoprono che in cucina siedono due ufficiali tedeschi: la sorpresa è enorme, ma i partigiani riescono a sparare per primi e uccidono i due ufficiali. La rappresaglia è immediata. Le truppe, che da qualche giorno sono acquartierate nella Canonica di Sasso Marconi (Bo), iniziano l'azione, coadiuvate dalle SS che da poco si sono insediate nei locali dell'asilo. Molte persone vengono catturate anche se alcune, conosciute dai soldati della Wehrmacht, non vengono toccate: uno (tale Fanti) perché riconosciuto malato, un altro (Modesto Zanini) in quanto troppo giovane, una donna (tale Fabbri) perché afferma di aver perduto il marito, Bruno Zanini perché viene riconosciuto dall'ufficiale quale lavoratore della Todt a Grizzana Morandi (Bo), infine Giuseppe Zanini il quale, già seduto sulle panche del cassone del camion, viene rilasciato per le implorazioni della figlia; altrettanto accade ad Aldo Zanini e al figlio Bruno. Alla fine del rastrellamento sul camion sono presenti solo cinque persone: Raffaello Bartolini, Corrado Zanini, Mario Zanini, Tonino Zanino ed Antonio Zuarzi. A causa del numero esiguo di prigionieri i tedeschi iniziano a fermare i primi che passano lungo la strada e così catturano: Albano Agnelli, Antonio Cioni, Sisto Migliori, Adelmo Rocchetta, Gaetano Sordi, Lodovico Tovoli e Gualtiero Valdiserra. Il camion parte da Ca' del Sarto e arriva a Pontecchio Marconi (Sasso Marconi), dove i prigionieri vengono sistemati nell'asilo, mentre nell'aula accanto sono composte le salme dei due ufficiali tedeschi. Ai prigionieri vengono aggiunte altre tre persone catturate il giorno precedente (6 Settembre) a Bibolano (Sasso Marconi): Antonio Bonini, Gualtiero Bartolini e un toscano. Nel pomeriggio del giorno 8 tutti e 15 vengono caricati su una corriera e trasportati di là dal fiume Reno e uccisi in località Rio Conco, presso Vizzano (Sasso Marconi). Di loro i familiari non sapranno più nulla, i corpi verranno ritrovati e riconosciuti il 17 Luglio 1945.

• Albano Agnelli, nato il 15 Luglio 1906 a Grizzana Morandi, residente a San Benedetto Val di Sambro; operaio.

• Gualtiero Bartolini, nato il 12 Dicembre 1899 a Bologna, residente a Loiano (Bo). Riconosciuto partigiano nella 62a Brigata Garibaldi “Camice Rosse”. E' sepolto nel Sacrario dei Caduti partigiani nel Cimitero della Certosa di Bologna (1) (*).

• Raffaele Bartolini, nato il 1° Gennaio 1907 a Gaggio Montano (Bo), ivi residente; carrettiere. Partigiano appartenente alla Brig. “Stella Rossa” (2).

• Antonio Bonini (detto “Tonino”), nato nel 1916 a Loiano, residente a San Pietro in Casale. Riconosciuto partigiano nella 62a Brig. Garibaldi “Camice Rosse” *.

• Antonio Cioni, nato il 15 Luglio del 1916 a Castel di Casio (Bo), residente a Marzabotto (Bo); colono. Partigiano appartenente alla Brig. “Stella Rossa” (3) (*). Nel corso della strage di Monte Sole (29 Settembre-5 Ottobre 1944) furono uccisi il padre, la madre, il fratello Remo e la zia Giuseppina Maria Puccetti.

• Sisto Migliori, nato il 15 Luglio 1892 a San Benedetto Val di Sambro, ivi residente; bracciante.

• Adelmo Rocchetta, nato l'11 Marzo 1914 a San Benedetto in Val di Sambro, ivi residente; manovale (4).

• Gaetano Sordi, nato il 4 Settembre 1913 a Medicina (Bo), residente a Bologna; operaio meccanico. Riconosciuto partigiano della Brig. “Stella Rossa” (5) (*).

• Lodovico Tovoli, nato il 12 Luglio 1898 a Grizzana Morandi, ivi residente; coltivatore diretto.

• Gualtiero Valdiserra, nato il 25 Dicembre 1898 a Grizzana Morandi, ivi residente; calzolaio.

• Antonio Zanini (detto “Tonino”), nato il 24 Maggio 1900 a Monzuno, ivi residente; calzolaio. Partigiano appartenente alla Brig. “Stella Rossa” (6).

• Corrado Zanini, nato il 12 Dicembre 1901 a Monzuno (Bo), ivi residente; coltivatore diretto. Partigiano appartenente alla Brig. “Stella Rossa” (3). La sorella Rosa e le nipoti Anita e Ines Serra e il pronipote Giuseppe Rossi furono uccisi nella strage di Monte Sole.

• Mario Zanini, nato il 3 Ottobre 1927 a Monzuno, ivi residente; operaio.

• Antonio Zuarzi (detto “Tonino”), nato il 30 Settembre 1907 a Monzuno; operaio.


NOTE:

(1) Gualtiero Bartolini è riconosciuto partigiano della Brig. "62° Camicie Rosse" dal Gennaio 1944 nel "Dizionario Biografico online" curato da Alessandro Albertazzi, Luigi Arbizzani e Nazario Sauro Onofri, ma non compare nell'"Elenco nominativo dei partigiani", progetto coordinato da Luciano Casali e Alberto Preti.

(2) Raffaele Bartolini è riconosciuto partigiano della Brig. "Stella Rossa" nel "Dizionario Biografico online" curato da Albertazzi, Arbizzani e Onofri, e nell'"Elenco nominativo dei partigiani" (non c'è data di ingresso in Brigata). Nel sito “Storia e Memoria di Bologna”, la data di nascita riportata è quella del 2 Gennaio 1907.

(3) Antonio Cioni e Corrado Zanini sono riconosciuti partigiani della Brig. "Stella Rossa" nel "Dizionario Biografico online" curato da Albertazzi, Arbizzani e Onofri, ma non compaiono nell'"Elenco nominativo dei partigiani" di Casali e Preti (non c'è data di ingresso in Brigata). Nel sito “Storia e Memoria di Bologna”, la data di nascita di Antonio Cioni è quella del 25 Giugno 1916 con residenza a Monzuno, mentre per Corrado Zanini è quella del 12 Gennaio 1901.

(4) Nel sito “Storia e Memoria di Bologna” la data di nascita riportata è quella del 22 Marzo 1914.

(5) Gaetano Sordi è riconosciuto partigiano della Brig. "Stella Rossa" dal 12 Febbraio 1944 nel "Dizionario Biografico online" curato da Albertazzi, Arbizzani e Onofri, e nell'"Elenco nominativo dei partigiani" di Casali e Preti.

(6) Antonio Zanini è riconosciuto partigiano della Brig. "Stella Rossa" dal 1° Ottobre 1943 nel "Dizionario Biografico online" curato da Albertazzi, Arbizzani e Onofri, e nell'"Elenco nominativo dei partigiani" di Casali e Preti.

Contenuti

Iscrizioni:
IN MEMORIA DI

BARTOLINI RAFFAELE
CIONI ANTONIO
SORDI GAETANO
ZANINI CORRADO
ZANINI MARIO
ZANINI TONINO
ZUARZI ANTONIO
AGNELLI ALBANO
MIGLIORI SISTO
ROCCHETTA ADELMO
TOVOLI LODOVICO
VALDISERRA GUALTIERO
BARTOLINI GUALTIERO
BONINI ANTONIO
N.N.

VITTIME DI RAPPRESAGLIA TEDESCA
RIO CONCO 8 . 9 . 1944 - 8 . 9 . 1994

Pannello storico-informativo:

Rio Conco
in questo luogo l'8 settembre 1944le SS fucilarono per rappresaglia 15
civili in seguito all'uccisione di due ufficiali tedeschi a Ca' del Sarto, presso
Rioveggio di Monzuno. I nazisti avevano rastrellato 7 uomini, di cui due
della TODT, sul posto, mentre altri furono arrestati e rilasciati subito dopo.
Altri 5 furono poi catturati lungo la strada della Val di Setta . I prigionieri
fino al comando delle SS presso la canonica della chiesa di
Santo Stefano di Pontecchio Marconi. Ai 12 si aggiunsero altre due persone
rastrellate precedentemente a Loiano ed uno sconosciuto rimasto ignoto
fino ad oggi. Condotti qui tra i calanchi, al confine tra Sasso Marconi e
Bologna , furono costretti a scavarsi le fosse e fucilati all'imbrunire.
Città di Sasso Marconi
Simboli:
Piccola croce cristiana incisa in posizione centrale in testa alla lapide. Stemma del Comune di Sasso Marconi impresso sul pannello.

Altro

Osservazioni personali:
Coordinate Google Maps:
44.419191, 11.283711

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