51800 - Cippo ai Caduti di San Potito di Lugo.

Obelisco monolito con iscrizioni dedicatorie ai caduti delle due guerre mondiali a San Potito, posto in un’area recintata davanti alla chiesa.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
San Potito
Indirizzo:
Via San Potito 42
CAP:
48022
Latitudine:
44.4314579
Longitudine:
11.938842799999975

Informazioni

Luogo di collocazione:
Si trova lungo la via principale della frazione, davanti alla chiesa.
Data di collocazione:
Non conosciuta
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Alto cippo di marmo con le iscrizioni dei caduti su due facce del monolito, appoggiato su di un basamento di marmo. Alla base è presente una targa di bronzo con il bollettino della vittoria; c’è anche una fioriera. L’opera è stata creata dall’artista faentino Giuseppe Casalini. E’ presente anche una piccola tavoletta di ceramica a colori che raffigura un soldato che chiama i suoi compagni all’attacco, con la scritta NON DIMENTICATECI.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Lugo
Notizie e contestualizzazione storica:
Collocato su una delle arterie principali del paese, in una piccola area protetta da un cancello in ferro battuto e da siepi, l’attuale monumento celebra i Caduti della prima guerra mondiale e i Caduti dal 1935 al 1945 nelle guerre d’Etiopia e seconda mondiale. A forma di obelisco e ruotato di 45° rispetto alla strada, poggia sopra un gradino al centro di una zona pavimentata. Di semplice fattura, reca su due lati l’elenco dei caduti e dei dispersi corredato, in calce al lato destro, da una tavoletta in ceramica raffigurante un soldato colto nell’attimo precedente la carica e con la scritta “non dimenticateci”.
Ai piedi dell’obelisco, sotto la dedica “San Potito ai suoi caduti”, è una targa di bronzo che riportata Bollettino del Comando Supremo del 4 novembre 1918 (Bollettino della Vittoria), unica parte superstite dell’originario monumento realizzato nel ventennio fascista dall’artista Giuseppe Casalini di Faenza.Il primo nome della lista è quello del celeberrimo pilota lughese, eroe nazionale della Prima Guerra Mondiale: pur essendo nato a Lugo, Baracca possedeva una villa nella campagna di San Potito e nelle sue scuderie probabilmente Francesco si appassionò ai cavalli. In seguito si arruolò nella cavalleria e scelse come emblema per il aereo proprio un cavallino rampante
Il secondo nome è quello di un altro aviatore, che precipitò il 21 dicembre 1915 nella laguna di Venezia. In alcune delle sue missioni aveva avuto Gabriele d’Annunzio come compagno e fu il poeta a esaltare il suo ricordo. Il Notturno fu un’opera ispirata al compagno di imprese rimaste famose. Alla prima portaerei della Marina Militare, inaugurata il 20 dicembre 1923, venne dato il nome di Miraglia, in onore dell’aviatore che è sepolto nel cimitero di San Michele a Venezia.
La presenza di numerose donne nell’elenco delle vittime, testimonia il drammatico passaggio del fronte della seconda guerra mondiale da queste zone, subito a nord di Lugo.

Contenuti

Iscrizioni:
S.POTITO AI SUOI CADUTI

1915-1918
FRANCESCO BARACCA
GIUSEPPE MIRAGLIA
MARIO MARGOTTI
GIUSEPPE ANTONELLINI
GIOVANNI BALDI
ALDO CAMPOLI
ANDREA GAGLIARDI
GIOVANNI GAGLIARDI
GIOVANNI GASPARETTI
GIUSEPPE GUERRA
GOLFRANO GUERRA
PRIMO GUERRA
GAETANO LAMBERTINI
FRANCESCO MARGOTTI
GUIDO MONTANARI
ANACLETO PIRAZZINI
FERDINANDO PIRAZZINI
MICHELE TAMBURINI
ANGELO RESTA
1935 – 1945
LEONE BAGNARESI
ANTONIA BARBIERI
GIOVANNI BERARDI
MARIA BERARDI
CARLO BERTOZZI
ANGELO CAMANZI
ANNA CAMANZI
MARIO CAMANZI
AFRA CASSANI
MICHELA COLOMBO
DOMENICO CONTI
GELTRUDE COSTA
GIACOMO COSTA

VALENTE COSTA
RAFFAELE CHICCA
PIETRO EMILIANI
SPERANZA ERRANI
DOMENICO FILIPPI
ADELE ZAULI
GIOVANNI GALANTI
GIUSEPPE GALANTI
LUIGI GALANTI
ACHILLE GAROTTI
LUCIA GAROTTI
MICHELE GHINASSI
ELSA GUADAGNINI
GIUSEPPE GUERRA
RIZIERI GUERRA
ANTONIO LIPPI MALDINI
ANTONIO LIPPI MALDINI
DOMENICO MARCUCCI
ANTONIO MINZONI
GUGLIELMO MINZONI
MICHELE MONTANARI
GLIBERTO MONTEFIORI
UMBERTO MORANDI
TEODORICO PASOTTI
GIOVANNI RANDI
SERAFINO RICCI
TONINO SILVAGNI
PIERINA TANESINI
PRIMO TOMBA
GIULIO VERSARI
CONCETTA ZANI

DISPERSI
GINO GAGLIARDI
LORENZO MARANGONI




COMANDO SUPREMO IV NOVEMBRE MCMXVIII
LA GUERRA CONTRO L'AUSTRIA-UNGHERIA CHE, SOTTO L'ALTA GUIDA DI S.M. IL RE, DUCE SUPREMO, L'ESERCITO ITALIANO, INFERIORE PER NUMERO E PER MEZZI, INIZIÒ IL 24 MAGGIO 1915 E CON FEDE INCROLLABILE E TENACE VALORE CONDUSSE ININTERROTTA ED ASPRISSIMA PER 41 MESI, È VINTA. LA GIGANTESCA BATTAGLIA INGAGGIATA IL 24 DELLO SCORSO OTTOBRE ED ALLA QUALE PRENDEVANO PARTE CINQUANTUNO DIVISIONI ITALIANE, TRE BRITANNICHE, DUE FRANCESI, UNA CIECO SLOVACCA ED UN REGGIMENTO AMERICANO, CONTRO SETTANTATRÉ DIVISIONI AUSTROUNGARICHE, È FINITA. LA FULMINEA E ARDITISSIMA AVANZATA DEL XXIX CORPO D'ARMATA SU TRENTO, SBARRANDO LE VIE DELLA RITIRATA ALLE ARMATE NEMICHE DEL TRENTINO, TRAVOLTE AD OCCIDENTE DALLE TRUPPE DELLA VII ARMATA E AD ORIENTE DA QUELLE DELLA I, VI E IV, HA DETERMINATO IERI LO SFACELO TOTALE DELLA FRONTE AVVERSARIA. DAL BRENTA AL TORRE L'IRRESISTIBILE SLANCIO DELLA XII, DELLA VIII, DELLA X ARMATA E DELLE DIVISIONI DI CAVALLERIA, RICACCIA SEMPRE PIÙ INDIETRO IL NEMICO FUGGENTE. NELLA PIANURA, S.A.R. IL DUCA D'AOSTA AVANZA RAPIDAMENTE ALLA TESTA DELLA SUA INVITTA III ARMATA, ANELANTE DI RITORNARE SULLE POSIZIONI DA ESSA GIÀ VITTORIOSAMENTE CONQUISTATE, CHE MAI AVEVA PERDUTE. L'ESERCITO AUSTRO-UNGARICO È ANNIENTATO: ESSO HA SUBITO PERDITE GRAVISSIME NELL'ACCANITA RESISTENZA DEI PRIMI GIORNI E NELL'INSEGUIMENTO HA PERDUTO QUANTITÀ INGENTISSIME DI MATERIALE DI OGNI SORTA E PRESSOCHÉ PER INTERO I SUOI MAGAZZINI E I DEPOSITI. HA LASCIATO FINORA NELLE NOSTRE MANI CIRCA TRECENTOMILA PRIGIONIERI CON INTERI STATI MAGGIORI E NON MENO DI CINQUEMILA CANNONI. I RESTI DI QUELLO CHE FU UNO DEI PIÙ POTENTI ESERCITI DEL MONDO RISALGONO IN DISORDINE E SENZA SPERANZA LE VALLI CHE AVEVANO DISCESE CON ORGOGLIOSA SICUREZZA
DIAZ
Simboli:
E’ presente una croce di bronzo.

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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