106451 - Cippo ai Caduti per rappresaglia tedesca – Urbania Località S. Lorenzo in Torre (PU)

Masso di granito di forma piramidale con lastra in ceramica, collocato in prossimità dell’incrocio tra la S.P. e il sentiero che conduce a S. Lorenzo in Torre in ricordo dell’eccidio del 6 luglio 1944.

 

 

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
S. Lorenzo in Torre
Indirizzo:
SP27, bivio per San Lorenzo in Torre
CAP:
61049
Latitudine:
43.624379563960915
Longitudine:
12.476871243377673

Informazioni

Luogo di collocazione:
incrocio tra la SP27 Piobbico-Urbania ed il sentiero che conduce a S. Lorenzo in Torre
Data di collocazione:
25/04/2015
Materiali (Generico):
Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Cippo in granito; lastra in ceramica.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Amministrazione Comunale
Notizie e contestualizzazione storica:
Offre una completa informazione sul monumento il Giornale del Metauro del 24 aprile 2015 (http://www.ilmetauro.it/argomenti/agenda/ad-urbania-un-cippo-in-memoria-della-rappresaglia-di-san-lorenzo-in-torre.html) che, in occasione dell’inaguurazione, scrive: “URBANIA – La città di Urbania celebra sabato 25 il 70° anniversario della Liberazione con un ricordo ai caduti di San Lorenzo in Torre. Quest’anno dopo la cerimonia che inizia con il corteo alle 10.30 dal Municipio e prosegue al Monumento dei Caduti ci si sposterà in località “Ponte dei Tre Archi” (tra Urbania e Piobbico). In questo luogo verrà collocato un cippo in pietra rosa con targa commemorativa in ceramica in richiamo alla memoria dei caduti nella rappresaglia avvenuta a San Lorenzo in Torre nel suo 71° anniversario. Un desiderio espresso anche da don Sergio Campana prima della sua scomparsa.
Alla cerimonia parteciperanno anche il Presidente della Provincia Daniele Tagliolini, il Sindaco di Piobbico Giorgio Mochi e l’ANPI provinciale.
“E’ giusto, afferma il Sindaco di Urbania dott. Marco Ciccolini, non perdere la memoria e ricordare alle giovani generazioni i tragici eventi avvenuti in quegli anni, perché la fiammella che alimenta la pace e la tolleranza, anche con questo semplice ricordo, venga sempre alimentata. ”
LA STORIA. Nella notte tra il 5 e 6 luglio 1944 un maresciallo delle SS veniva ucciso e un altro soldato gravemente ferito da una azione di partigiani lungo la strada e sul ponticello detto dei 3 Archi.
All’alba del 6 luglio iniziò l’azione di rappresaglia. Fu appiccato il fuoco a 5 case coloniche: nel predio Val Pietro. Basilio Aluigi di anni 80, Carlo Bedini di anni 20, Francesco Bedini di anni 18, Giuseppe Sideri di anni 35, dopo resistenza furono presi, fucilati e poi bruciati assieme alle loro case.
Mentre l’abitazione del podere “Le Case” bruciava, la contadina Concetta Ioni in Canti cercava di raggiungere il fabbricato per salvare i suoi piccoli bambini che giacevano nel letto avvolto dalle fiamme; ne venne però impedita da un soldato tedesco che la fermava brutalmente e la colpiva violentemente alla bocca con il calcio del fucile. Ma ciò che non poté fare la mamma riuscì il piccolo Giuseppe Canti di 8 anni, il quale elusa la sorveglianza dei tedeschi, liberava dalle fiamme il fratellino Mario di 2 anni e la sorellina Maria di anni 1. Dal Presidente della Repubblica con decreto del 9 giugno 1959 veniva concessa al Canti la medaglia di bronzo.
Compiuta questa azione, i tedeschi presero sotto il fuoco un settantenne che correva a porgere aiuto, quindi fucilarono gli ostaggi: Andrea Canti di anni 67, Francesco Cignali Monceri di anni 76, Pietro Cuccarini di anni 19, Quinto Cuccarini di anni 16, Ubaldo Cuccarini di anni 56, Francesco Ioni di anni 18, Salvatore Morelli di anni 54, Giuseppe Morena di anni 69, Giovanni Riminucci di anni 70, Biagio Rossi di anni 70.
Si ringraziano tutti coloro che hanno reso possibile questo evento: la pro.ssa VALERIA FERRI per aver permesso l’utilizzo del terreno sulla quale verrà eretto il cippo; la ditta Cave Metauro di SALVI PARIDE per la donazione del cippo granitico e SILVESTRO BIAGINI per la donazione della targa in ceramica”.
Un’importante intervista a don Sergio Campana, parroco di S. Lorenzo in Torre, è in http://ifg.uniurb.it/static/contenuti-biennio-2012-2014/1944-guerra-marche/indexe1a1.html?p=245

Contenuti

Iscrizioni:
Il Comune di Urbania / conserva viva / la memoria dei caduti / sotto il piombo nazista / il 6 luglio 1944 / a S. Lorenzo in Torre / nel 71° anniversario dell’eccidio / Urbania 25 aprile 2015
Simboli:
Un rametto di quercia dopo l’indicazione del paese di S. Lorenzo in Torre; una croce in basso sulla destra.

Altro

Osservazioni personali:
La pietra è visibile solo per coloro che vengono da Urbania a Piobbico, mentre passa inosservata per coloro che vengono dalla direzione contraria.

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