96966 - Cippo ai Caduti presso il Canale Sabbioncello – Concordia

Il cippo ricorda sette caduti partigiani uccisi il 10 marzo 1945 per rappresaglia in un rastrellamento nella zona compresa tra Molino di Mezzo e Casa Camurri.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Molino di Mezzo
Indirizzo:
Canale Sabbioncello
CAP:
Latitudine:
44.9138663
Longitudine:
10.985885499999994

Informazioni

Luogo di collocazione:
area verde in aperta campagna
Data di collocazione:
non nota
Materiali (Generico):
Pietra
Materiali (Dettaglio):
Cippo in pietra di forma irregolare con lettere a rilievo metalliche e foto ceramiche ovali e incorniciate di nero dei caduti. La struttura è posta su una piattaforma in graniglia.
Stato di conservazione:
Sufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Concordia
Notizie e contestualizzazione storica:
Enea Besutti nato a Concordia il 10 settembre 1921 di professione meccanico. Partigiano con nome di battaglia "Annibale" nella Divisione II Modena Pianura, Brigata "Remo"
Novello Longhi nato a Concordia (MO) il 17 giugno 1917 di professione Maniscalco. Partigiano con nome di battaglia "Ciro" Divisione II Modena Pianura, XIV Brigata "Remo"
Renè Cavazza nato a Concordia il 23 marzo 1920 di professione Macellaio. Partigiano con nome di battaglia "Nello" Divisione II Modena Pianura, XIV Brigata "Remo"
Reis Cavazza nato a Concodia il 4 dicembre 1922 (fratello di Renè) Partgiano Capo Squadra,nome di battaglia "Tiro", Divisione II Modena Pianura, Brigata "Remo"
Renato Grotti, nato a S. Benedetto (MN) il 15 agosto 1924 di professione Muratore ,nome di battaglia "Stelo" ,Divisione II Modena Pianura , Brigata "Remo"
Veleo Mambrini nato a Concordia l 6 aprile 1927 di professione Commesso, Partigiano con nome di battaglia "Rito" Divisione II Modena Pianura , Brigata "Remo"
Giuseppe Gamberini nato a Concordia il 14 dicembre 1921 , professione Macellaio, Partigiano con nome di battaglia "Nando" Divisione II Modena Pianura , XIV Brigata "Remo"
Tutti fucilati il 10 marzo 1945, sabato nell' Eccidio al Mulino di Mezzo di Concordia.
All’inizio di febbraio del 1945 la Resistenza modenese si adopera per superare le difficoltà dell’inverno e assestare i colpi decisivi alle forze occupanti. La Lotta di Liberazione si avvicina alla fase decisiva, ma è costretta a fare i conti con le violenze naziste e con i desideri vendicativi che animano i fascisti più intransigenti. La Brigata Nera “Pappalardo” è uno dei bersagli più importanti e significativi del movimento partigiano poiché terrorizza la pianura con la reputazione che l’ha portata all’allontanamento forzato da Bologna: gli uomini di Franz Pagliani vogliono infliggere colpi durissimi alle popolazioni emiliane poiché non vedono nel sostegno dei loro concittadini alla Resistenza i segni del fallimento del regime o la volontà di concludere la guerra in uno scenario di riscatto partecipativo e autodeterminante, ma le macchie del “tradimento” dell’onore della patria fascista. Le famigerate violenze della Brigata Nera “Pappalardo” inducono i gappisti a organizzare un’azione contro la caserma di Concordia sulla Secchia che ospita i reparti dei militi. I fascisti sono sempre più consapevoli dell’imminente resa dei conti, ma organizzano nuove operazioni repressive. Il 10 marzo 1945 una pattuglia della Brigata Nera “Pappalardo” si dirige verso un rifugio in località Mulino di Mezzo poiché una delazione ha indicato la presenza di un gruppo di partigiani. I fascisti trovano sette “ribelli”, li circondano e li costringono a uscire, poi li passano per le armi in virtù della consuetudine di eliminare sul posto i disertori, i renitenti e i guerriglieri colti in flagrante. Nel pomeriggio, gli uomini della Brigata Nera tornano nella zona della strage per prelevare l’anziano fabbro Ascanio Gelatti e lo fucilano.
Fonte: http://anpimodena.it/anpi-modena-calendario-della-memoria/marzo-1945/
www.stragifasciste.it

Contenuti

Iscrizioni:
IL 10.3.1945
SELVAGGIAMENTE COLPITI
DAI BARBARI FASCISTI
CADEVANO I PARTIGIANI
BESUTI ENEA
LONGHI NOVELLO
CAVAZZA RENE'
CAVAZZA REIS
GROTTI RENATO
MAMBRINI VELEO
GAMBERINI GIUSEPPE
IN MEMORIA ETERNA
DEI MARTIRI DELLA LIBERTA'
Simboli:
Informazione non reperita

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Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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