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166251 - Cippo ai partigiani caduti all’Argine Cantone Sant’Antonio – Pomponesco

Il pomeriggio del 23 Aprile 1945 il tentativo di un gruppo di partigiani della 124a Brigata Garibaldi S.A.P. “Don Leoni e Matteotti” di disarmare dei tedeschi in ritirata che volevano guadare il Po nei pressi dell’argine Cantone di Sant’Antonio, a Pomponesco, si conclude tragicamente per l’intervento di un reparto germanico giunto da Correggioverde (Dosolo) ad impedirne l’azione. Muoiono così i partigiani Rosolino Orlandelli (nato a Pomponesco il 31 Maggio 1905), Ugo Bordonali (nato a Pomponesco il 2 Ottobre 1894) e Cesare Arfini (nato a Pomponesco il 19 Febbraio 1918). Il cippo in loro ricordo è ubicato lungo la strada che sovrasta l’area golenale. E’ costituito da un basamento di forma trapezoidale a pianta quadrata, formato da pietre e calce. Sopra di esso si trova una colonna tronca di marmo (verniciata in color avorio) sulla quale si avvita un tralcio con foglie in bronzo. La colonna, a sua volta, poggia su una duplice piattaforma sempre in marmo: una circolare e l’altra quadrata. Nella parte frontale del basamento è murata una lapide rettangolare di marmo su cui è incisa l’epigrafe. Questa riporta, in ordine alfabetico, i nomi di quattro Caduti, ognuno con l’anno di nascita e quello di morte e la data della liberazione di Pomponesco. I caratteri sono stati riempiti con vernice di color nero. Osmano Rossi (nato a Pomponesco il 24 Febbraio 1926), quarto nominativo presente nel cippo, cadde anche lui in questo 23 Aprile 1945, ma altro luogo: egli era un volontario che si era unito ai partigiani per costringere alla resa due tedeschi che si erano asserragliati in una casa della frazione di Banzuolo (dove è ricordato da un altro cippo individuale) restandovi ucciso. Completa la descrizione la presenza di un vaso portafiori di metallo posto dinanzi al cippo.