224504 - Cippo ai partigiani Georgiani – Condove (TO)

Il cippo, posto ai margini di una delle rotonde di ingresso all’abitato di Condove lungo la statale 24 del Moncenisio, nei pressi del parco del Gravio, ricorda i Georgiani caduti combattendo nelle fila delle formazioni partigiane in Val Susa. Sulla sua sommità è posta anche la targa di intitolazione ai Partigiani Georgiani della limitrofa via, che conduce in paese costeggiando il parco.

Si tratta di un semplice cippo in pietra e cemento armato, di forma quasi piramidale, circondato da quattro pilastrini in cemento, che sostengono le catene in ferro battuto a delimitazione della zona di rispetto intorno al monumento. Sul cippo sono poste due targhe in ottone e la lastra con l’iscrizione dedicatoria.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Partigiani Georgiani
CAP:
10055
Latitudine:
45.115427703985
Longitudine:
7.3006314963456

Informazioni

Luogo di collocazione:
Sterrato a bordo strada
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Ottone, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Cippo e pilastrini in pietra e cemento armato; targhe e lettere in ottone; catene in ferro battuto. Sono presenti un vaso portafiori e un supporto per bandiera.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Amministrazione Comunale
Notizie e contestualizzazione storica:
Seguono alcune informazioni reperite in rete.

Forse non tutti sanno che durante la Seconda Guerra Mondiale molti militari dell’Unione Sovietica furono fatti prigionieri dai tedeschi e costretti, con la forza, ad arruolarsi nella Wermacht e inviati, tra il 1943 e il 1944, all'estero, sui vari teatri di guerra, per combattere e/o lavorare.
Tra quei “soldati arruolati con la forza” ed inviati in Italia ve ne furono numerosi di nazionalità georgiana che, una volta sul nostro territorio, riuscirono a fuggire, spesso in maniera rocambolesca, andando ad ingrossare le fila delle formazioni partigiane italiane.
Il loro contributo, vista l’esperienza militare acquisita nell’Armata Rossa, e il loro sprezzo del pericolo fu preziosissimo per l’attività partigiana.
Fonte: Il contributo georgiano alla Resistenza italiana

Tra il 1943 e il 1945, durante il periodo della Resistenza, operarono su suolo italiano anche 4981 partigiani sovietici, in prevalenza azeri, georgiani e russi, con 425 caduti.
Durante la poderosa avanzata dell’Asse in territorio sovietico, furono fatti molti prigionieri ed in particolare i georgiani e gli azeri, ritenuti ariani, a differenza degli slavi, non vennero trucidati o tutti imprigionati nei campi di concentramento ma utilizzati come reparti della Wehrmacht contro gli Alleati, dapprima sul fronte orientale ma, vedendo le continue diserzioni, furono spostati in occidente, Italia e Francia soprattutto, e impiegati oltre che come soldati, anche nella logistica. Molti disertarono comunque, unendosi ai partigiani.
Erano soldati ben preparati, addestrati dall’Armata Rossa, sapevano maneggiare armi, muoversi in terreni accidentati e montuosi, conoscevano molto bene i tedeschi. Ebbero un ruolo di guida e supporto strategico e tattico verso molti giovani partigiani che di guerra non se ne intendevano assolutamente. La loro maggior presenza si attestava in Emilia, Romagna e nelle prealpi che vanno tra Brescia e Novara.
Fonte: I partigiani sovietici nella Resistenza italiana

Durante la guerra in Italia furono molti gli stranieri che combatterono e morirono. Il caso più numeroso, più noto e studiato è quello dei partigiani sovietici. Nel primo libro scritto sull’argomento, Mauro Galleni ricavò dai ruolini militari la cifra di 4981 combattenti e 425 caduti. Quattro di loro sono insigniti di medaglia d’oro al valor militare. Dopo la scomparsa dell’Unione Sovietica, ulteriori studi hanno indagato più nel dettaglio la partecipazione alla resistenza italiana di ucraini. Anche georgiani, azeri e ancora armeni. Quindi lettoni, kazaki, bielorussi e daghestani. A Condove c’è anche una via, e un monumenti dedicato a questi combattenti partigiani nel parco del Gravio.
Fonte: A ricordo dei partigiani georgiani uccisi in Borgata Muni sopra Condove

Si segnala infine il testo:
GALLENI MAURO
I PARTIGIANI SOVIETICI NELLA RESISTENZA ITALIANA
Anno pubblicazione: 01/01/1967
Editore: Editori Riuniti
Numero di pagine: 254

Contenuti

Iscrizioni:
Targa di intitolazione della via:

VIA
PARTIGIANI
GEORGIANI
VALLE DI SUSA
1944 - 1945


Iscrizione dedicatoria:

IN VALLE DI SUSA
PER LA LIBERTA' D'ITALIA E D'EUROPA
FIGLI DELLA GEORGIA SOVIETICA
CON INDOMITO CORAGGIO
HANNO COMBATTUTO FIANCO A FIANCO
CON I FRATELLI ITALIANI
NELLE FORMAZIONI PARTIGIANE.
1944 1945

GLORIA ETERNA AGLI EROI
CADUTI PER LA LIBERTA'
CONTRO L'OPPRESSIONE
NAZIFASCISTA


Targa del quarantennale:

A 40 ANNI DALLA VITTORIA
SUL NAZI-FASCISMO (1945-1985)
AI PARTIGIANI E AMICI SOVIETICI
I PARTIGIANI ITALIANI
Simboli:
Non sono presenti simboli.

Altro

Osservazioni personali:
La scheda è stata compilata sulla base di foto scattate in più occasioni tra il gennaio 2021 ed il gennaio 2022.

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