248881 - Cippo alle tre M.O.V.M. di Incisa Scapaccino (AT)

Il grande cippo di forma trapezoidale, posto nei pressi del monumento ai Caduti di Incisa Scapaccino all’interno dell’area verde antistante il Municipio, è dedicato sia alla memoria di Giovanni Battista Scapaccino, da cui il paese dell’astigiano prende il nome e prima Medaglia d’Oro al V.M. dell’Esercito Italiano, che ad altri due Caduti nella seconda guerra mondiale, anch’essi M.O.V.M.

Sul cippo è collocato un bassorilievo in marmo bianco che raffigura, all’interno di un tondo e sotto lo stemma del Comune di Incisa, il busto del Carabiniere Reale Scapaccino, contornato in basso da omaggi floreali e dagli elementi distintivi dell’uniforme: sciabola, cappello e bandoliera con la giberna. Altri decori floreali, realizzati in bronzo, sono posti intorno alla parte superiore del bassorilievo.

Sotto il bassorilievo è posta una lastra sagomata con l’epigrafe dedicatoria. Altre due lastre più piccole, che riprendono la stessa forma ma certamente di datazione successiva, sono poste in basso ai due lati, in memoria di Lorenzo Bezzi, comandante del sommergibile Liuzzi, e Dario Pirlone, paracadutista della Folgore. Tra queste due lastre è presente un ulteriore fregio floreale circolare in bronzo.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza Ferraro
CAP:
14045
Latitudine:
44.808887729075
Longitudine:
8.3808147178778

Informazioni

Luogo di collocazione:
Lato piazza nei pressi del Municipio
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Cippo in granito; bassorilievo e lapidi in marmo bianco; decori floreali in bronzo.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Amministrazione Comunale
Notizie e contestualizzazione storica:
Giovanni Battista Scapaccino, caduto il 3 febbraio 1834:
Carabiniere (Incisa Belbo, ora Incisa Scapaccino, 15 febbraio 1802 - Les Echelles, Savoia, 3 febbraio 1834) - Si arruolò volontario il 13 dicembre 1822 nel Reggimento "Piemonte Reale Cavalleria" divenendovi sottocaporale il 1° aprile 1829 e caporale il 1° luglio dello stesso anno. Prossimo al congedo, per ultima ferma, il 16 gennaio 1830, passò nel Corpo dei Carabinieri e fu destinato alla Stazione di Les Echelles, in Savoia. Nel 1833 un corpo armato di fuorusciti tentò di invadere la Savoia per accendervi la rivolta. Fallito un primo tentativo su Annecy, una colonna di circa cento armati, nella notte sul 3 febbraio 1834, varcò il confine raggiungendo di sorpresa il villaggio di Les Echelles, occupandolo.
Nella notte alta, il carabiniere Scapaccino, di quella Stazione, ignaro di quanto era accaduto, tornava a cavallo da Chambery, dove si era recato per servizio. Nonostante la località fosse già occupata, il carabiniere tentò ugualmente di forzarne l'ingresso. Circondato dai ribelli, gli fu ingiunto, sotto la minaccia delle armi, di aderire spontaneamente alla loro causa e di gridare "Viva la repubblica". Ligio al proprio dovere e pur consapevole che dalla risposta dipendeva la sua vita, il carabiniere oppose un fiero rifiuto, spronando il cavallo nella speranza di superare il cerchio degli armati. Fu un tentativo vano: due fucilate ne troncarono la giovane esistenza.
Con sovrana concessione del 6 giugno 1834 alla Memoria del carabiniere venne conferita la Medaglia d'Oro al Valor Militare con la seguente motivazione:
"Per aver preferito di farsi uccidere dai fuorusciti, nelle mani di cui era caduto, piuttosto che gridare viva la repubblica a cui volevano costringerlo, gridando invece viva il Re. - Ponte des Echelles, 3 febbraio 1834".
Per essere stata istituita con Regio Viglietto del 20 marzo 1833, la Medaglia d'Oro al Valor Militare conferita al carabiniere Scapaccino fu la prima ad essere assegnata ad un militare dell'Esercito sardo-piemontese, divenuto Esercito italiano con Regio Decreto del 4 maggio 1861.
Fonti:
- NON TUTTI SANNO CHE..., sul sito Ministero della Difesa - Carabinieri
- SCAPACCINO Giovanni Battista, sul Sito Ufficiale del Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valor Militare d’Italia

Lorenzo Bezzi, caduto il 27 giugno 1940:
Nacque a Tortona (Alessandria) il 22 ottobre 1906. Dopo aver conseguito la maturità classica, il 26 novembre 1921, entrò allievo all'Accademia Navale di Livorno e nel luglio 1926 conseguì la nomina a Guardiamarina. Dopo un breve periodo di imbarco su unità di superficie, nel 1927 fu destinato presso il Distaccamento "San Marco" di Tientsin (Cina) e nel febbraio dell'anno successivo imbarcò a Shangai sull'esploratore Libia.
Rientrato in Patria ebbe varie destinazioni d'imbarco e presso Enti a terra finché nel 1937 passò a disposizione del Ministero degli Esteri per un incarico speciale presso il Governo cinese. Rientrato in Italia imbarcò su siluranti di superficie e nell'aprile del 1939, promosso Capitano di Corvetta, ebbe prima il comando della torpediniera Albatros, poi del sommergibile H.4, della torpediniera Carini ed infine, dal 1° giugno 1940, del sommergibile Liuzzi, con il quale il 27 dello stesso mese, durante una missione di guerra nelle acque del Mediterraneo orientale fu sottoposto a dura caccia da parte di 5 unità inglesi, subendo gravissime avarie che costrinsero il sommergibile ad emergere.
Vista vana ogni possibilità di difesa poiché le avarie avevano provocato il blocco delle armi di bordo, provvide a far porre in salvo l'equipaggio e a predisporre l'unità al suo comando per l'autoaffondamento, seguendone poi la sorte negli abissi.
Fonti:
- Lorenzo Bezzi, sul sito Ministero della Difesa - Marina Militare
- BEZZI Lorenzo, sul Sito Ufficiale del Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valor Militare d’Italia

Dario Pirlone, caduto il 24 ottobre 1942:
Nasce nel 1914 a Genova. Sergente maggiore, 185° reggimento artiglieria Folgore.
Orfano di guerra, si arruolava volontario nel marzo 1933 nel 2° reggimento artiglieria pesante campale in Acqui ottenendo i galloni di sergente nell’aprile 1934. Trattenuto alle armi, il 28 febbraio 1935. partiva volontario per l’A.O. (Africa Orientale) dove prendeva parte alla campagna etiopica col grado di sergente maggiore. Rimpatriato nel 1937 ed ammesso alla carriera continuativa, dopo avere superato con successo l’esperimento pratico di paracadutista, ritornava in Africa nel luglio 1940, trasferito nel I battaglione nazionale paracadutisti del R.C.T.C. (Regio Corpo Truppe Coloniali) della Libia. Catturato a Sidi el Barrani, rientrava nelle nostre linee dopo qualche mese. Inviato in licenza premio e rimpatriato, raggiunse a Tarquinia, dove era in formazione, la Divisione Folgore. Assegnato al I gruppo del 185° reggimento artiglieria, partì poi per l’Africa per la terza volta nel luglio 1942.
Fonti:
- PIRLONE Dario, sul sito Associazione Nazionale Combattenti FF.AA. Regolari Guerra di Liberazione
- PIRLONE Dario, sul Sito Ufficiale del Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valor Militare d’Italia

Contenuti

Iscrizioni:
Epigrafe lastra principale:
PERCHE’ IL NOME E L’EROISMO DEL CARABINIERE REALE
GIOVANNI BATTISTA SCAPACCINO
MORTO PER LA PATRIA E PEL RE IL 3 FEBBRAIO 1834 A LES ECHELLES
RESTINO ETERNATI NEI RICORDI DI INCISA BELBO
CHE AL VALOROSO DIEDE I NATALI
I SUOI CONCITTADINI
AMMIRANDO NEL PRODE SOLDATO LA VITTIMA EROICA
DELLA FEDE LIBERAMENTE GIURATA
E AFFIDANDONE AI VENTURI LA PURISSIMA GLORIA
QUESTO MARMO POSERO ANNO V° MCMXXVII

Ai due lati dell'epigrafe principale:
1ª MEDAGLIA
D’ORO
DELL’ESERCITO
ITALIANO

Firma:
DE BARBIERI
GENOVA 1899

Lastra in basso a sinistra:
M.O.V.M.
CAPITANO DI CORVETTA
LORENZO BEZZI
SOMMERGIBILE ‘LIUZZI’
MEDITERRANEO ORIENTALE 27-6-1940

Lastra in basso a destra:
M.O.V.M.
SERGENTE MAGGIORE
DARIO PIRLONE
DIVISIONE ‘FOLGORE’
EL ALAMEIN 24-10-1942
Simboli:
Sul bassorilievo è raffigurato lo stemma del Comune di Incisa Scapaccino. Gli elementi della divisa dei Carabinieri rappresentano simboli dell'Arma. Sono presenti inoltre vari decori floreali.

Altro

Osservazioni personali:
Non è stata indicata nella scheda una data di collocazione del cippo, in quanto le sue parti riportano, o risalgono, a date differenti:
- 1899 sul bassorilievo;
- 1927 sulla lapide principale, anche se si direbbe anteriore (1899 come il bassorilievo?) e solamente modificata nel 1927;
- secondo dopoguerra per le lapidi minori, presumibilmente.

Il vicino monumento ai Caduti è censito su Pietre della memoria alla relativa scheda.

Ultima data di consultazione in rete delle fonti citate: 7 gennaio 2024.

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