Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- CAP:
- 25048
- Latitudine:
- 46.181131
- Longitudine:
- 10.336115
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- La lastra è collocata in un'aiuola di fianco al cimitero
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Marmo, Pietra
- Materiali (Dettaglio):
- Cippo in pietra, lastra commemorativa in marmo e inscrizioni in bronzo.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Informazione non reperita
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Nel febbraio del ’45 furono arrestati Gregorio Canti e Giovanni Venturini, Fiamme Verdi impegnate nell’azione di rifornimento delle truppe arroccate in Mortirolo. Venturini, il cui nome di battaglia era “Tambia”, fu sottoposto a interrogatori durissimi e a torture indicibili.
L’11 aprile 1945 i due amici e altri tre ribelli, Vitale Ghiroldi, Vittorio Negri e Giovanni Scilini, per espresso ordine del famigerato comandante della “Tagliamento”, il col. Merico Zuccari, furono portati davanti al muro del cimitero di Mù per essere fucilati.
L’ultima cosa che il Tambìa disse ai militi che stavano per fucilarlo fu: “Sparate! Fate il vostro dovere. Io vi perdono e vi auguro la felicità su questa terra; io la godrò in cielo. Sparate! Viva l’Italia! Viva Cristo Re!”.
Contenuti
- Iscrizioni:
- sul cippo:
“Verso il cielo per la libertà”
sulla lastra:
“Canti Gregorio, Ghiroldi Vitale, Negri Vittorio, Scilini Giovanni, Venturini Giovanni fucilati l’11 aprile 1945”
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- Informazione non reperita