232807 - Cippo funerario a Elio De Cupis – Teramo

Monumento funerario al partigiano De Cupis caduto nella seconda guerra mondiale. Il monumento è a forma di croce.

 

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Villa Pavone
Indirizzo:
Via Luigi Maria Pirelli
CAP:
64100
Latitudine:
42.670083
Longitudine:
13.734235

Informazioni

Luogo di collocazione:
La pietra è situata nella sezione del cimitero comunale di Teramo dedicata alla memoria di caduti di guerra.
Data di collocazione:
aprile 1944
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Il cippo a forma di croce è in marmo bianco con l'iscrizione incisa nella parte centrale.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Teramo
Notizie e contestualizzazione storica:
La lapide ricorda il partigiano Elio De Cupis nato ad Aggius (SS) l'1 luglio 1924. Dopo essersi unito ai partigiani nel 1943, fu condannato a morte dal Tribunale militare di Teramo. La condanna fu eseguita proprio davanti al cimitero; insieme ad Elio De Cupis furono giustiziati anche Erminio Castelli e Sergio Gucchierato. Le cronache d'epoca riferiscono che Elio De Cupis abbia dimostrato fino alla fine il suo coraggio e la sua forza d'animo.
Nel 1979 è stato insignito della Medaglia d'oro al valor militare con la seguente motivazione: «Generoso figlio dell'eroica terra sarda, impugnava, tra i primi, le armi per il riscatto del popolo italiano. Dapprima tra i partigiani di Leonessa con l'incarico di staffetta sciatore, poi combattente sui monti della Laga, sempre assolveva il suo compito con serenità, fermezza e coraggio. Sorpreso nel sonno, veniva catturato e sottoposto a tortura perché rivelasse la posizione del suo reparto, ma non parlò. Processato dal Tribunale Speciale, che Io condannava a morte, coglieva l'occasione per vantarsi degli atti eroici compiuti nel nome dell'Italia libera. Davanti al plotone di esecuzione non vacillava, ma rivolgeva ancora parole di sprezzo contro i suoi carnefici accusandoli di tradimento alla Patria. Ferito gravemente alla prima scarica, si rivolgeva ai suoi assassini con un sorriso di scherno dicendo: « Vigliacchi, avete paura persino di sparare; imparate a mirar giusto! ». Magnifico esempio di chi sa morire per la giusta causa della libertà.» — Teramo, 13 aprile 1944

Fonti:
https://www.straginazifasciste.it
https://www.quirinale.it/onorificenze

Contenuti

Iscrizioni:
ELIO DE CUPIS
M 13-4-1944
MEDAGLIA D'ORO
DELLA RESISTENZA
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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