Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via dei pini
- CAP:
- Latitudine:
- 44.134595584457
- Longitudine:
- 9.9828464876881
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Lungo la strada
- Data di collocazione:
- 2 Gennaio 1946
- Materiali (Generico):
- Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- Informazione non reperita
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Informazione non reperita
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Eugenio Merino Bellegoni nasce a Sarzana il 29 settembre 1913. Operaio specializzato per lunghissimi anni nella fabbrica “Galileo” della Spezia, nel corso della Resistenza assume il nome di battaglia di “Marcello”, svolgendo dapprima compiti di staffetta e poi diventa uno dei primi organizzatori di quella che sarebbe diventata la Brigata “U.Muccini” diventando il capo militare delle S.A.P. (Squadre Azione Patriottica) a Sarzana.
In tale ruolo compie importanti operazioni di fiancheggiamento dei partigiani e si incarica di curare i feriti(dopo il tragico rastrellamento del 29 novembre 1944).
Bellegoni rimane ucciso la mattina del 2 gennaio 1945, nei pressi del torrente Calcandola nelle seguenti circostanze: qualche tempo prima è stato preso prigioniero dai nazi-fascisti Paolino Ranieri “Andrea”, Commissario della Brigata “U.Muccini” ed è problema urgente quello della sua liberazione.
Vittorio Agnesini viene incaricato di liberare Bellegoni, detto Marcello, poiché essendo un commerciante di pasta e dolciumi aveva rapporti negli ambienti nemici con cui ha anche rapporti conviviali. Allo scopo dunque di liberare “Andrea” ma anche per ottenere dallo stesso Agnesini rifornimenti di cibo regolari, e quindi con il fine di proteggere il commerciante da colpi di mano estemporanei, viene organizzato un incontro a tre, da tenersi alla periferia di Sarzana, sulla strada per Falcinello.
All’incontro sono presenti Goliardo Luciani, , Bellegoni e Agnesini. Dopo avere preso accordi, fra i quali quello per cui Agnesini avrebbe invitato ad una festa in casa sua Aurelio gallo, capo delle Brigate Nere spezzine con il fine di farlo prendere prigioniero dai partigiani (onde scambiarlo con “Paolino”), Agnesini e Bellegoni si avviano verso il camioncino con il quale sono arrivati sul luogo della riunione, ma proprio in quel momento sopraggiunge un aereo alleato che li mitraglia, uccidendoli.
Agnesini in punto di morte riesce a chiedere a Luciani, ritornato precipitosamente indietro a soccorrere i due, che il suo corpo venga fatto trovare separato da quello di Bellegoni, per non suscitare sospetti nei nazi-fascisti, così da evitare vendette e ritorsioni sulla famiglia.
Contenuti
- Iscrizioni:
- RITORNANDO DA UN'ARDITA MISSIONE
PRESSO LA BRIGATA MUCCINI
IL COMPAGNO
EUGENIO BELLEGONI
"MARCELLO"
E
VITTORIO AGNESINI
AVVISTATI DA AEREI IN VOLO
IL 2 GENNAIO 1945
QUI CADDERO
TRAVOLTI DA UNA BUFERA DI FUOCO
CON L'ANSIA IN CUORE
DELLE PATRIE RIVENDICAZIONI
I COMPAGNI NEL I° ANNIVERSARIO
- Simboli:
- Stella
Altro
- Osservazioni personali:
- Informazione non reperita
