128644 - Complesso monumentale all’eccidio del 15 ottobre 1944 – Villamarzana

Villamarzana ha pagato col sangue dei suoi figli la medaglia d’argento al valor militare. Nell’esecuzione del 15 ottobre 1944 furono uccise in totale 43 persone, in una prima fase ne vennero fucilate 41 tra cui nove ragazzi tra i quindici ed i diciassette anni. Solo una persona riuscì a scampare alla morte, perché fu ferito durante la fucilazione ma non ucciso. Si risvegliò nella fossa comune assieme ai cadaveri delle persone cadute sotto il piombo dei moschetti italiani. Altre due persone verranno giustiziate successivamente. Sul muro della casetta del barbiere, tra i fumi usciti dalle canne di fucili si leggeva la scritta “Primo Esempio”. Lì è stato costruito un Sacrario dove campeggia una lunga lapide con tutti i nomi dei caduti per mano fascista.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Centro Città
Indirizzo:
SP23, 2-Villamarzana
CAP:
45030
Latitudine:
45.02708059999999
Longitudine:
11.71092299999998

Informazioni

Luogo di collocazione:
Centro città
Data di collocazione:
Data di martirizzazione: 1944
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Casa in mattoni di un ex barbiere, dove 43 ragazzi sono stati fucilati (martirizzati).
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
La conservazione è fatta dai familiari superstiti.
Notizie e contestualizzazione storica:
Martiri di Villamarzana
La casa dell'eccidio era già esistente ancor prima della martirizzazione. I fascisti nel 1944 rinchiusero 41 partigiani di Villamarzana e dintorni e successivamente ne trovarono altri 2 che vennero fucilati in seguito, per un totale di 43 martiri. Vennero interrogati e torturati. Il 15 Ottobre 1944, vennero legati e schierati di fronte al muro su cui era scritto "Primo Esempio" (da cui deriva la poesia presente nel video). Vennero poi convocati i parenti dei partigiani, costretti a guardare la terribile esecuzione. In seguito vennero raccolti i corpi privi di vita e con un carro vennero trasportati al cimitero di Villamarzana. Ogni volta che pioveva, la pioggia si mischiava con il sangue che scorreva lungo l'entrata del cimitero, fino a mostrare questo avvenimento per tutta la strada. Per un anno i parenti non poterono vedere i corpi. I partigiani furono successivamente trasportati nei propri paesi perché le famiglie potessero seppellire il corpo dei propri cari. Fra i tanti fatti avvenuti, vogliamo ricordarne uno in particolare; Giulia Dall'Aglio, madre di due figli (Guidetti Benito e Vittorio), fu costretta a decidere chi dei due figli salvare, perché tutti e due facevano parte del movimento partigiano dell'epoca. La madre non ha avuto la forza di decidere quale dei due figli dovesse morire. Di conseguenza, Alessandro Tiezzi uccise entrambi i figli.
https://storiedimenticate.wordpress.com/2012/10/15/15-ottobre-1944-villamarzana/
http://www.comune.villamarzana.ro.it/nqcontent.cfm?a_id=1606&tt=villamarzana

Contenuti

Iscrizioni:
CADDERO PER LA LIBERTA' DA OGNI TIRANNIDE
INTERNA E STRANIERA
DAL LORO SANGUE GERMOGLI ESEMPIO E MONITO
PER LE GENERAZIONI A VENIRE
ONDE SI PERPETUI LA PATRIA
GIUSTA LIBERA DEMOCRATICA

Nomi dei martiri scritti nel lato sinistro della casa:
BEVILACQUA GIOVANNI PRIMO
BEVILACQUA LUIGI PASQUALE
BOARETTO BRUNO
BOLDRINI CORSO
BOTTON MASSIMO
BRANCALION LINO
BURIN ANGELO
CASTELLAN TULLIO
CAVALIERI ERMES
CHIEREGATTI GUERRINO
DALL'AGLIO FABBIO
DONEGA' GIUSEPPE
FACCIOLI ENNIO
FANTINATI GIOVANNI
FEO ANTONIO
FERRO ONORIO
FOLEGO GINO ALBERTO
GALVANI EZIO
GARBELLINI BRUNO
GUIDETTI BENITO
GUIDETTI VITTORIO
LANZONI IVAN
MALANCHIN ATTILIO
MANTOVANI EGISTO
MARCHETTO GELSOMINO
MILANI WILSON
MORIN UMBERTO
MUNARI BRUNO
MUNARI GINO
MUNARI PRIMO GIUSEPPE
PRINI NERINO
RIZZI MARIO
SANDALI ERMENEGILDO
STEFANI LUIGI
TASSO ANTONIO CARLO
TASSO GIOVANNI BATTISTA
TINTI LIDO
TOSARELLO NELLO
TOSARELLO VALENTINO
USAN GIUSEPPE
VOLTANI SILVIO
ZANELLA BRUNO
ZULIANI NAZZARENO

Nomi scritti nel lato sinistro della statua per i caduti della Grande Guerra:
BONIOLO ANTONIO (SOLDATO)
BRESSAN LUIGI
PAPARELLA G. BATTISTA
RIVOLI ALBINO
CAPPELLOZZA GIUSEPPE
DAVI' BENVENUTO
BIGHETTI ARISTIDE
MARANGONI LUIGI
NALE VEREGONDO
PIVA VINCENZO
BANDI PRIMO
VALLA IN GIOVANNI
PAVLON GIACOMO
BOARETTO ANTONIO
FORNASARI LUIGI
COLOMBO ANTONIO
BROSDOCIMI DOMENICO
VIARIO BONAFEDE
Simboli:
Luce esterna notturna della bandiera tricolore italiana.
Simbolo esterno rilievo in ferro con numero di martirizzati.
Altare con incisione "XV OTTOBRE MCMXLIV" 15 Ottobre 1944.
Nel lato sinistro possiamo notare una lastra di pietra con inscritti i nomi dei martiri.

Altro

Osservazioni personali:
Per l'interesse che abbiamo sviluppato creando questo progetto, abbiamo voluto realizzare un video multimediale con la testimonianza di una signora (Maria Tasso sorella di Antonio Carlo Tasso vittima dell'eccidio) che abbiamo personalmente intervistato e con la lettura della poesia precedentemente citata.
https://drive.google.com/file/d/1zyX9YrL4-beUEEMRskatf4RKCqDipFPl/view?usp=sharing

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