4077 - Cippo e lastre in memoria della “Battaglia di Filottrano” – Filottrano (AN)

Un cippo massiccio in pietra grezza, posto al centro di un’area verde, con alle spalle due muri in mattoni ove sono affisse tre lastre commemorative, di cui una in latino, compongono un complesso monumentale a ricordo della Battaglia di Filottrano e dei Caduti della Divisione “Nembo” durante la fase conclusiva della seconda guerra mondiale. La sistemazione del monumento risale all’8 luglio 1984, 40° Anniversario della Liberazione.

NOTA STAFF PIETRE: il cippo e le lastre sono state censite anche dall’I.C. di Filottrano nell’ambito del concorso “Esploratori della Memoria” a.s. 2014-2015.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
VIa Don Giovanni Minzoni 2
CAP:
60024
Latitudine:
43.4370625
Longitudine:
13.3524375

Informazioni

Luogo di collocazione:
lungo la strada, piccolo spazio verde antistante il cortile dell’ospedale, le lastre sono apposte su muretti di mattoni che separano l'area verde dall'ospedale
Data di collocazione:
1945; 08/07/1984
Materiali (Generico):
Marmo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Cippo in pietra levigato solo sulla parte anteriore con iscrizione incisa; prima lastra in marmo con incisioni rosse; seconda e terza lastra in pietra; stemma in bronzo.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Filottrano
Notizie e contestualizzazione storica:
Lastra voluta nel 40° Anniversario della Liberazione l'8 luglio 1984 a ricordo della famosa "battaglia di Filottrano" del 1944, episodio chiave della lotta di Liberazione marchigiana, nella quale si distinse il corpo paracadutisti Nembo (del gruppo di combattimento Folgore). Tale battaglia fu l'ultimo episodio che vide in azione il Corpo Italiano di Liberazione.

I.C. di Filottrano:
La Battaglia di Filottrano, durata dieci giorni (dal 30 giugno al 9 luglio 1944), fu teatro di numerosi e sanguinosi scontri tra l’esercito tedesco da una parte e la Divisione paracadutisti “Nembo”, unitamente alla 5° Divisione polacca “Kresova”, dall’altra. Ai primi, guidati dal generale Giorgio Morigi, si deve in particolar modo la liberazione della città e la salvezza di molti cittadini. L’8 luglio infatti, poiché i tedeschi resistevano strenuamente, precludendo l’avanzata del C.I.L verso Ancona, il comando inglese propose il “bomb line”, cioè il bombardamento della città. Il generale Morigi, sapendo che in tal modo sarebbero morti centinaia di civili, molti dei quali rifugiati nelle grotte di Filottrano, si oppose, rinunciando all’aiuto alleato e decidendo di tentare il tutto per tutto con le sole forze dei suoi uomini. La mattina del 9 luglio, Filottrano era libera e la bandiera italiana sventolava sul pennone della torre dell’acquedotto.
I cittadini filottranesi dovevano molto ai paracadutisti della “Nembo” e già l’anno successivo (1945), nel primo anniversario della Battaglia, posero il cippo in uno spazio libero del Piazzale della Repubblica, all’incrocio tra la SP 362, la SP 8 e via Vittorio Veneto in ricordo dei 135 soldati morti. Questo, in occasione del 41° anniversario della liberazione (1985), venne trasferito nel luogo dove avvennero i combattimenti più cruenti, ma anche risolutivi: Piazzale Nembo, un piccolo spazio verde all’interno di un semicerchio in muratura, davanti l’ospedale “G. C. Gentiloni”, all’ombra di un ippocastano secolare.
Il viso d’angelo, posto sul cippo, faceva parte dei decori della villa romana del generale Conati che qui combatté come capitano del 183° “Nembo”. Dopo i bombardamenti della capitale, la villa fu distrutta e il capitano donò alla città di Filottrano (sindaco Giovanni Carloni) quel viso d’angelo che si era salvato, con la preghiera di apporlo al cippo.
Delle tre lastre in marmo, la prima, a sinistra, ricorda i vari reggimenti del C.I.L. e la Divisione polacca che qui combatterono; la seconda reca lo stemma del comune di Filottrano e un’iscrizione (in latino e in italiano) suggerita dal defunto monsignor Baldini, parroco nel periodo bellico; la terza, apposta nel 40° anniversario della Liberazione, è un invito a non dimenticare i tragici momenti della Battaglia e a lottare per la pace e la libertà.

Contenuti

Iscrizioni:
(Sul cippo)
QUI COMBATTÈ LA "NEMBO"
LUGLIO 1944

(Prima lastra)
183° RGT. PARACADUTISTI "NEMBO"
184° RGT. PARACADUTISTI "NEMBO"
184° RGT. ARTIGLIERIA PARACADUTISTI "NEMBO"
184° BTG. GUASTATORI PARACADUTISTI "NEMBO"
11° RGT. ARTIGLIERIA
4° RGT. BERSAGLIERI
5ª DIV. POLACCA KRESOVA

(Seconda lastra)
SISTE GRADUM
TUMULOSQUE VIRUM VENERARE VIATOR
PRO NOSTRO ET PATRIO
PROCUBUERE SOLO

SOSTA VIANDANTE E VENERA GLI EROI
CHE PER LA PATRIA CADDERO E PER NOI

(Terza lastra)
NON DIMENTICARE
COMBATTI SEMPRE PER
LA PACE E LA LIBERTÀ
NEL 40° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE 8-7-1984
Simboli:
Il cippo è sormontato da una testa di angelo alato; inoltre a fianco dell'iscrizione è lo stemma in bronzo della Divisione Nembo: spada e paracadute.
Sulla seconda lastra è lo stemma di Filottrano.

Altro

Osservazioni personali:
NOTA STAFF PIETRE: il cippo e le lastre sono state censite anche dall'I.C. di Filottrano nell'ambito del concorso "Esploratori della Memoria" a.s. 2014-2015.

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