60260 - Edicola ai fratelli Virgilio e Ubaldo Bartolazzi – Abbadia di Fiastra (MC)

Edicola a ricorda l’eccidio dei due fratelli Bartolazzi e del loro amico Federico Tesei. E’ posizionato sopra ad un piccolo basamento in marmo, sul quale è stato costruito un muretto con arco che racchiude la lastra con incisioni e una croce in marmo. Sulla lastra ci sono anche le foto dei due fratelli. E’ ornato con dei vasi di fiori.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Abbadia di Fiastra
Indirizzo:
Strada Picena
CAP:
62029
Latitudine:
43.23329557343
Longitudine:
13.405954072217

Informazioni

Luogo di collocazione:
Lato strada
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Laterizio, Marmo
Materiali (Dettaglio):
Basamento, lastra e croce in marmo.
Muretto in laterizio.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Tolentino
Notizie e contestualizzazione storica:
La mattina del 22 giugno 1944 i fratelli Virgilio e Ubaldo Bartolazzi con il loro amico Pietro Trincia, erano a casa quando videro arrivare il loro amico Federico Tesei che, dopo aver lasciato nei giorni precedenti il proprio reparto militare a Taranto, giungeva da Loro Piceno. Tesei si stava recando a casa per incontrare la moglie, Adorna Domizi, che aveva partorito in sua assenza il terzogenito. Per festeggiare l’amico ritrovato, nella cucina al secondo piano di casa Bartolazzi, iniziò una festosa colazione tra i fratelli Ubaldo e Virgilio Bartolazzi e i loro due amici Pietro Trincia e Federico Tesei. Alle dieci della mattina irruppe improvvisamente una truppa di soldati tedeschi. I tedeschi iniziarono una sommaria perquisizione e riunirono tutti gli uomini per portarli via. Usciti fuori i soldati tedeschi chiusero il resto della famiglia, tutte donne e bambini, all’interno della stalla e spararono alcuni colpi di mitra. Mentre i fratelli Bartolazzi, e i loro amici Tesei e Trincia, venivano portati via, verso la strada nazionale, la moglie di Virgilio con i tre bambini scappava verso la campagna. Arrivati nella frazione di Villa Morico furono costretti a scavare una tomba per un soldato tedesco morto il giorno stesso. Poco dopo i tedeschi gli intimarono di preparare altre quattro fosse, dietro alla villa in mezzo a dei cespugli, sorvegliati da un soldato con una mitragliatrice. Pietro Trincia da subito spaventato, cercò di convincere i suoi compagni di sventura a tentare la fuga suggerendo loro cosa stava per accadere. L’apprensione di Pietro diventò terrore quando vide arrivare molti uomini dalla villa e posizionarsi lungo la staccionata come per assistere ad uno spettacolo. In un attimo prese la decisione di scappare. Si lanciò verso la sterpaglia e poi diritto in un campo di grano. Quest’ultimo lo difese dallo sguardo dei militari e dalle raffiche di colpi che gli sibilavano dietro. Altra sorte toccò a Ubaldo, Virgilio e Federico che furono uccisi in un attimo senza sapere il perché.

Contenuti

Iscrizioni:
A RICORDO
DEI FRATELLI BARTOLAZZI
CADUTI
SOTTO PIOMBO TEDESCO
VITTIME
DELLA UMANA SOCIETÀ
DIMENTICA
DELLE LEGGI ETERNE
DI CRISTO
SIGNORE
DA LORO RIPOSO ETERNO
Simboli:
Croce

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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