Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via Leonardo Clemente, 19
- CAP:
- 72017
- Latitudine:
- 40.73413415946105
- Longitudine:
- 17.576800369311513
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Lato strada
- Data di collocazione:
- 1941
- Materiali (Generico):
- Pietra
- Materiali (Dettaglio):
- Lapide in pietra locale con forme incise e scalpellate ad altorilievo
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Confraternita di Santa Maria della Stella
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Questa edicola fu realizzata dalla parrocchia di Santa Maria della Stella per iniziativa del parroco don Giuseppe Buongiorno durante i tragici eventi della seconda guerra mondiale. La scelta del caseggiato non fu casuale, dal momento che l'edicola fu ammurata sulla facciata "ove nacque" la venerabile Anna Maria Serìo, morta in concetto di santità. Dalle pagine del giornale "Lo Scudo" (del 31 Luglio 1926, p. 6), si evince che furono consacrati al Cuore di Gesù molti soldati tra i quali Vincenzo Pomes che ha scritto dal fronte una lettera. Da un'anziana del vicinato abbiamo appreso che la lapide fu realizzata dai prigionieri polacchi stanziati in Ostuni. Nella parte superiore al rilievo compare in una nicchia una stampa dedicata al Cuore di Gesù, il cui culto è profondamente radicato nella città.
Contenuti
- Iscrizioni:
- PER IMPLORARE SUI SOLDATI E SULLA PATRIA
L'AIUTO DIVINO
LA PARROCCHIA DI SANTA MARIA DELLA STELLA
SI CONSACRA AL SACRO CUORE DI GESÙ
2 FEBBRAIO 1941
- Simboli:
- Foglie di alloro e di quercia, fucile, elmetto, stella
Altro
- Osservazioni personali:
- L'insieme degli elementi decorativi che accompagnano l'iscrizione sono apparsi molto realistici. Essendo collocato in un punto particolarmente interessato al flusso di viandanti per trovarsi in una delle poche strade pianeggianti del centro antico di Ostuni, l'immagine non può passare inosservata. Come nel passato era motivo di riflessione e di ricordo per quanti avevano combattuto per la Patria e ancora oggi rappresenta un'occasione per meditare sugli orrori della guerra.