269488 - Gruppo di tre lastre ai caduti per la Libertà – Ivrea (TO)

Il Comune di Ivrea, con tre lastre marmoree affisse in Piazza della Credenza, ha fissato la memoria di:
tre “Carabinieri caduti nel Corpo volontari per la libertà”;
un “Martire della Libertà”;
due Partigiani “Caduti per la Libertà”.
Le tre lastre, in marmo bianco, sono sul muro di un edificio di Piazza della Credenza di Ivrea. Questa piazza è stata la vecchia sede della Compagnia Carabinieri di Ivrea, oggi piazza di accesso all’Ospedale Civile. Le tre lastre variano per dimensioni e fattura, indicando tempi differenti di esecuzione. Tutte hanno in comune la parola LIBERTA’, libertà dal giogo nazifascista per la quale questi giovani sacrificarono la loro vita in combattimento.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza della Credenza 5
CAP:
10015
Latitudine:
45.466840739591
Longitudine:
7.8720146502625

Informazioni

Luogo di collocazione:
Muro stradale, alla base di un edificio.
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Le epigrafi sono incise ciascuna su una lastra in marmo bianco. Sono affisse al muro con quattro punzoni metallici.
Stato di conservazione:
Sufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Le tre lastre furono affisse in Piazza Credenza ad Ivrea probabilmente in tempi diversi, in quanto esse differiscono significativamente una dall'altra per dimensione e fattura.
Si pensa che la meno recente sia quella dedicata all'Antolini: la lastra è firmata F.D.G. che indica "Fronte della Gioventù". Nonostante oggi esista una organizzazione omonima di derivazione dal Movimento Sociale Italiano, va ricordato che durante la Guerra di Liberazione il "Fronte della Gioventù per l’Indipendenza Nazionale e la Libertà (FdG)" fu una organizzazione partigiana costituita nel 1943 da Eugenio Curiel, scienziato e dirigente del PCI, che si propose di organizzare la gioventù italiana nella lotta per una società radicalmente diversa da quella in cui era cresciuta, una storia di grande impegno ideale, di grandi valori ma soprattutto di grandi sacrifici. Curiel fu assassinato a Milano il 24 febbraio 1943. Tra i fondatori, si ricorda il comunista Giancarlo Pajetta che del Fronte era stato l’ideatore. Nel 1946 ad eccezione di comunisti e socialisti, gli altri movimenti giovanili ritirarono la propria adesione al Fronte. Nel 1947, quel Fronte della Gioventù cessò di esistere.
La lastra dedicata ai tre carabinieri si pensa antecedente il 1969, in quanto fino a quell'anno la sede della Compagnia Carabinieri di Ivrea era situata in Piazza Credenza, per poi essere spostata in località Banchette. Nella nuova sede, fu eretto un nuovo monumento, un cippo commemorativo per gli stessi tre eroi Carabinieri. L'Arma ha redatto su Pietre della Memoria la scheda del Monumento sito presso il nuovo Comando.
La lastra ai due Caduti di Tavagnasco riporta la data di collocazione, 1 - 11 - 1993.

Contenuti

Lastra a tre Carabinieri caduti nel Corpo Volontari per la Libertà

Questa lastra commemora tre Carabinieri caduti nel Corpo volontari per la libertà durante la Guerra di Liberazione ad Ivrea (Frassati e Rugge) o, Mucciarelli, nel Comune di Lillianes (Aosta). La lapide è ubicata nella vecchia sede della Compagnia Carabinieri di Ivrea, situata fino al 1969 in Piazza Credenza.

 

Iscrizione:

AI CARABINIERI CADUTI
NEL CORPO VOLONTARI PER LA LIBERTA’

RUGGE VITO (trimoncino)
n 11-11-1915 m 11-10-1944
MUCCIARELLI ROMEO (arriba)
n 23-2-1924 m 25.7-1945
FRASSATI PRIMINO (fred)
n 20-5-1922 m 15-1-1945

 

Note biografiche:
Primino FRASSATO, nato a Caluso (TO) il 20 maggio 1922, Carabiniere partigiano appartenente alla VII Divisione Garibaldi II Zona. Il predetto il 15 gennaio 1945, nei pressi di Ivrea, colpito al torace da una pallottola, veniva ricoverato in casa di amici a Chiaverano (TO). Aggravatosi, veniva trasportato a Caluso, presso la sua abitazione, dove decedeva il 18 successivo. Il Comune di Caluso ha intitolato una via alla sua memoria.

Vito RUGGE, nato a Struda Acaia (Lecce) l’11 novembre 1915, Carabiniere partigiano appartenente alla VII Divisione Garibaldi Piemonte, II Zona. In data 6 ottobre 1944 a seguito di assalto all’ex Distretto Militare di Ivrea, riportava gravi ferite e la conseguente amputazione del piede destro. Trasportato a Sala Biellese (BI), presso suoi conoscenti, veniva qualche giorno dopo catturato dai nazisti e trucidato.
Secondo il rapporto dei Carabinieri, l’11 ottobre 1944 Vito Rugge viene sorpreso in un rastrellamento da militi della Muti nei pressi di un torrente in località Balea, e ucciso a colpi di pugnale. Questa invece la motivazione della medaglia di bronzo: “Dava una bella prova di ardimento e di iniziativa nel sabotare una centrale elettrica con un’azione di minamento nel corso della quale, per lo scoppio prematuro di una carica, rimaneva ferito in modo grave alla gamba destra che doveva essergli amputata. Durante un successivo periodo di convalescenza, veniva catturato e, condannato a morte, immolava generosamente la sua esistenza alla causa della libertà”.

Romeo MUCCIARELLI, nato a Calledara (Taranto) il 23 febbraio 1924, Carabiniere partigiano appartenente alla VII Divisione Garibaldi Piemonte, caduto nel Comune di Lillianes (Aosta) il 27 luglio 1941 in uno scontro a fuoco con un reparto della Wehrmacht di stanza a Pont Saint Martin (Aosta).
Questa sarà la dichiarazione di morte rilasciata dall’ANPI nel 1949: …Comandato con altri 4 partigiani a trasportare un altro partigiano ferito nel paese di Lilliane in data 25 luglio 1944, giunto nei pressi del paese cadeva in un’imboscata nemica (Nazi-Fascista), la quale aprendo immediato fuoco colpiva mortalmente il Mucciarelli Romeo. La salma venne dagli stessi Nazifascisti gettata nel torrente Lys, la quale venne rintracciata ed esumata per essere poi tumulata nel Cimitero di codesto Comune quattro giorni dopo il decesso.

 

Lastra al Martire della Libertà ANTOLINI PIERO (o PIETRO)

Questa lastra commemora il “Martire della Libertà Antolini Piero”. La lastra, in marmo, è affissa al muro di un edificio di Piazza della Credenza di Ivrea, con altre due lastre di diverso contenuto alla sua destra. Ai lati della lastra, due vasi portafiori in bronzo.

 

Iscrizione:

AL MARTIRE DELLA LIBERTA’
ANTOLINI PIERO
N. 16 – 2 – 1923 M. 9 – 12- 1944

F.D.G.

 

Note biografiche:
Di Antolini PIERO non si trovano notizie. Dal punto di vista storiografico, si pensa che la lastra volesse in realtà essere dedicata al partigiano Antolini Pietro. E’ infatti presente nelle liste ministeriali dei Partigiani e in quelle di Istoreto, Banca dati del Partigianato piemontese, un Antolini PIETRO, nato nello stesso giorno di cui Piero, il 16/02/1923 a Ripalta Cremasca (Cremona). Pietro, di professione meccanico, nell’Esercito fu assegnato alla Guardia alla Frontiera, Distretto di Ivrea con il grado di Caporale. Dopo l’Armistizio del 8 settembre 1943 risulta aver aderito, da marzo a giugno del ’44, alla RSI, Compagnia Alpina. Da luglio, si documenta la presenza di Antolini nella formazione partigiana Raggruppamento Divisioni Matteotti “Giorgio Davito”, che operò nel Canavese e diede centoventi caduti alla guerra di liberazione. La data di morte è il 9 dicembre 1944 secondo la lastra affissa in Piazza della Credenza ad Ivrea, o il 29 aprile 1945, secondo la documentazione. Sulla via della ritirata, le truppe germaniche si concentrarono nell’eporediese in attesa dell’arrivo degli Alleati per la firma della resa. Finalmente, le forze partigiane entrano nella Città esattamente alle ore l3 del 3 maggio 1945.

Lastra a due Caduti per la Libertà, di Tavagnasco

La lastra è dedicata a due Partigiani originari di Tavagnasco, un paese prossimo ad Ivrea, e caduti ad Ivrea.

 

Iscrizioni:

UNITI NELLA LOTTA E NELLA MORTE
CADUTI PER LA LIBERTA’

FRANCHINO PIETRO
TAVAGNASCO 13.8.1924
IVREA 9.10.1944

COLMIA FRANCHINO GIOVANNI
TAVAGNASCO 10.1.1924
IVREA 9.10.1944

COMUNE DI IVREA 1 – 11 – 1993

 

Note biografiche:
Colmia Franchino Giovanni nacque a Tavagnasco il 10 gennaio 1924. La sua partecipazione come Partigiano alla Guerra di Liberazione è documentata sul sito Partigiani d’Italia: partecipò con il nome di battaglia di Volta dal 1 agosto al 8 ottobre 1944 nel 7° Comando della Divisione Garibaldi. Morì in ospedale ad Ivrea il giorno 18 ottobre 1944. La data di morte documentale è di poco posteriore a quella riportata sulla lastra, che riporta il 9 ottobre.
Non si conoscono le cause che portarono il Colmia a morte. Si può pensare che morì a seguito di ferite in combattimento: quell’ottobre 1944 fu un mese di duri rastrellamenti da parte delle forze nazifasciste, che seguirono un’estate di durissimi scontri dei partigiani con il nemico invasore, e numerose furono le perdite (<a>La Sentinella del Canavese: Sui sentieri dei partigiani. Riccardo Frola – 22 Aprile 2011</a>).
Di Franchino Pietro non è stato possibile trovare ulteriore documentazione rispetto a quella presente sulla lastra: Nato a Tavagnasco il 13 agosto 1924, caduto ad Ivrea il 9 ottobre 1944.
La coincidenza del paese di origine e delle date di morte dei due, portano a pensare ad un loro comune percorso e destino.

Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Il sacrificio dei tre Carabinieri caduti per la Libertà è anche ricordato con un cippo presso il Comando della Compagnia CC di Ivrea. L'Arma ha redatto su Pietre della Memoria la scheda del Monumento sito presso il Comando stesso di Ivrea:
117695 - Monumento ai Caduti per la Libertà – Comando Compagnia CC – Ivrea (TO)
Dal documento, redatto dall'Arma dei Carabinieri, l'Autore corrente ha tratto parte delle informazioni riguardanti i tre Caduti.
Vito RUGGE: Atlante delle Stragi Naziste e Fasciste in Italia: Cascina Balca, Sala Biellese, 11.10.1944
Romeo MUCCIARELLI: Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d’Aosta - Laura Decanale Bertoni: Quaderni di Storia della Valle del Lys
Pietro ANTOLINI: Istoreto - Banca dati del Partigianato piemontese: Antolini Pietro, Pierin
Giornale La Voce: I Giorni della Liberazione Una dura battaglia per liberare Ivrea
Giornale La Voce: Parla del padre e dei figli. Alla commemorazione di Ferruccio Nazionale, il sindaco fa "piangere" tutti – Elenco dei Caduti partigiani eporediesi
Franchino Giovanni COLMIA: I Partigiani d’Italia: Colmia, Franchino Giovanni
Si ringrazia la Sig.ra Stella Cuzziol per la concessione del materiale fotografico

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