139700 - Iscrizioni in Cappella commemorativa dei Caduti a Recco (GE)

Entrando nella chiesa di san Giovanni Bono, la terza cappella a sinistra è commemorativa dei caduti – uomini e donne – nella Seconda guerra mondiale. Il ricordo è contenuto in una lastra collocata sul pavimento, nella parte centrale e su quattro lastre, poste sulle pareti, due a destra e due a sinistra. Tra le due lastre, su entrambi i lati, è posta una colonna marmorea, sulla quale poggia una lampada votiva con lumino.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza S. Giovanni Buono, 36, Recco
CAP:
16036
Latitudine:
44.3613
Longitudine:
9.14437220000002

Informazioni

Luogo di collocazione:
In una cappella, all'interno della chiesa di san Giovanni Bono.
Data di collocazione:
10 gennaio 1955
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Marmo bianco per lastre e colonne; bronzo per lampade votive.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
La Chiesa dei Santi Giovanni Battista e Giovanni Bono di Recco è un edificio di culto cattolico di origine moderna, essendo stato costruito tra il 1946 e il 1951, in sostituzione dell'omonima chiesa, andata perduta nei gravi bombardamenti del 27 dicembre 1943, che distrussero quasi tutto l'abitato di Recco. Da: www.paesionline.it.

Recco è l’unica città del Levante dove non è più possibile individuare il centro storico. Le sue strade, i suoi “caruggi”, le sue piazzette, furono distrutte dai ventisette bombardamenti aerei degli Alleati effettuati tra il 10 novembre 1943 e il 28 agosto 1944. Essi provocarono oltre 127 vittime civili e altrettanti feriti e la distruzione di oltre il 90 per cento dell’abitato urbano. Obiettivo di tali bombardamenti era il viadotto ferroviario, la cui distruzione (assieme a quello della vicina Zoagli) avrebbe dovuto isolare la riviera di Levante dal capoluogo regionale. La sera del primo bombardamento, ricordano i sopravvissuti, tutto era tranquillo nella cittadina: nelle abitazioni, nei locali pubblici, nel “cinematografo”, dove si proiettava “La primula rossa”. Dal rapporto della squadriglia della Raf britannica che operò quella notte apprendiamo inoltre che la notte era serena, la luna piena era alta nel cielo e illuminava il mare, la costa, il paese, le colline. La luminosità aumentò allorquando, iniziando l’attacco, gli aerei liberarono grappoli di bengala dalla luce intensissima. Sorvolando Recco da levante a ponente, uno dopo l’altro gli aerei, in un carosello che si prolungò per quaranta minuti, sganciarono il loro carico di bombe, cercando di centrare il viadotto ferroviario (che subì pochi danni), ma colpendo a morte il paese. La strage del 10 novembre consigliò buona parte della popolazione a cercare scampo nelle case e nelle ville dell’estrema periferia, nei centri vicini. Quanti non ebbero il tempo di abbandonare la propria casa e la propria città, ebbero l’amara sorpresa di subire una seconda incursione il successivo 26 novembre. Tre grosse formazioni di bombardieri sganciarono oltre 300 bombe dirompenti. Altre 34 vittime si aggiunsero a quelle del primo bombardamento. I feriti furono una settantina. Andarono distrutte circa 300 case, colpiti il palazzo comunale e la chiesa parrocchiale vennero colpiti. Quello del 1943 fu il vero e primo Natale di guerra dei recchesi, sparsi ormai fuori dal loro paese. Seguirono poi altri 25 incursioni, talvolta “a tappeto” con la partecipazione di decine di bombardieri, talvolta portate da squadriglie più piccole. Ogni volta il viadotto subiva danni più o meno pesanti, ma, grazie all’intervento delle truppe del genio, il traffico ferroviario veniva ogni volta riattivato. Il 29 giugno e il 10 luglio ulteriori bombardamenti sganciarono le bombe su una Recco già irriconoscibile e colpirono il viadotto tanto gravemente da non potersi più considerare riparabile. Era la diciottesima incursione. Ne seguirono altre che martoriarono ancora la città già ridotta a un cumulo di macerie. L’ultima il 28 agosto 1944. Proprio a riconoscimento della forza dimostrata dagli abitanti nella ricostruzione della città, il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro nel 1993 insignì il Comune di Medaglia d’oro al Merito Civile. Sette anni dopo, il presidente Carlo Azeglio Ciampi concesse a Recco il titolo di Città. Tratto dal sito http://anpimirano.itda (http://www.terrediportofino.eu/).

Contenuti

Iscrizioni:
Iscrizione sul pavimento:
LA CHIESA MADRE
DALLE MACERIE RISORTA
RICORDA I SUOI FIGLI
TRAGICAMENTE PERITI
1943-1945
10 GENNAIO 1955

Lastra in parte parte sinistra della cappella

ALBINI LUIGI FU CESARE – AMIANTO MARIO FU CARLO – BISSO LINA FU EMANUELE IN AMIANTO – AMIANTO MARIARITA DI MARIO – AMIANTO CARLA DI MARIO – ARPE GIOVANNI BATTISTA FU FRANCESCO – ASTE CARMELA FU GIUSEPPE – ASTE LUIGI FU GIUSEPPE – AZZINI MARIA FU ANGELO – BERRUTTI IMELDA DI NATALE - BIANCHI MICHELINA FU ANTONIO – BISSO CLOTILDE DI EMANUELE - BISSO GIOAVANNA DI GIOVANNI - BISSO PINO DI ANTONIO - BONFIGLIOLI ETTORE FU ANGELO – CIRARDINI CLAUDIA IN BONFIGLIOLI - BONFIGLIOLI LUCIANO DI ETTORE - BOZZO AGOSTO FU FRANCESCO - BOZZO DAVIDE DI GIUSEPPE - CALIOGNA GIOVANNI FU PIETRO – CAMBIASO LUCIA FU GIOBATTA IN ANTOLA – SENAREGA GIORGINA DI GEROLAMO - RUZZOLI GAETANO FU GIUSEPPE - CAMOZZI GIOVANNI FU LUIGI - CANEPA ADRIANA FU ACHILLE - CANEPA AMALIA FU ACHILLE - CANEPA LUIGI DI BENEDETTO - CAPURRO ERNESTO FU GIACOMO - CAPURRO MARIA FU FEDERICO – MASSERINI MARIA LUIGIA DI NICOLO’ – CARABALDI PIETRO DI UCO – CINESI ARMANDA FU FERNANDO – GIUFFARDI ADELINA FU LUIGI – CULLUSCI FIORINDO – IPOS GIOVANNI FU ALESSANDRO – ISNARDI MARIA FU PIETRO – MAGGIOLO FILIPPO DI SALVATORE – MASSA MICHELE FU GIOSUE’ – MASSONE ANDREA FU ANGELO – POZZO PASQUALINA IN MASSONE – MASSONE ENRICO FU GIUSEPPE – MASSONE GIUSEPPE FU PIETRO – MENICHELLI ALESSANDRO DI CESARE – MILANESI ANNIBALE FU FORTUNATO – ZANCHI VITTORIA FU ANTONIO IN MILANESI – MINZONI ARTURO FU ENRICO – MOLTEDO ANTONIETTA DI C.B. – MORSIA IDA FU LUIGI – NOVELLINI ADELINA FU GIOVANNI – OLCESE ROSA FU ANTONIO – OLIVA LUIGI FU FRANCESCO – FERRETTO MARIA DI GIUSEPPE IN OLIVA – OLIVARI GIUSEPPE FU GIOBATTA – PALLAVICINO BARTOLOMEO FU LUIGI – PALLAVICINO BARTOLOMEO DI BARTOLOMEO – PRATI SERGIO DI LUIGI – CRESTA ANTONIO DI LUIGI – PARENTI SELVA DETTA COLOMBINA DI COLOMBO – PAVANI AMOS FU GIUSEPPE – MACCHIAVELLO CATERINA IN PAVANI .

Lastra in parte parte destra della cappella
PEDROCCO MIRANDA FU PIETRO – PERFUMO PAOLO FU CRISTOFORO – PICASSO GIUSEPPINA DI STEFANO – PICCIOLI ARNALDO FU CARLO – VIVIANI VIRGILIA FU GIUSEPPE VED. PORCIANI – PORCIANI LATINO FU ADAMO – PORT ASSUNTA FU CIRILLO – PORTA ORESTE DI MASSIMO – ROBERTO CONCETTINA DI FU FRANCESCO IN PORTA – PORTA LUIGINO DI ORESTE – POZZO FRANCESCO DI CARLO – POZZO RINALDO DI FRANCESCO – PROASI MARINA FU CARLO – RATTO MARIA FU CESARE – RAVASCHIO TERESA FU GIUSEPPE – REVERSI LUIGI DI BASILIO – RONDELLI MARIA FU BARTOLOMEO – ROTONDO ERNESTA FU BERNARDO – VARANI MARIA FU DOMENICO – SCHIARETTI EMILIA DI VIRGINIO – SESSAREGO GIACOMO FU GIUSEPPE – RELANI MARIA IN SIRI – SIRI LINA DI GIUSEPPE – SIRI LUCIANA DI GIUSEPPE – TAGLIAVINI UGO FU CARLO – ULIVI SCISNO FU GIUSEPPE – VASSALLO GIROLAMO FU GIOVANNI - VIGNOLO MADDALENA FU GIOVANNI - POZZO CESARE - ANTOLA VIRGIANIA IN RATTO- CAPURRO SARA FU PIETRO - CERVETTO BARTOLOMEO FU GIOVANNI - CEVASCO GIULIO FU LUIGI - CHIARLONE GIUSEPPE FU GIOVANNI - CIROTTO GIOVANNI FU AGOSTINO - RUSSO CATERINA FU ANTONIO IN CIROTTO - COSTA ANGELO FU LORENZO - RICHELLI AMALIA IN COSTA - COSTA EMILIO DI ANGELO - COSTA GIAMBATTISTA DI ANGELO - SCHIAFFINO ADELAIDE FU GIACOMO - CROVETTO EMANUELA FU BARTOLOMEO - DELLACASA NATALE FU GIOBATTA - DELLACASA FRANCO DI NATALE - DELLACASA FRANCA FU GIOBATTA IN CERVETTO - CERVETTO GIUSEPPINA DI FRANCESCO - PERAGALLO SABINA DI PIETRO - DEMARCHI ALDO DI GIOVANNI - DE MARTINI EMMA FU GIOBATTA - D'ERCOLE EMILIO FU FRANCESCO - FENILI CARLO FU GIOVANNI - FERLINI FEDERICO FU DOMENICO - FERRECCIO LORENZO FU ANGELO - FERRO MARIA FU LUIGI IN FERRECCIO - FERRO RENATO DI RINALDO - FORLANI ERSILIA FU NICOLA - FRISCIONE DOMENICO FU ANTONIO - GADDI EUGENIO FU PRIMO - GANDINO PIETRO FU GIO BATTA - GARABALDI EDOARDO DI UGO
Simboli:
Non presenti.

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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