4372 - Monumento-fontana “Delcroix” ai mutilati e invalidi – Reggello

Monumento-fontana intitolata a Carlo Delcroix, che fu tra i fondatori dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra. La fontana venne inaugurata nell’agosto del 1924, fu poi intitolata l’anno successivo all’onorevole Carlo Delcroix, poeta e scrittore, mutilato della Grande Guerra.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Saltino di Vallombrosa
Indirizzo:
Piazzale Roma-Via 2 Giugno
CAP:
50066
Latitudine:
43.729541748321054
Longitudine:
11.536803245544434

Informazioni

Luogo di collocazione:
Area verde lato strada
Data di collocazione:
1924
Materiali (Generico):
Pietra
Materiali (Dettaglio):
Basamento frontale in lastre di pietra, due pilastri laterali in pietra e la parte superiore in bozze di pietra sovrapposte.
Stato di conservazione:
Sufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Reggello, Associazione LIONS Club (che ha promosso un progetto di restauro)
Notizie e contestualizzazione storica:
Negli anni '20 del millennovecento fu conclusa la nuove rete idrica di Saltino, che si pensò di celebrare con la costruzione, nel centro della località, della fontana che fu inaugurata il 30 agosto del 1924. Il progetto di massima fu dell' ingegner Mario Liccioli allora dirigente tecnico del Comune di Reggello. I disegni dei fregi e dei mascheroni sono dello scultore americano-norvegese Hendrik Cristian Andersen che aveva scelto Vallombrosa come sua dimora estiva. Esecutori materiali furono i signori Sottili di Pietrapiana, una famiglia di scalpellini. Le decorazioni progettate da Andersen sono: le cinque teste di angioletti che decorano la conchiglia a sbalzo al centro della vasca, i due tritoni aggrovigliati, la testa di leone, le cui realizzazioni furono affidate alla famiglia Sottili di Pietrapiana e i 2 mascheroni, che furono riprodotti su pietra da Andersen in persona sul modello della Testa di Fauno, opera attribuita ad un giovane Michelangelo Buonarroti. Queste decorazioni erano in realtà altrettanti getti d’acqua che davano movimento all' opera.
La fontana, che ha subito un trasloco negli anni con la perdita di alcune componenti, subì un certo degrado per cui, nel 1948 fu presa la decisione di restaurarla. Risulta essere fra i pochi (se non l'unico) monumenti dedicati ai Mutilati della prima guerra mondiale. All'inaugurazione partecipò lo stesso Delcroix, che all'età di vent'anni, a causa dello scoppio di una bomba che cercava di disinnescare, aveva perduto entrambe le mani e gli occhi. La cerimonia di inaugurazione della nuova fontana di Saltino si concluse con il conferimento della cittadinanza onoraria del comune di Reggello a Delcroix e ad Andersen.
Eretta originariamente sul lato opposto a dove si trova ora, fu rimossa nel 1948 arbitrariamente da Alessandro Ferretti dell’Hotel Milton, proprietario del terreno su cui era stata costruita. Il Comune di Reggello intervenne spostando quello che restava dove si trova attualmente, un terreno di riporto, che era stato il carico e scarico del Trenino. La Fontana negli anni era affondata di circa un metro, ormai in rovina in un inarrestabile forte degrado.
Grazie alla vedova di uno degli ultimi mutilati della Grande Guerra, che nel 2014 ha donato 60mila euro per il recupero e restauro, la Fontana è stata riportata alla sua forma originaria e si prevede che nella prossima primavera-inizio estate (2019) i lavori verranno terminati.

Contenuti

Iscrizioni:
COMUNE DI REGGELLO
ANNO MCMXXIV
FONTANA DELCROIX
Simboli:
Vari volti e nella parte superiore un intreccio in pietra.

Altro

Osservazioni personali:
Per ulteriori informazioni, anche sui progetti di riqualificazione: http://valdarnopost.it/news/restauriamo-la-fontana-delcroix-al-saltino-e-il-comitato-dona-il-progetto-al-comune-ora-si-cercano-i-fondi

NOTA STAFF PIETRE: Scheda aggiornata in data 25/02/2019 grazie alla preziosa collaborazione di Sonia Becattini che gestisce la pagina Facebook Toscana Reggello Vallombrosa.

NOTA STAFF PIETRE/2: Monumento-fontana censito in una successiva edizione del concorso Esploratori della Memoria anche dalla scuola Primaria Vaggio di Reggello. Riportiamo di seguito le osservazioni inserite nella scheda, non pubblicata per questa già pubblicata precedentemente.

Scheda introduttiva “Fontana Delcroix” - Lavoro per le pietre della memoria, cl 5^ Primaria Vaggio
Quest’anno in occasione della festa della Toscana abbiamo avuto modo di parlare di tutte le opere infrastrutturali che il Granduca Leopoldo di Toscana ha fatto fare nella nostra regione due secoli fa. Durante queste ricerche abbiamo scoperto che non tutte le persone potevano usufruire dell’acqua potabile nelle loro case, anzi erano fortunati solo coloro che abitavano nelle città o in qualche paese di vallata. Inoltre parlando della condizione idrica del nostro comune, Reggello, siamo venuti a conoscenza che nei primi anni del novecento l’acquedotto non arrivava su tutto il territorio: anzi da Pietrapiana in poi fino a Saltino - Vallombrosa non c’erano collegamenti idrici pubblici. La storia ha voluto che dopo la prima guerra mondiale, in un periodo di rinascita, si pensasse di migliorare e riqualificare tutti quei territori
del suddetto comune, di grande valore ambientale, storico, culturale e architettonico. Pertanto in occasione del compimento dell’acquedotto Saltino Vallombrosa, fu inaugurata il 30 agosto 1924, la fontana” Delcroix”,( intitolata all’onorevole Carlo Delcroix, famoso mutilato ed eroe di guerra) al Saltino, realizzata sul progetto dell’ing. Mario Liccioli, allora dirigente tecnico del Comune di Reggello, attraverso disegni dello scultore Hendrix Cristian Andersen, che fino dal 1908 aveva eletto Vallombrosa a sua dimora estiva. Fino agli anni ’20 infatti, una variegata quantità di persone veniva a trascorrere le vacanze in alberghi di lusso del Saltino.
La fontana fu eseguita dai Sottili di Pietrapiana, famiglia di scalpellini ancora presenti sul territorio con la loro attività.
Questa non era collocata allora nella posizione attuale ed era molto alta, con un muro tergale che la separava dalla strada Reggello-Vallombrosa e dall’hotel Savoia.
Il cornicione sul muro, al centro, proprio sopra la fontana, si rialzava e terminava con due volute distanziate che stringevano una faccia di leone. Mascheroni, pilia , vasca, colonne, coronamenti, vennero realizzati tutti in pietra arenaria-serena finemente lavorata proveniente dalla foresta di Vallombrosa e precisamente presa lungo la strada che porta alla Consuma.
La fontana era veramente monumentale e alla sua inaugurazione intervennero illustri personaggi della politica e della cultura.
Purtroppo persone poco competenti, spostarono arbitrariamente per interessi personali, senza nessuna autorizzazione, la fontana che già aveva subito molto degrado ed era in disuso da anni. Fu ricostruita su disegno anonimo nella foggia e nella posizione attuale, che non corrisponde alla vecchia fontana, con delibera 57 del luglio 1948 del Comune di Reggello.
Oggi, grazie all’impegno straordinario di persone come Maria Teresa Ghinassi, Mina Tamborrino e tanti altri, siamo vicini alla realizzazione di un progetto di recupero straordinario, che renderà lustro ad un monumento unico ai mutilati di guerra.
Nelle cose, per far sì che si realizzino come dice la sig. Ghinassi:
”Dobbiamo perseverare e crederci!”

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