287075 - Lapide a Nazario Sauro – Avezzano (AQ)

Lapide posta dagli avezzanesi combattenti della Grande Guerra per onorare la memoria del patriota Nazario Sauro martire per la sua fede irredentista. Egli fu tra i primi ad arrivare ad Avezzano per portare soccorso alla popolazione sinistrata all’indomani del terribile terremoto della Marsica del 13 gennaio 1915.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza della Repubblica, 8
CAP:
67051
Latitudine:
42.03067565272
Longitudine:
13.426738890674

Informazioni

Luogo di collocazione:
Sotto il portico del Municipio, alla destra del portone d'ingresso principale.
Data di collocazione:
8 febbraio 1931
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
La lapide è in marmo bianco venato con disegno allargato agli angoli. L'iscrizione è incisa e verniciata. Sulla lapide sono presenti alcuni bassorilievi e sculture bronzee.
Stato di conservazione:
Sufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Avezzano
Notizie e contestualizzazione storica:
Nazario Sauro nacque il 20 settembre 1880 a Capodistria, all'epoca territorio dell'Impero austro-ungarico. Fervente patriota, ebbe come obiettivo l’unità d'Italia con anche le terre d'Istria e della Dalmazia. Durante la prima guerra mondiale si arruolò quindi volontario nella Regia Marina Italiana raggiungendo il grado di tenente di vascello. Nel luglio 1916 fu catturato dagli austriaci e condannato da una corte imperiale per alto tradimento. Fu impiccato a Pola il 10 agosto 1916 e per tale motivo insignito dal Regno d’Italia con la Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria.

Avezzano e tutto il territorio della Marsica furono colpiti il 13 gennaio 1915 da un drammatico terremoto di magnitudo 7.0, che devastò la regione causando più di 30.000 morti. Nazario Sauro, insieme con altri commilitoni irredentisti, arrivò ad Avezzano due giorni dopo il terremoto con alcuni camion carichi di materiali di soccorso. Gli fu assegnato di recarsi nella frazione di Cese che non era stata ancora raggiunta dai soccorsi. A Cese egli si impegnò nei primi due giorni nella ricerca e nel salvataggio dei superstiti (tra cui anche due bambini) e il soccorso dei feriti. Quindi, nella successiva settimana di permanenza a Cese, si dedicò, con i compagni istriani, a cucinare per i sinistrati e a costruire tre baracche di legno che furono chiamate Trento, Trieste e Istria.

Contenuti

Iscrizioni:
NAZARIO SAURO
VITTIMA DELLA CRUDELTÀ AUSTRIACA
SEGUENDO L'IMPULSO
DELL'ANIMA SUA GENEROSA
ACCORSE FRA I PRIMI
COI VOLENTEROSI COMPAGNI DI FEDE
SULLE ROVINE
DELLA DISTRUTTA AVEZZANO
PORTANDO AIUTO E CONFORTO
NEL TRISTO EVENTO AI SUPERSTITI

A RICORDO DEL NOBILE GESTO
I COMBATTENTI
NELLA RICOSTRUITA SEDE MUNICIPALE
QUESTA LAPIDE POSERO

VIII FEBBRAIO MCMXXXI
Simboli:
In alto è presente un'opera bronzea in cui si intrecciano rami di quesrcia con un'ancora e una catena.
Al di sotto dell'opera, sulla lapide di marmo, sono presenti:
- due bassorilievi che riproducono luoghi della Marsica distrutti dal terremoto;
- un incastro di marmo verde e rosso a formare la bandiera italiana insieme con il bianco della lapide.
La lapide presenta quattro borchie circolari bronzee ai quattro angoli.
Agganciato sotto la lapide c'è un ramoscello di quesrcia in bronzo.

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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