276882 - Lapide a ricordo dei partigiani caduti nella guerra di Liberazione a Casano di Ortonovo – Luni (SP)

La lapide rende onore ai valorosi partigiani caduti: Parodi Lino, Paita Velino, Piola Giuseppe, Parodi Rizieri, Diamanti Angelo, Gramolazzi Armando, Puccianti Aldo, Cervia Gino, Gianfranchi Vincenzo. E’ suddivisa in due sezioni; sul lato sinistro sono incisi i nomi dei partigiani originari di Ortonovo, caduti durante la guerra di Liberazione, e a seguire un messaggio di riconoscenza da parte della comunità, che esprime gratitudine per il sacrificio dei suoi concittadini e fa esplicito riferimento alla patria come valore supremo. Sul lato destro della lastra si trova come decorazione un bassorilievo raffigurante un giovane partigiano a torso nudo, colpito a morte, con il fucile ancora stretto nella mano destra. La figura è rappresentata all’interno di un bosco, i cui alberi simbolicamente richiamano i valori della Resistenza: la quercia, emblema di forza, immortalità e onore, e l’alloro, simbolo di pace e vittoria.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Casano di Ortonovo
Indirizzo:
via Castagno 61
CAP:
19034
Latitudine:
44.084988323501
Longitudine:
10.042059639881

Informazioni

Luogo di collocazione:
Facciata sede del Comune di Luni
Data di collocazione:
1947
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lapide in marmo bianco di Carrara
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Luni
Notizie e contestualizzazione storica:
La pietra commemorativa rende onore ai coraggiosi partigiani di Ortonovo caduti per la Liberazione durante la Seconda Guerra Mondiale. Fra questi, Parodi Lino cadde a Canova di Aulla (Massa Carrara) il 24 luglio 1944 e fu insignito della Medaglia d’Argento alla Memoria. Paita Velino il 18 novembre 1944 partecipò a una rivolta a Ponte Bettigna, lungo la via Aurelia. Mentre cercava di fuggire con Liliana Bianchi, venne colpito da una raffica di mitragliatrice. L’evento prese il suo nome e ispirò la formazione della Brigata Lunense. Piola Giuseppe morì a soli diciotto anni durante un rastrellamento nei pressi del “tornante” di Ortonovo, vicino al cimitero, insieme al coetaneo Cervia Gino. Parodi Rizieri, padre di Lino Parodi, fu un antifascista convinto e subì numerosi attacchi da parte delle Brigate Nere. Venne ucciso a Castelnuovo Magra il 9 novembre 1944. Puccianti Aldo fu arrestato nel rastrellamento del 29 novembre 1944 e condotto alla caserma di La Spezia. Il 3 aprile 1945 tentò la fuga ma venne scoperto, processato e fucilato il giorno seguente. Gianfranchi Vincenzo fu arrestato durante il rastrellamento insieme a Puccianti Aldo, tentò la fuga con lui, ma fu catturato e fucilato. Nella lapide è impresso anche un messaggio che esprime la riconoscenza della comunità per il sacrificio dei suoi caduti. La formulazione dell'iscrizione, risalente a un periodo ancora vicino agli anni del fascismo e della guerra, riflette un sistema di valori legato a quell'epoca.

Contenuti

Iscrizioni:
IL POPOLO ORTONOVESE
AI SUOI VALOROSI PARTIGIANI
CADUTI PER LA LIBERAZIONE
PARODI LINO
PAITA VELINO
PIOLA GIUSEPPE
PARODI RIZIERI
DIAMANTI ANGELO
GRAMOLAZZI ARMANDO
PUCCIANTI ALDO
CERVIA GINO
GIANFRANCHI VINCENZO
DAL VOSTRO SACRIFICIO
SORGERA' PIU' GRANDE
LA PATRIA NOSTRA IMMPORTALE
Simboli:
La figura del soldato colpito a morte si trova rappresentata all’interno di un bosco, i cui alberi simbolicamente richiamano i valori della Resistenza: la quercia, emblema di forza, immortalità e onore, e l’alloro, simbolo di pace e vittoria.

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