280700 - Lapide a ricordo del saccheggio nazifascista del 16 agosto 1944 – Feletto (TO)

Lapide posta in piazza Martiri Felettesi sulla facciata della torre civica, un tempo sede degli uffici comunali, che sorge nel centro di Feletto, comune del Canavese tra Torino e Castellamonte. La lapide in marmo, collocata all’interno di una cornice in pietra sotto una grande meridiana, ricorda l’incendio che devastò il paese per rappresaglia da parte dei nazifascisti, e a cui furono collegate violenze e saccheggi con cinque morti, e la successiva ricostruzione delle case nel dopoguerra.
Nei pressi del torrione si trova un pannello con una delle varie foto dell’epoca che documentano l’incendio. La stessa piazza è intitolata al ricordo delle cinque vittime, due civili e tre partigiani.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza Martiri Felettesi
CAP:
10080
Latitudine:
45.305342937874
Longitudine:
7.7464799656761

Informazioni

Luogo di collocazione:
Facciata torre civica sotto la meridiana
Data di collocazione:
1949
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Cornice in pietra, riutilizzo della lapide contro le "Inique sanzioni" voluta dal regime fascista; lastra in marmo; chiodi a testa piramidale in bronzo. Presenti un pannello informativo e la targa toponomastica a ricordo dei Martiri Felettesi.
Stato di conservazione:
Sufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Feletto
Notizie e contestualizzazione storica:
"Il 15 agosto 1944 un gruppo di partigiani tende un'imboscata ad automezzi tedeschi in transito a Feletto. L'operazione riesce e nella sparatoria che segue muore un soldato. Immediatamente scatta un'operazione di rastrellamento condotta dalla Decima MAS. Muore un civile, tre partigiani sorpresi in un cortile sono uccisi a colpi di bombe a mano, un altro uomo viene trucidato a colpi di raffica di mitra. Il giorno seguente giunge una colonna composta da italiani e tedeschi e comandata dal capitano Baungartner che annuncia l'incendio dell'intero paese ad eccezione della chiesa, dell'asilo del municipio. Il 16 agosto l'intero paese viene dato alle fiamme, bestiame e grano sono razziati. Alle 15 i tedeschi si allontanano. Restano gli uomini della Decima MAS che continuano a depredare il paese."
Fonte: Feletto, 15.08.1944 (Torino - Piemonte), su Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia.

"Sono trascorsi 70 anni da quel tragico 16 agosto. Una data indelebile per tutto il Canavese. Per rappresaglia, le truppe nazifasciste danno alle fiamme il centro abitato di Feletto. Si salvano pochissime abitazioni. 2668 persone restano senza casa e sono costrette a rifugiarsi negli altri paesi della zona, a partire da Castellamonte e Rivarolo Canavese.

Ieri mattina, in piazza a Feletto, è stato ricordato quel drammatico 16 agosto che segnò, in maniera violenta, la storia del paese. L'ANPI e l'amministrazione comunale hanno consegnato a quattro partigiani, ultimi testimoni di quello che avvenne 70 anni fa, una targa ricordo. Sulla piazza principale del paese, invece, è stata apposta una fotografia che ricorda i danni subiti da Feletto a causa dell'incendio. «Così che tutti - dicono dall'Anpi - e in particolare le nuove generazioni, possano ricordare ciò che accadde e riflettere sugli orrori delle guerre».

A scatenare la rappresaglia dei nazifascisti era stata una raffica di mitra sparata da un partigiano che, il 15 agosto, aveva colpito una colonna di mezzi tedeschi in transito nel centro del paese. Le truppe iniziano i rastrellamenti: partigiani e semplici cittadini vengono trucidati. Il giorno successivo, 16 agosto, i nazifascisti incendiano il paese. Nel rogo vengono distrutte 262 case.

Feletto è tra le città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stata insignita, il 10 luglio 1984, dal presidente della Repubblica, Sandro Pertini, della Medaglia di Bronzo al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale."
Fonti:
- FELETTO - 70 anni fa l'incendio che distrusse il paese, da un articolo del 17 agosto 2014 su "QC Quotidiano del Canavese";
- Feletto ha celebrato i 70 anni dell'incendio del paese, video YouTube.

"Sono sempre meno, ormai, i testimoni della Resistenza, e Feletto, negli anni, ha sempre voluto celebrarli con momenti toccanti e la consegna di pergamene e targhe. Tra le iniziative promosse, anche quella della gigantografia dell'incendio che devastò il paese, collocata in modo permanente in piazza, così che tutti, soprattutto le nuove generazioni, abbiano la possibilità di ricordare ciò che accadde e riflettere sugli orrori delle guerre.

Il tempo è trascorso, ma la memoria di quegli avvenimenti è ancora viva. È il 15 agosto 1944, quando una raffica di mitra sparata da un partigiano colpisce una colonna di mezzi pesanti tedeschi che transita per il paese. La rappresaglia è immediata e violentissima. Altri partigiani e cittadini inermi vengono trucidati barbaramente a colpi di bombe a mano. Il giorno successivo, 16 agosto, Feletto viene circondato dalle truppe nazifasciste e dopo una sistematica caccia all'uomo, incendiato. Nel rogo vengono distrutte 262 case, il bestiame razziato.

Questa, la testimonianza di don Mario Bosio, il compianto parroco di San Michele, a Rivarolo, che all'epoca aveva 27 anni ed era il vice di don Attilio Barettini. «Il 16 agosto una colonna di fascisti e tedeschi arrivò sulla piazza in pieno assetto di guerra, comandata dal capitano tedesco Baumgartner. Fu chiamato il parroco e si comunicò l’ordine dell'incendio del paese. Poiché non c’era un interprete, don Barettini fece chiamare dalla colonia un chierico, sfollato lì con la famiglia, che essendo originario di Bolzano parlava bene il tedesco. Dopo parecchie discussioni, il capitano acconsentì che s'interpellasse di nuovo il comando di Torino. Intanto, la gente avvisata del pericolo cominciò a mettere in salvo qualche mobile portandolo nelle strade. Dopo un po' arrivò la risposta negativa del comando: sarebbero stati risparmiati solo gli edifici pubblici, il municipio, l'asilo, le chiese, la colonia e l'oratorio».

Feletto partigiana bruciò, ma non si arrese, meritandosi, sul campo (la concessione da parte dell'ex Presidente della Repubblica Sandro Pertini è del 10 luglio 1984), la Medaglia di bronzo al Valor militare."
Fonte: Quando i nazifascisti bruciarono Feletto, articolo del 15 Agosto 2016 su "La Sentinella del Canavese".

Contenuti

Iscrizioni:
IL 16 AGOSTO 1944
REPARTI NAZIFASCISTI INCENDIAVANO 208 CASE PER ABITAZIONE
RUSTICI - MOBILI - PRODOTTI - SCORTE - ED ATTREZZI AGRICOLI
RAZZIAVANO IL BESTIAME
PER RAPPRESAGLIA CONTRO L'INDOMITO PATRIOTTISMO DEI FELETTESI
TERRORIZZANDO LA POPOLAZIONE
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NELL'ANNO 1949
IL COMITATO COMUNALE RIPARAZIONI EDILIZIE
AVENATI BASSI NICOLO' / SINDACO PRESIDENTE
CHIAFFREDO PAOLO / MEMBRI
FILIBERTO CESARE
PROVVIDE CON IL CONCORSO DELLO STATO
ALLA RICOSTRUZIONE DELLE CASE PER ABITAZIONE
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Sotto la lapide censita nella presente scheda sono presenti altre tre lapidi, dedicate ai Caduti delle due guerre mondiali e al Trentesimo anniversario dell'incendio, censite su Pietre della Memoria alla scheda "Lapidi ai Caduti di Feletto (TO)".

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