Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Viale delle Miniere
- CAP:
- 58024
- Latitudine:
- 43.08609710240445
- Longitudine:
- 10.934228897094727
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Parete del fabbricato prospiciente il cortile ove avvenne la fucilazione
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- Marmo per la cornice con il fogliame, marmo per la lastra interna con la iscrizione
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Massa Marittima, Comunità di Niccioleta
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Il 13 giugno 1944, i reparti nazisti e fascisti irruppero a Niccioleta per punire i suoi abitanti che, come in molte zone del grossetano, avevano disertato di presentarsi ai posti di polizia fascisti e tedeschi di Massa Marittima, in seguito ad un manifesto affisso in tutti i comuni della provincia di Grosseto, firmato da Giorgio Almirante. Sei minatori , Ettore Sergentoni, con i figli Aldo e Alizzardo, Rinaldo Baffetti, Bruno Barabissi e Antimo Chigi, vennero fucilati subito nel piccolo cortile dietro il forno della dispensa, largo non più di tre metri.
Il minatore Giovanni Gai riuscì a fuggire nella macchia, grazie ad un attimo di distrazione di un fascista venuto da un paese della Provincia.
Altri 150 minatori furono portati a Castelnuovo di Val di Cecina, e la sera del 14 giugno, 77 di questi vennero giustiziati sulla strada per Larderello, 21 deportati in Germania e gli altri liberati.
Perirono nella strage 83 operai di Niccioleta.
Fra i caduti furono riconosciuti anche i componenti del gruppo partigiano la “Banda di Ariano”: Gianluca Spinola, Vittorio Vargiu, Franco Stucchi Prinetti e Francesco Piredda assassinati dai nazifascisti sempre il 14 giugno.
Contenuti
- Iscrizioni:
- ALL’ALBA DEL 13 GIUGNO 1944 MILITI NAZI-FASCISTI
ASSALIRONO QUESTO VILLAGGIO FIORENTE NEL LAVORO
ARDENTE NELLA LOTTA PER LA LIBERAZIONE DEL PAESE
E QUI UCCISERO SEI MINATORI
BAFFETTI RINALDO BARABISSI BRUNO CHIGI ANTIMO
SARGENTONI ETTORE SARGENTONI ADO SARGENTONI ALIZZARDO
APRENDO UNA TRAGICA EPOPEA DI SANGUE CHIUSASI A CASTELNUOVO V.C.
OVE ALTRI 77 OPERAI COMPAGNI A QUESTI NEL LAVORO
DIVENNERO A LOR FRATELLI NELLA MORTE
NICCIOLETA AI FIGLI SUOI CONSACRA QUESTA MEMORIA
PERCHE’ RIMANGA NEI TEMPI IL RICORDO DEL LORO SACRIFICIO
- Simboli:
- Foglie di alloro e di quercia
Altro
- Osservazioni personali:
- Informazione non reperita