Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Piazza Mino da Fiesole n. 2, Municipio
- CAP:
- 50014
- Latitudine:
- 43.8068339
- Longitudine:
- 11.2935376
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Parete esterna del Municipio
- Data di collocazione:
- 25 Aprile 1950
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Marmo, Pietra, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Marmo per la lapide. Pietra per la duplice cornice che ne percorre il perimetro. Bronzo per i
caratteri che costituiscono l’epigrafe e per i bassorilievi raffiguranti il ramoscello d’olivo e il simbolo dell’Arma dei Carabinieri. Ferro per il gancio atto a collocarvi la corona commemorativa.
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Fiesole
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Dalla scheda di Francesco Fusi per il sito www.straginazifasciste.it
“I militi della stazione dei Carabinieri di Fiesole agli ordini del vicebrigadiere Giuseppe Amico, tra il Luglio e l'Agosto del 1944, si distinguono per una spiccata attività in sostegno del movimento partigiano. Il 6 Agosto 1944 lo stesso Amico viene tratto in arresto su ordine del comandante della piazza, il tenente Hans Hiesserich (appartenente alla 356a Infanterie-Division). Lo stesso giorno un bando tedesco ordina l'immediata presentazione, pena la fucilazione, di tutti gli uomini in età da lavoro, da impiegarsi nella costruzione di opere difensive in vista dell'imminente avanzata alleata. Tra coloro che si presentano, dieci civili del luogo vengono presi in ostaggio e rinchiusi in uno scantinato dell'Albergo “Aurora”. Nei giorni successivi, dato il peggiorare della situazione, il vicebrigadiere Amico, riuscito a fuggire dalla prigionia e unitosi ai partigiani, fa giungere l'ordine ai militi della stazione di Fiesole di passare le linee e di ripiegare su Firenze. Seguendo le sue istruzioni, i carabinieri Vittorio Mirandola, Fulvio Sbarretti e Alberto La Rocca, l'11 Agosto tentano di lasciare il paese travestiti da confratelli della Misericordia. Di fronte ai serrati blocchi tedeschi, i quattro militi decidono però di rifugiarsi nella zona archeologica di Fiesole. Il 12 Agosto, il tenente Hiesserich, informato dell'assenza dei carabinieri e immaginandone il loro passaggio al nemico, impone un ultimatum: o questi si consegnano spontaneamente o i dieci civili tenuti in ostaggio verranno fucilati. Informati dell'aut aut tedesco, i tre carabinieri decidono subito di consegnarsi al Comando tedesco di Villa Martini. Sottoposti a infruttuoso interrogatorio, i militi vengono portati all'Albergo “Aurora” e rinchiusi in un sottoscala. Si aggiunge a loro anche l'appuntato Francesco Naclerio, comandante pro tempore della stazione. Nonostante gli sforzi del vescovo di Fiesole, monsignor Giovanni Giorgis, per ottenerne la liberazione, Mirandola, Sbarretti e La Rocca vengono fucilati. È risparmiato invece il Naclerio”.
Alberto La Rocca era nato a Sora (Fr) il 30 Ottobre 1924, Vittorio Marandola a Cervaro (Fr) il 24 Agosto 1922 e Fulvio Sbarretti a Nocera Umbra (Pg) il 22 Settembre 1922. Sono stati considerati caduti partigiani della Brigata “V” (Divisione “Giustizia e Libertà”). Alla loro “memoria” è stata conferita la medaglia d’Oro al Valor Militare
Contenuti
- Iscrizioni:
- ALLA MEMORIA DEI CARABINIERI
MEDAGLIA D'ORO AL VALOR MILITARE
LA ROCCA ALBERTO DA SORA
MARANDOLA VITTORIO DA CERVARO
SBARRETTI FULVIO DA NOCERA UMBRA
CHE MANTENENDO INCONTAMINATA
LA FIAMMA DELLA FEDELTA' ALLA PATRIA
AFFRONTARONO IL 12 AGOSTO 1944 IL PIOMBO TEDESCO
PERCHE' AVESSERO SALVA LA VITA
DIECI OSTAGGI FIESOLANI
IL COMUNE DI FIESOLE RICONOSCENTE
25 APRILE 1950
- Simboli:
- Stemma dell’Arma dei Carabinieri in bronzo ed rilievo sulla parte superiore sinistro della lapide. Ramoscello di olivo in bronzo ed in rilievo, simbolo universale di pace, posto sopra l’epigrafe.
Altro
- Osservazioni personali:
- Coordinate Google Maps:
43.8068339, 11.2935376