Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via Santuario n. 3
- CAP:
- 12046
- Latitudine:
- 44.8130051
- Longitudine:
- 7.958056
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Parete esterna di edificio privato.
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Marmo, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Marmo per la lapide. Bronzo per i quattro punzoni di sostegno, per i caratteri dell’epigrafe e per la cornice che racchiude l’immagine del Caduto. Ceramica per il fotoritratto.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Montà
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Il 22 Giugno 1944, un’auto, con a bordo alcuni partigiani di ritorno da un’azione di sabotaggio ad un ponte, mentre sta percorrendo Via Santuario (la vecchia strada che conduceva al Santuario dei Piloni), a Montà, forse a causa di un banale incidente e per la presenza di altro materiale esplosivo, salta in aria. Il partigiano Venerio Cauda, investito in pieno dalla deflagrazione, muore sul colpo, mentre altri restano feriti.
Venerio Cauda (“Nerio”), era nato il 29 Gennaio 1921 a Santo Stefano Roero (Cn) e risiedeva a Montà; di professione operaio. Prima dell’armistizio era militare nel Battaglione sciatori “Monte Cervino” ed aveva combattuto prima in Albania e poi in Russia, distinguendosi in atti di valore e coraggio. Sopravvissuto alla terribile ritirata del Don, affrontata con il fratello Mario, nel Maggio’44 si era unito ai partigiani della banda di Gino Cattaneo, formazione poi inquadrata nelle Brigate Matteotti, le unità combattenti organizzate dal Partito Socialista Italiano. Cauda, infatti, risulterà quale Caduto della 1a Brig. Mattetotti “Bergognone”, Divisione Matteotti “Renzo Cattaneo”.
Circa la data della sua morte vi sono delle incongruenze: in “Vite spezzate”, database dei Caduti della e nella provincia di Cuneo durante la II Guerra Mondiale, questa viene riportata al 21 Giugno 1944; viene, invece, fatta risalire al 22 Giugno 1944 nella relativa scheda presente nella banca dati del partigianato piemontese sul sito dell’Istoreto, concordando con quanto scritto nel volume “Strade delle memorie partigiane. Itinerario Giacomo Rino Rossino”. Infine, sulla lapide a lui dedicata, la data di morte indicata è quella del 1° Luglio 1944.
FONTI:
• Banca dati del partigianato piemontese consultabile sul sito dell’Istituto piemontese per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea “Giorgio Agosti” di Torino (Istoreto).
• “Strade delle memorie partigiane. Itinerario Giacomo Rino Rossino”, Quaderno n. 5, Città di Alba, Anpi sezione di Alba, Ass. Colle della Resistenza, Ass. culturale per la memoria della Resistenza “Franco Casetta”, L’Artigiana, Alba 2015.
• “Vite spezzate”, database dei Caduti della e nella provincia di Cuneo durante la II Guerra Mondiale consultabile nel sito dell’Istituto Storico della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Cuneo.
Contenuti
- Iscrizioni:
- PERCHE’ LA PATRIA
RISORGESSE IMMOLO’ LA SUA
BALDA GIOVINEZZA
IL VOLONTARIO
CAUDA VENERIO
MONTA’ D’ALBA
LI 1 – 7 – 1944
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- Coordinate Google Maps: 44.813118, 7.958181