260442 - Lapide agli eroi di via Carlo Maria Maggi – Milano

La lapide a ricordo dei quattro Caduti, eroi della Libertà è una lastra di travertino che misura approssimativamente cm. 70 x 150, smussata su parte di ciascun lato per conferire alla lapide un tocco di misurata eleganza.

Agli angoli della lapide, quattro chiodi in bronzo, borchiati e con testa piramidale, fissano la lastra ad una parete all’interno dell’androne del caseggiato, al riparo dalle precipitazioni.

Le iscrizioni sono a caratteri capitali di due diverse dimensioni, incisi e smaltati in rosso-bruno.

Esse iniziano con una iscrizione dedicatoria nella parte superiore, proseguono con i foto-ritratti incorniciati in bronzo di ciascun caduto con affiancati cognomi, nomi ed età nella parte centrale, mentre nella parte inferiore vi è una vaschetta in travertino finemente lavorata per gli omaggi floreali.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Borgo degli ortolani (oggi chiamato Chinatown)
Indirizzo:
via Carlo Maria Maggi, 6
CAP:
20154
Latitudine:
45.4778121
Longitudine:
9.1788337

Informazioni

Luogo di collocazione:
Parete protetta, all'interno del cortile condominiale, a circa 4 metri dal suolo.
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
travertino rosato
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
A.N.P.I.
Notizie e contestualizzazione storica:
Questa lapide ricorda quattro valorosi Caduti che abitarono nello stesso caseggiato di via Carlo Maria Maggi 6, seppure in tempi diversi.

  • Oliviero Conti
    figlio di Ernesto, nacque il 27 ottobre 1907 a Milano.
    Fu partigiano nella 3a Brigata SAP.
    Mentre stava per mettere in atto un attentato in via Ponzio, cadde sotto il fuoco delle guardie della R.S.I. il giorno 25 agosto 1944, all'età di 37 anni.

    Egli è ricordato anche sulla:
  • Lastra ai Caduti della zona Città Studi e Argonne - Milano

  • Luigi Lotti
    figlio di Ferruccio e Maria Strazzi, nacque il 5 novembre 1924 a Poggio Rusco, in provincia di Mantova.
    Di professione tipografo, abitò a Milano in via Guicciardini 3.
    A seguito dell'armistizio dell'8 settembre 1943, mentre prestava servizio militare, anziché schierarsi con la RSI decise coraggiosamente di raggiungere il "Gruppo Cinque Giornate" per combattere contro gli invasori tedeschi e i fascisti.
    Luigi Lotti fu ucciso nella 'battaglia del San Martino', avvenuta il 15 novembre del 1945.
    Egli è ricordato anche con la
  • lastra individuale in via Guicciardini 3 a Milano.

  • Italo Corazza
    fratello di Ovidio Corazza, nacque nel 1923.
    Anch'egli confluì nella formazione "Gruppo Cinque Giornate" del Colonnello Carlo Croce e come Luigi Lotti vi trovò la morte nella stessa battaglia, nello stesso giorno: il 15 novembre 1945.

  • Ovidio Corazza
    fratello di Italo Corazza, nacque il 28 febbraio 1919 a Milano.
    Secondo ANPI: lavorò come operaio e morì il 1 luglio 1944 a Baita di Brenta, in provincia di Trento. Non se ne conoscono le circostanze.
    Su sito Chieracostui.it si legge che Ovidio Corazza : « ... fu un partigiano della 33a brigata Matteotti, e fu ucciso nel corso di un rastrellamento avvenuto il giorno 1 gennaio 1944 in prossimità del monte San Martino, presso Cittiglio in provincia di Varese, dove egli era rimasto per collaborare con ex prigionieri inglesi in fuga.»

    FONTI:
  • ANPI Milano
  • Chieracostui
  • ANPI.: Luigi Lotti
  • Wikipedia: Battaglia del monte San Martino

    APPROFONDIMENTI:
  • Il gruppo "Cinque Giornate"
    fu la formazione militare patriottica, guidata dal Tenente Colonnello dei Bersaglieri Carlo Croce che anziché sottomettersi ai tedeschi ed ai fascisti, restò fedele al giuramento di difendere la Patria ed il suo popolo dagli invasori, decisi ad internare tutti i soldati e gli sbandati italiani.
    Nel gruppo Cinque Giornate, confluirono da subito una parte dei soldati ormai privi di un comando, sbandati, seguiti ben presto e spontaneamente dalle primissime formazioni partigiane ed anche comuni cittadini provenienti dalle principali città lombarde.
    Il 13 novembre i 180 uomini del gruppo Cinque Giornate, affrancato sulle fortificazioni sul Monte San Martino in Val Cuvia (Cuveglio, Duno, provincia di Varese), risalenti al primo conflitto mondiale, fronteggiò con poche e inadeguate armi il pesantissimo attacco con tanto di aviazione sferrato della Wermacht. Sebbene in inferiorità numerica, i 'combattenti della libertà' resistettero per ben 5 giorni prima di essere costretti a ripiegare.

  • La 'Battaglia del San Martino'
    che avvenne il 15 novembre 1943 in Valcuvia fra i monti della provincia di Varese, fu uno dei primissimi combattimenti che segnò l'inizio della "Resistenza" e certamente fu uno dei più tremendi. Dalle testimonianze di alcuni superstiti, i tedeschi per aver sovrastimato le forze della formazione del colonnello Croce, misero in campo forze sproporzionate, impiegando perfino aerei caccia-bombardieri che mieterono numerosissime vittime fra i partigiani, male e scarsamente equipaggiati.

  • Wikipedia: Colonnello Carlo Croce
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    Informazione non reperita

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