72954 - Lapide ai Caduti della Società Varesina per le Imprese Elettriche

All’interno dello stabile che fu, fino a pochi anni fa, sede operativa dell’ENEL per Varese, è presente una lapide che ricorda i Caduti della Società Varesina per le Imprese Elettriche. La lapide è evidentemente risalente ad un periodo precedente alla costruzione dell’immobile; essa è stata preservata per volontà dell’ENEL al fine di ricordare i morti della precedente società attiva nell’erogazione del servizio elettrico cittadino.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Viale Belforte, 3-7
CAP:
21100
Latitudine:
45.8226215291654
Longitudine:
8.837478567729704

Informazioni

Luogo di collocazione:
Sul muro di uno stabile dell'ex ENEL di Varese
Data di collocazione:
5 novembre 1922 (prima la pietra era situata altrove)
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
La lapide è in marmo, con elementi decorativi in bronzo.
Stato di conservazione:
Insufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Proprietario dell'immobile.
Notizie e contestualizzazione storica:
Informazione non reperita

Contenuti

Iscrizioni:
(sulla lapide di marmo)
"PATRIA LAVORO"
"1915 - 1918"
"Per dare all'Italia il giusto confine
vaticinio di martiri e poeti
presidio
di grandezza e libertà
morirono in guerra"

"Pomoni Alberto Tenente
"Bottelli Pietro Soldato
"Crugnola Enrico Soldato"
"De Gregori Antonio Soldato"
"Gagliardi Giacinto Soldato "
"Isella Carlo Soldato"
"Mariani Fermo Soldato"
"Malnati Carlo Soldato"
"Pozzi Guerrino Soldato"
"Realini Angelo Soldato"
"Riva Antonio Soldato"
"Sgarzi Mauro Soldato"
"Triacca Antonio Soldato"
"La SOCIETA' VARESINA PER IMPRESE ELETTRICHE"
"in memoria pose"
"addì 5 novembre 1922"
Simboli:
L'iscrizione epigrafica è contornata da 4 stelle di bronzo poste ai quattro angoli del rettangolo lapideo.
Sull'epigrafe è collocato un elemento decorativo in bronzo, che rappresenta una corona di alloro al cui centro è posizionata un ruota (probabilmente di una turbina).

Altro

Osservazioni personali:
Dato l'abbandono in cui ad oggi versa l'intera area dismessa, la lapide è da considerarsi a forte rischio.

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