138974 - Lastra ai Caduti della Vallina – Fabriano (AN)

Lastra marmorea di forma rettangolare in memoria dei Caduti nella “Battaglia della Vallina” del 4 Luglio 1944.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Vallina
Indirizzo:
Via Frazione Cupo Vallina - Fabriano (AN)
CAP:
60044
Latitudine:
43.3454375
Longitudine:
12.8103125

Informazioni

Luogo di collocazione:
Piazzetta della frazione Vallina di Fabriano (AN), nei pressi del lavatoio
Data di collocazione:
1954 – 04/07/2015
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lastra in marmo con nomi incisi
Stato di conservazione:
Sufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Fabriano – A.N.P.I. (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia)
Notizie e contestualizzazione storica:
La lastra, collocata nel 1954 e modificata e completata il 4 luglio 2015, commemora i Caduti nella “Battaglia della Vallina”, che ebbe luogo il 4 luglio 1944. L’episodio si colloca nel periodo storico della Resistenza, seguito all’Armistizio del 8 settembre 1943, che qui come in altre parti d’Italia, contrappose i partigiani italiani agli invasori tedeschi ed ai loro complici della repubblica sociale. In merito all’evento, come riportato in numerosi libri e resoconti storici a livello locale e nazionale, il gruppo partigiano Tigre, acquartierato nei pressi di Vallina, fu sorpreso, nel cuore della notte, da ingenti forze tedesche e fasciste, confluite nella zona, forse a causa di una delazione. I partigiani, avvisati dalle vedette, riuscirono per un soffio a rompere l’accerchiamento, e cercarono scampo verso il monte Cucco, che sovrasta la zona, con il chiaro intento di rifugiarsi sul versante umbro. Per consentire il salvataggio dei compagni e forse delle armi, una parte del gruppo Tigre rimase indietro, ingaggiando un feroce combattimento contro il nemico preponderante, che purtroppo lasciò sul campo le vittime i cui nomi leggiamo oggi sulla lastra. A testimonianza della drammaticità dell’evento, come si legge sul dizionario Biografico “Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo…” di A. Albertazzi, L. Albizzani, N.S. Onofri, in relazione alla figura di Giacomo Ciampicali, a cui è stata conferita la Medaglia d’Argento alla memoria:
«Nel corso di accanito combattimento non esitava a portarsi con il suo fucile mitragliatore in posizione scoperta e battuta dal fuoco avversario, per meglio proteggere il ripiegamento del suo reparto sopraffatto da preponderanti forze tedesche. Rimasto isolato, persisteva nell'impari lotta sino a quando, colpito a morte, si abbatteva esanime sull'arma. Luminoso esempio di dedizione e di attaccamento al dovere».

Contenuti

Iscrizioni:
DECENNALE DELLA LOTTA DI LIBERAZIONE
NELL’ASPRA BATTAGLIA DEL 4 LUGLIO 1944
AD UNO AD UNO CADDERO
ALGEMIRO MEI ATTILIO SILVESTRINI
UMBERTO SILVESTRINI VINCENZO SERAFINI
I POLACCHI OLGAR E MARINOSCHI
SPLENDENTE CONTRIBUTO DI SANGUE
ALLE REPUBBLICANE LIBERTA’
SACRO MONITO AI VIVI
DI ETERNAMENTE DIFENDERLE

A PERENNE RICORDO DI
GIACOMO CIAMPICALI E NARCISO ROMITELLI
ANCH’ESSI CADUTI
NELLA BATTAGLIA DEL 4 LUGLIO 1944

4 LUGLIO 2015
Simboli:
Nessun simbolo

Altro

Osservazioni personali:
Sono due lastre di marmo, con le iscrizioni dell’accaduto, le date ed i nomi dei Caduti. La parte superiore è stata apposta nel 1954 ed appare logorata dal tempo e dalle intemperie. La parte inferiore è praticamente nuova. E’ stata infatti aggiunta il 4 luglio 2015, nel 71° anniversario dai tragici eventi che, il 4 luglio 1944, macchiarono di sangue i verdi prati del monte Cucco e riporta i nomi di Giacomo Ciampicali e di Narciso Romitelli, anch’essi vittime del fuoco nazista, come ampiamente documentato e descritto in molteplici resoconti e pubblicazioni relative al periodo della Resistenza nel fabrianese. Questa integrazione è stata fortemente voluta dalla famiglia Ciampicali, con la collaborazione del Comune di Fabriano e dell’A.N.P.I., come giusto riconoscimento verso quegli uomini che hanno sacrificato se stessi, perseguendo ideali di Patria, Libertà e Giustizia, resistendo con azioni eroiche contro il nemico invasore.
Questa lastra è un simbolo che ci ricorda il prezzo della Libertà ed un monito a non dimenticare che la Libertà’ non solo va conquistata, ma come tutte le conquiste, va difesa ad ogni costo.
Non va mai dimenticato il prezzo pagato per conquistarla e non bisogna mai abbassare la guardia, ma essere sempre vigili e pronti a resistere se qualcuno tenta di togliercela.

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