Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via Gaetano Algeri
- CAP:
- 98060
- Latitudine:
- 38.0458755
- Longitudine:
- 14.8808252
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Prospetto del Circolo Monte Castello
- Data di collocazione:
- 1919
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- Rilievo e perni in bronzo a fusione
Lapide in marmo
- Stato di conservazione:
- Sufficiente
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Ucria
- Notizie e contestualizzazione storica:
- La lapide rappresenta uno dei più antichi ricordi ai caduti del territorio messinese. Successivamente al 1919, è stata aggiunta una seconda lapide che riporta i nomi dei caduti della seconda guerra mondiale e un'integrazione di quelli della prima. L'autore è l'artista Gaetano Geraci che ha firmato l'opera. Si evidenzia l'erronea data del 1919 quale indicazione di anno finale della prima guerra mondiale.
NOTIZIE SULL'AUTORE DELLA LAPIDE
Nasce a Palermo il 3 0tt. 1868. Compie il suo apprendistato a Palermo presso lo scultore D. Trentacoste. A sedici anni, insofferente per le continue pressioni del padre, che lo voleva impegnato nell'amministrazione dell'attività familiare, fugge di casa per recarsi a Firenze, ove riesce a studiare grazie a un sussidio inviatogli mensilmente dal fratello Giosuè che, intanto, aveva preso in mano le redini dell'azienda. Nel 1891, mentre era arruolato nell'esercito come caporale maggiore del 1° reggimento del genio a Piacenza, partecipò a Milano alla 1° Esposizione triennale dell'Accademia di belle arti di Brera, presentando il Busto in gesso del comandante del quarto corpo d'armata, il tenente generale G. Gerbaix de Sonnaz.
Sempre nel 1891 prese parte all'Esposizione nazionale di Palermo con il busto in gesso Ritratto del principe Amedeo di Savoia, del quale si sono perse le tracce. Rientrato a Palermo, nel 1897 sposò Marianna Di Pisa, appartenente a una ricca famiglia di costruttori locali. Nel 1898 partecipò all'Esposizione nazionale di Torino con una testa in bronzo, Anacreonte. Nel 1902, alla I Esposizione internazionale d'arte decorativa di Torino, presentò un camino per riscaldamento a gas e a elettricità, oggi presso il collegio femminile di S. Agostino di Piacenza. Nel 1904, Geraci divenne insegnante aggiunto della cattedra di ornato e plastica ornamentale. Tra il 1906 e il 1908 collaborò con l'architetto F. La Porta al villino Caruso di Palermo. Nel 1910, in occasione delle celebrazioni per il cinquantenario dell'Unità d'Italia, in piazza Mordini a Palermo fu collocata l'Aquila scolpita nel marmo dal Geraci, che, stavolta, diede alla scultura una marcata inflessione naturalistica. Tra il 1909 e il 1911 Geraci fu impegnato nell'ampliamento del palazzo Montecitorio a Roma; anche in questo caso il Geraci eseguì interventi difficilmente riconducibili con precisione alla sua mano. Tale impegno lo indusse a trasferire a Roma l'intero cantiere del fratello Giosuè, e a farsi raggiungere anche dalla famiglia. Geraci morì a Palermo il 20 giugno 1931.
NOTIZIE SUI CADUTI
Numero dei caduti indicato sulla lapide: 48 della prima guerra mondiale, 27 della seconda guerra mondiale.
Soldato del 10° Reggimento Fanteria Colantropo Giuseppe di Antonino, nato a Ucria il 24 Giugno 1900 e morto il 26 settembre 1918 a Bari per malattia.
Soldato del 118 Battaglione M.T. Lembo Vincenzo Di Filippo nato a Ucria il 24 agosto 1874 e morto il 13 febbraio 1918 ad Ucria per malattia.
Sergente Niosi Francesco Paolo, nato a Ucria il 13 agosto 1895. Decorato con medaglia di bronzo al valor militare
“Quale capo arma di una sezione mitragliatrici, resisteva con calma, valore e sprezzo del pericolo, a preponderanti forze nemiche, riuscendo a ricacciarle con perdite.” Villa Premuda (Piave), 15-16 giugno 1918.
Decorato con medaglia d’argento al valor militare “Capo arma di una mitragliatrice si portava in posizione battutissima per controbattere armi nemiche. Ferito una prima volta, rimaneva sul posto per assolvere per intero il suo mandato, finché, mirabile esempio di dovere e di valore, non cadeva accanto alla propria arma.” Romanzio, 30 ottobre 1918.
NOTIZIE SULLA CITTADINA DI UCRIA
Centro agricolo dei Nebrodi, di origine probabilmente greca, Ucria sorge sulla sinistra della fiumara di Sinagra, ad un'altezza di circa 710 metri di altitudine. Il paese è stato, fin dall'epoca normanna, feudo di prestigiose famiglie nobiliari tra cui i Ventimiglia ed i Peralta. Sotto gli Alliata di Villafranca venne edificato un castello e nel '400 si costituì un convento dell'ordine di San Domenico. La Chiesa Madre conserva al suo interno una pregevole statua cinquecentesca dell'Annunziata.
Il territorio è ricco di noccioleti e castagneti e l'economia si basa per lo più sull'agricoltura e sull'allevamento di ovini, bovini e suini. Negli ultimi anni sono state create piccole fabbriche nel settore dell'abbigliamento come maglifici e pantalonifici che costituiscono oggi un'importante fonte di reddito per questo piccolo centro altocollinare. Ucria ha dato i natali a padre Bernardino da Ucria, famoso botanico che nel 1789 pubblicò "l'Hortius Regius Panormitanus".
Contenuti
- Iscrizioni:
- SUL BRONZO
LA PATRIA/PALLIDA IN PIEDI/CON UN/VOLTO SOLO/SERRA NEL PETTO/I NOMI DEI SUOI/MORTI
SUL MARMO
MCMXV/MCMXIX
AI PRODI/CHE LE VIRTU’ LATINE IN PORPORA DI SANGUE/ RIAFFERMARONO ECCELSE/AI FIGLI/PER ALTA MORTE AD ALTA GLORIA SACRI/ IL POPOLO/ CHE TERRA’ NEL CUORE COME NEL BRONZO/ I NOMI ETERNI/ UCRIA SETTEMBRE MCMXIX
PRIMA LAPIDE COLONNA SINISTRA CADUTI PRIMA GUERRA MONDIALE
SOLD.to ALFONSO SALVATORE DI Gius.pe
“ AQUILA SALVATORE DI Gius.pe
“ BARONE ANTONINO DI Fil.po
“ CORDARO CALOGERO DI Seb.no
“ CORDARO SEBASTIANO DI Seb.no
“ FARANDA ANTONINO DI Dom.co
“ FERRO CALOGERO DI Seb.no
“ FERRO CARMELO DI Ant.no
“ FERRO GIUSEPPE DI Agos.no
“ FERRO GIUSEPPE FU Mich.le
“ GAROFALO CARMELO DI San.ti
“ GIANCONO NATALE DI Dom.co
“ GURGONE FRAN. PAOLO DI Fil.po
“ LEMBO CARMELO DI Vinc.zo
“ LEMBO FILIPPO DI Fil.po
“ MORMINO SEBASTIANO DI Ros.rio
PRIMA LAPIDE COLONNA DESTRA CADUTI PRIMA GUERRA MONDIALE
SOLD.to MURABITO SIGNORINO DI Gius.pe
“ MURABITO ROSARIO DI Sal.re
“ NICI SIGNORINO DI Sig.no
CAP.LE OLIVERI SALVATORE DI Fran.sco
SOLD.to ORIFICI DOMENICO FU Ant.no
“ ORIFICI SEBASTIANO FU Ant.no
“ PALADINA DOMENICO FU Fil.po
“ PERA GIOVANNI
“ ROVERE VINCENZO DI Gioac.no
“ SALLEO VINCENZO DI Gius.pe
“ SALPIETRO FILIPPO DI Sig.no
“ SCIACCA FRANCESCO DI Car.lo
“ TERRESTRE CARMELO DI Giov.pe
“ TODARO SALVATORE FU Car.lo
“ VANADIA SEBASTIANO FU Gius.pe.
“ VINCIULIO ANTONINO DI Fil.po
SECONDA LAPIDE COLONNA SINISTRA CADUTI PRIMA GUERRA MONDIALE
“ ANZA’ LUIGI FU Lui.gi
“ AQUILIA SEBASTIANO DI Car.lo
“ AQUILIA GENEROSO DI Gius.pe
“ CASELLA ANTONINO DI Eman.le
“ CASELLA ANTONINO DI Seb.no
“ CASELLA ROSARIO DI Vin.zo
“ COLONTROPPO GIUSEPPE DI Ant.no
“ CORDARO DOMENICO DI Seb.no
SECONDA LAPIDE COLONNA DESTRA CADUTI PRIMA GUERRA MONDIALE
SOLD.to FARANDA DOMENICO DI Any.no
“ FARANDA VINCENZO FU Seb.no
“ FERRO ANTONINO DI Ant.no
“ CULLOTTI SEBASTIANO DI. Seb.no
“ CULLOTTI CALOGERO DI Seb.no
“ MAZZULLO SIGNORINO DI Gius.pe
“ MUSCARA’ CALOGERO DI Seb.no
“ ORIFICI GIUSEPPE DI Vinc.zo
CADUTI 1935 1945
COLONNA SINISTRA
SERG.M.re ALLIA MICHELE FU Gabr.le
SERG.te AQUILA SALVATORE DI Vinc.zo
BRIG.re BRUNO IGNAZIO DI Ant.no
CAP.le BARATTA VINCENZO FU Dom.co
SOLD.to. CIMINATA SIGNORINO DI Fil.po
“ CUTTONE FILIPPO DI FIL.po
“ CARUSO GIUSEPPE DI Vinc.zo
“ FARANDA NUNZIATO DI Ant.no
“ FARANDA VINCENZO DI Seb.no
“ FARANDA GIUSEPPE. DI Fil.po
“ CAMBITTA SALVATORE DI Seb.no
“ CAMBITTA GIUSEPPE DI Ant.no
“ LEMBO SALVATORE FU Vinc.zo
“ MARTELLI SALVATORE FU Gius.pe
COLONNA DESTRA
SOLD.to MARTELLI VINCENZO FU Seb.no
APP.to. MURABITO VINCENZO FU Vinc.zo
SERG.te M.re. NICI SEBASTIANO DI Nunz.to
SOLD.to. ORIFICI DOMENICO FU Vinc.zo
“ PALADINA SALVATORE FU Ros-rio
“ PAGLIAZZO GIUSEPPE FU Gius.pe
“ PAGLIAZZO SIGNORINO DI Seb.no
“ RIGOLI GIUSEPPE DI Vinc.zo
“ RIGOLI SALVATORE DI Vinc.zo
“ ROVETO ANTONINO
“ RICCIARDI ANTONINO DI Gius.pe
“ SALPIETRO ROSARIO FU Seb.no
“ VANADIA GIUSEPPE DI Seb.no
- Simboli:
- Tripode ardente e foglie di palma: ricordo perenne e gloria eterna al sacrificio dei caduti per la libertà
Altro
- Osservazioni personali:
- Sull’eroismo e sul sacrificio dei caduti di Ucria durante la grande guerra, siamo rimasti colpiti dalla giovane età dei caduti. Ucria ha dato un contributo umano composto soprattutto da giovani. Il più piccolo aveva infatti appena 18 anni.
Le notizie sui caduti sono state fornite dal sig. Salvatore Lo Presti, segretario dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, sezione di Ucria.
BIBLIOGRAFIA
L. Giacobbe, Memorie della Grande guerra. Monumenti ai caduti nella provincia di Messina, Di Nicolò edizioni, 2016.
SITOGRAFIA
https://www.treccani.it/enciclopedia/gaetano-geraci_(Dizionario-Biografico)/
https://www.cittametropolitana.me.it/il-territorio/i-comuni/ucria/