37973 - Lastra a tre partigiani fucilati – Falabiana

A Falabiana di Riccò del GOlfo una lastra affissa su un blocco di cemento a terra, con copertura a mò di tetto, ricorda l’uccisione di tre partigiani. La lastra attuale sostituisce quella originaria deteriorata nello stesso luogo in cui fu collocata.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Falabiana
Indirizzo:
Via San Cristoforo
CAP:
19020
Latitudine:
44.151247
Longitudine:
9.747133099999928

Informazioni

Luogo di collocazione:
Muro lato strada in località Falabiana della frazione di Ponzò di Riccò del Golfo
Data di collocazione:
Nel 1947 fu posta già una prima lapide, successivamente, l'8 dicembre 2001, si pose quella esistente tuttora, in quanto quella precedente risultava fortemente compromessa.
Materiali (Generico):
Laterizio, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Lastra arenaria di forma rettangolare con copertura in laterizi.
Stato di conservazione:
Sufficiente
Ente preposto alla conservazione:
La conservazione e la manutenzione sono curate dalla famiglia di Duce Lina.
Notizie e contestualizzazione storica:
Nella fredda notte dell’8 dicembre 1944, di ritorno dalla caserma di Riccò del Golfo e camminando verso casa, Lina e sua madre sentirono alcuni spari; dopo poco, lungo il sentiero che stavano percorrendo, trovarono un uomo rannicchiato, di nome Cialona Antonio e soprannominato “Ciccio”, che chiese loro di essere portato a Valdipino in quanto ferito seriamente in quattro punti. Il ferito aggiunse anche che altri due suoi compagni erano stati uccisi dai nazifascisti su a Falabiana. Al loro ritorno a casa le due donne trovarono la cantina messa in disordine e videro che mancavano gli animali. Ritornati al paese, i tedeschi videro che erano presenti solo due corpi senza vita invece dei tre partigiani assassinati, perciò minacciarono di bruciare tutte le case e di lasciare i cadaveri degli altri due caduti sul luogo fino a che non si fosse trovato il cadavere del terzo. Pochi giorni dopo, poichè Cialona era ormai in fin di vita, gli abitanti di Valdipino cedettero e rivelarono ai tedeschi, che volevano avere tutti i cadaveri, dove si trovasse il ferito. Trascinato fuori dalla chiesa di Valdipino, dove era stato nascosto, Cialona venne finito sulla soglia della stessa e portato via insieme agli altri due Caduti.

Contenuti

Iscrizioni:
LA COMUNITÀ DI RICCÒ DEL GOLFO
IN RICORDO DEI PARTIGIANI
GIOVANNI BENABBI 1922
GINO FIGOLI 1921
ANTONIO CIALONA 1921
BARBARAMENTE FUCILATI DAI NAZIFASCISTI
A FALLABIANA L’8 DICEMBRE 1944
Simboli:
Non sono presenti simboli

Altro

Osservazioni personali:
La fonte orale dell’evento è la signora Lina Duce che all’epoca dell’eccidio era una bambina di soli 7 anni; ella rimase fortemente impressionata dalla visione del ferito Cialona e dalle tracce di sangue che egli, ormai morente, aveva lasciato sulla neve nel tentativo di raggiungere nottetempo Valdipino per trovare la salvezza.
Sulla lapide il nome del paese è scritto erroneamente con la doppia “L” (Fallabiana anzichè Falabiana) a causa di un refuso al momento della trascrizione.
Inoltre sulla lapide è riportato il cognome Benabbi scritto con la doppia “B”, mentre sulla lapide di Valdipino, che commemora lo stesso evento, lo stesso cognome è scritto con una sola “B” anche se, evidentemente, si tratta della medesima persona.
L’eccidio, che si svolse in due fasi come sopra descritto, è commemorato ogni anno in un' unica celebrazione che prevede l’incontro con le autorità e una rappresentanza di partigiani ancora viventi nella piazza “Caduti per la libertà” di Valdipino; una ristretta delegazione prosegue poi l’omaggio di fronte alla lapide di Falabiana ove viene deposta una corona di fiori. Fino a qualche anno addietro la commemorazione ufficiale era preceduta da una Messa in suffragio dei Caduti celebrata da Don Eugenio Calzetta il quale, oltre ad essere il parroco della comunità locale dal 1970, era la vera e propria memoria storica in quanto all’epoca dell’eccidio era un bambino e si ricordava perfettamente lo svolgersi dei fatti che lui stesso raccontava in modo molto preciso ed appassionato, tale da affascinare i presenti.

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