5373 - Lapide ai Caduti di Viesci (RI)

Grossa lapide che riporta il “Bollettino della vittoria” del Generale Diaz e, in due piccole lapidi annesse, rispettivamente i nomi dei Caduti di Viesci (RI) nella prima e seconda guerra mondiale. La Pietra è inserita in uno spazio delimitato dalla parete di fondo intonacata (su cui, tra due pilastrini, sono poste le lapidi) e da due muri laterali in pietra, recintato con catene e chiuso da un cancelletto. È presente, scolpita, una figura femminile alata in bronzo; alla sommità del muro di fondo è posta una corona di foglie di quercia con stella, anch’essa in bronzo.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Viesci
Indirizzo:
Località Viesci
CAP:
02016
Latitudine:
42.57624441845602
Longitudine:
13.037220751066343

Informazioni

Luogo di collocazione:
La lapide è posta su un muraglione a lato della strada al centro del piccolo abitato
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
Marmo per la lapide; bronzo per la figura femminile alata e la corona di quercia che sormonta tutto il complesso.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Informazione non reperita

Contenuti

Iscrizioni:
VIESCI

IL BOLLETTINO DELLA VITTORIA
4 NOVEMBRE 1918, ORE 12

LA GUERRA CONTRO L'AUSTRIA-UNGHERIA CHE,
SOTTO L'ALTA GUIDA DI S.M. IL RE DUCE SUPREMO
L'ESERCITO ITALIANO, INFERIORE PER NUMERO
E PER MEZZI, INIZIO' IL 24 MAGGIO 1915 E CON FEDE
INCROLLABILE E TENACE VALORE CONDUSSE, ININ=
TERROTTA ED ASPRISSIMA PER 41 MESI, E' VIN=
TA.
L'ESERCITO AUSTRO-UNGARICO E' ANNIENTATO:
ESSO HA SUBITO PERDITE GRAVISSIME NELL'AC=
CANITA RESISTENZA DEI PRIMI GIORNI DI LOTTA
E NELL'INSEGUIMENTO; HA PERDUTO QUANTITA'
INGENTISSIME DI MATERIALE DI OGNI SORTA
E PRESSOCHE' PER INTERO I SUOI MAGAZZINI
E DEPOSITI; HA LASCIATO FINORA NELLE NOS=
TRE MANI CIRCA TRECENTOMILA PRIGIONIERI
CON INTERI STATI MAGGIORI E NON MENO DI
CINQUEMILA CANNONI.
I RESTI DI QUELLO CHE FU UNO DEI PIU' PO=
TENTI ESERCITI DEL MONDO RISALGONO IN
DISORDINE E SENZA SPERANZA LE VALLI, CHE
AVEVANO DISCESO CON ORGOGLIOSA SICU=
REZZA.
DIAZ


ANTONELLI GIUSEPPE DI GIOVANNI
BUCCI GIOVANNI DI MICHELE
JANNI FILIPPO DI DOMENICO
CAMPONESCHI ANTONIO DI SALUSTRO

ANTONIO SANTI
OTELLO ASSOGNA
1940 - 1943
Simboli:
Figura femminile (Vittoria Alata) che sorregge un fascio di fogliame; corona di quercia con la stella (in basso, nel punto di giunzione tra i due rami).

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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