3650 - Lapide ai Caduti di Villa Fastiggi

Lapide commemorativa dei Caduti del quartiere di Villa Fastiggi di Pesaro nel corso della seconda guerra mondiale. Posta nel 1958 nella facciata della sede dell’Auser di quartiere, lungo la strada Fastiggi Pompilio.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Strada Fastiggi Pompilio, 96
CAP:
61122
Latitudine:
43.8833847
Longitudine:
12.8710956

Informazioni

Luogo di collocazione:
Parete esterna, lato Strada Fastiggi Pompilio, dell’edificio ora sede dell’Auser di quartiere, a 3 metri di altezza dal suolo.
Data di collocazione:
25/041958
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Ottone
Materiali (Dettaglio):
Lapide di marmo bianco con scritte sovrimpresse in ottone scuro. In basso sono presenti due lumi in bronzo con cappuccio conico in vetro.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Pesaro
Notizie e contestualizzazione storica:
San Pietro in Calibano all'inizio del '900 attraversò una forte trasformazione che da zona rurale e mezzadrile connotò la Villa come quartiere artigiano-industriale della città. Le lotte mezzadrili e operaie poi, avevano dato a questa zona una forte impronta mutualistica e cooperativa anche attraverso la nascita nel 1906 della Cassa rurale. Si andava delineando una sempre più netta egemonia socialista che venne confermata dalle elezioni politiche del 1913.
Durante il periodo fascista San Pietro rimase fedele ai suoi principi e ideali e il Fascismo non riuscì mai a penetrare in questo che ormai era diventato un quartiere operaio alle porte della città.
Nel 1935 si formò spontaneamente un nucleo di cospirazione antifascista che aveva in San Pietro e negli operai della Montecatini, Pompilio Fastiggi, Nazzareno Vichi, Valentino Amadori il suo punto di forza. Alcuni esponenti antifascisti furono arrestati e condannati dal Tribunale speciale a pene durissime, Mattioli a 16 anni, Fastiggi a 14, Serafini a 10, Tomasucci ed altri a 5 anni.
Durante la Resistenza San Pietro divenne la base del movimento partigiano ponendo proprio lì la sede del C.N.L. provinciale.
Pompilio Fastiggi, uscito dal carcere il 27 agosto 1943, si unì immediatamente dopo l'8 settembre alla lotta partigiana, al lavoro cospirativo contro l'occupazione tedesca e contro i “repubblichini”.
Nei primi giorni del mese di febbraio del 1944 fu arrestato e ucciso dai fascisti a Sant'Angelo in Vado, dove si era recato per organizzare il movimento partigiano e il Partito comunista di cui era segretario provinciale (il primo dopo la caduta del fascismo) della federazione. Dopo la liberazione si decise emblematicamente di ribattezzare San Pietro in Calibano in Villa Fastiggi dedicandolo alla memoria di Pompilio Fastiggi, personaggio emblematico della resistenza

Contenuti

Iscrizioni:
1934
VILLA FASTIGGI AI SUOI CADUTI
1945
O VITTORIOSI NELLA LIBERA MORTE DI QUESTA TERRA ARDITA O VOI CHE FATO AMARO INCOLPEVOLI SPENSE ODIO VIOLENZA FERRO NULLA POTE’ SU DI VOI SORGETE NEL VOSTRO SANGUE GIURA FEDELTA’ ALLA RESISTENZA IL VOSTRO POPOLO 25 APRILE 1958

PARTIGIANI
BALESTRIERI LUIGI
CECCOLINI DUILIO
FASTIGGI POMPILIO
FRANCA EUGENIO
MENGUCCI GINO

CIVILI
AMADORI VALENTINO
BARCELLI SOLINDO
CAPI AMALIA
CECCARELLI SEVERINA
FATTORI VITTORIO
PASQUINI ERMELINDE
TOMASUCCI ALFONSO

MILITARI
BARULLI EZIO
FEDERICI GUIDO
GASPERINI ARISTODEMO
PIERANTONI ROMOLO

DISPERSI
GASPERINI PIERINO
GENNARI VISCARDO
GENTILUCCI GIOVANNI
GIOVANNINI LUCIANO
GUIDI GUERRINO
PIERI DELVINO
Simboli:
Non sono presenti simboli

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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