236692 - Lapide ai Caduti partigiani dell’eccidio di Legoreccio – Vetto (RE)

La prima “memoria” di questo tragico evento, avvenuto il 17/11/1944,  risale al 17/11/ 1946 quando, per volontà dell’ANPI di Vetto, fu inaugurata la lapide posta sopra la porta d’ingresso della Corte dei Da Palude. Il 12 Settembre 1982 si aggiunse il vicino monumento, opera dello scultore Giorgio Benevelli. La lapide è una lastra rettangolare di marmo sostenuta alla parete mediante quattro ganci di ferro. L’epigrafe reca incisi la data dell’eccidio principale, ovvero quella del 17 Novembre 1944, il numero totale dei caduti (compresi quelli uccisi successivamente), la formazione partigiana d’appartenenza, l’Ente promotore e la data di posa. Tutte le iscrizioni sono state riempite con vernice di colore nero.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Frazione Legoreccio
Indirizzo:
Via Legoreccio n. 20
CAP:
42020
Latitudine:
44.4937592
Longitudine:
10.3855247

Informazioni

Luogo di collocazione:
Parete esterna della Corte dei Da Palude
Data di collocazione:
17 Novembre 1946
Materiali (Generico):
Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Marmo per la lapide. Ferro per i ganci di sostegno. Vernice di colore nero a riempire i caratteri dell'epigrafe.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Vetto, Anpi
Notizie e contestualizzazione storica:
La mattina del 17 Novembre 1944 un reparto misto nazifascista, composto da soldati del temibile Lehrstab fur Bandenbekampfung (scuola antiguerriglia della XIV Armata tedesca) del capitano Volkmar Seifert e da militi della 79a Legione della Guardia Nazionale Repubblicana di Reggio Emilia, probabilmente grazie all'opera di spie, sorprese un gruppo di resistenti acquartierati nella Corte dei Da Palude, un edificio patrizio seicentesco di Legoreccio, località del Comune di Vetto. I partigiani appartenevano al Distaccamento “Fratelli Cervi”, VI Battaglione, della 32a Brigata Garibaldi (successivamente divenuta 144a Brigata Garibaldi “A. Gramsci”). Dopo un aspro combattimento, per non compromettere gli abitanti del paese e dietro la parola che avrebbero avuta salva la vita, i partigiani si arresero. Invece 17 di questi, dietro pressioni dei fascisti, furono uccisi a sangue freddo, a gruppi, nei vari locali della Corte, per simulare una morte in combattimento e nascondere un barbaro crimine. Un altro partigiano era caduto in precedenza in un vano tentativo di fuga. Morirono così: Giovanni Attolini (“Colombo”); Olten Berretti (“Bill”); Argenio Bertucci (“Acido”); Mario Carlini (“Lupo”); Guido Croci (“Pila”); Armando Del Bue (“Pancio”); Eugenio Ferretti (“Carlo”); Bruno Fiorini (“Pino”); Lino Grossi (“Piero”); Giuseppe Iattici (“Baldo”); Sandro Torquato Mecchetti (“Fusco”); Carlo Montipò (“Clodo”); Albino Re (“Carlos”); Fioravanti Romagnani (“Nessuno”); Giuseppe Romei (“Fiero”); Fortunato Semplici (“Caino”); Giuseppe Sempreverdi (“Smith”) e Giulio Telani (“Gilera”). Il gruppo di comando del Distaccamento ebbe sorte simile ai compagni, ma in tempi e luoghi diversi, dopo essere stati condotti alla sede del reparto tedesco a Ciano d'Enza (Canossa): Giuseppe Bregni, vicecomandante e Andrea Pallai, caposquadra, furono fucilati il 17 Novembre 1944 a Ciano d'Enza; Giulio Conti, vicecommissario politico fu barbaramente massacrato (legato ad un cavallo fino al sopraggiungere della morte) presso Legoreccio, lo stesso giorno della cattura; Angelo Luciano Tondelli, caposquadra, fu fucilato a Ciano d'Enza il 19 Novembre 1944 (medaglia d'Oro al Valor Militare “alla memoria”); Ido Beltrami, commissario politico, fu fucilato a Ciano d'Enza il 21 Novembre 1944; Arturo Gambuzzi, comandante del distaccamento, venne passato per le armi a Vercallo di Casina (Re) il 21 Dicembre 1944.

Contenuti

Iscrizioni:
PER RICORDARE
ALLE GENERAZIONI CHE QUI IL 17 NOVEMBRE 1944
COMBATTENDO CONTRO L'INVASORE TEDESCO
SCESO A TERRORIZZARE LE INERMI GENTI
24 PARTIGIANI DEL DISTACCAMENTO “CERVI”
FURONO TRUCIDATI
COLPEVOLI SOLO DI ESSERE IN ARMI
PER LA LIBERTA' DELLA PROPRIA TERRA

L'A.N.P.I. DI VETTO D'ENZA POSE LI, 17 NOVEMBRE 1946.
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Coordinate Google Maps:
44.493687, 10.385249

Gallery