175354 - Lapide ai Caduti partigiani – Reggiolo

La lapide dedicata ai Caduti partigiani di Reggiolo si trova sulla parete esterna della Rocca, sulla destra di chi guarda rispetto al portone d’ingresso.L’epigrafe, formata da caratteri di bronzo in rilievo, riporta in nomi di 8 Caduti, tutti con la relativa da di morte e, per alcuni, il nome di battaglia.La lapide originaria era stata inaugurata il 30 Dicembre 1945 e presentava, nella parte superiore, un bassorilievo costituito da una catena spezzata inframmezzata da una fiamma ardente in cui era incisa la sigla C.V.L. (Corpo Volontari della Libertà, l’organismo che raccoglieva tutte le Forze armate della Resistenza italiana). Quella attuale ne ha ricalcato il testo.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Capoluogo
Indirizzo:
Strada Provinciale 43, Piazza dei Martiri
CAP:
42046
Latitudine:
44.9179006
Longitudine:
10.8037128

Informazioni

Luogo di collocazione:
Esterno della parete frontale della Rocca
Data di collocazione:
Prima collocazione 30 Dicembre 1945
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Marmo per la lapide e per il vaso portafiori. Bronzo per i caratteri che costituiscono l'epigrafe. Metallo per i ganci e la guida di sostegno della lapide.
E' una grande lastra di marmo, di forma rettangolare sostenuta da quattro ganci di metallo e da una guida dello stesso materiale posta alla sua base. Sotto la lapide, in posizione centrale, è stato collocato un vaso portafiori di marmo di forma trapezoidale.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Reggiolo
Notizie e contestualizzazione storica:
Dante Freddi (“Noli”), nato a Reggiolo il 30 Settembre 1912. Commissario politico di un Distaccamento della 77a Brigata Garibaldi S.A.P. (Squadre di Azione Patriottica) “Fratelli Manfredi”. Trucidato dai fascisti della XXX Brigata Nera il 29 Dicembre 1944 dinanzi alla Rocca di Reggiolo.

Enzo Tampellini (“Jannes”), nato a Novi di Modena (Mo) il 3 Marzo 1923, residente a Collegno (To). Partigiano della 17a Brigata Garibaldi “Felice Cima” (3a Divisione Garibaldi “Deo Tonani”). Fucilato sul Colle del Lys, in territorio di Rubiana (To), il 2 Luglio 1944 durante un rastrellamento nazifascista in cui trovarono la morte altri 25 compagni (1).

Lino Montanari (“Nino”), nato a Reggiolo il 28 Agosto 1922, residente a Gualtieri (Re), partigiano appartenente al Battaglione “Silvio Apolloni” della 30a Brigata Garibaldi “Ateo Garemi”. Fucilato in località Contrà Costa, a San Pietro Valdastico (Vi), il 16 Luglio 1944 insieme a 3 compagni ed un civile durante un rastrellamento nazifascista.

Pietro Malagoli (“Rino”), classe 1924, residente a Reggiolo. Comandante di un Distaccamento della 77a Brigata Garibaldi S.A.P. “Fratelli Manfredi”. Caduto in località Galvagnina, a Pegognaga (Mn), il 18 Luglio 1944, in uno scontro con i fascisti (2).

Aldo Braghini, 21 anni, fucilato in Via Argine Francone, a San Bernardino di Novellara (Re), il 27 Novembre 1944, insieme a Fernando Martucciello (3).

Ferdinando Martucciello, 21 anni, fucilato in Via Argine Francone, a San Bernardino di Novellara, il 27 Novembre 1944, insieme ad Aldo Braghini (4).

Paride Torelli (“Smit”), nato il 22 Marzo 1921, residente a Brugneto di Reggiolo. Comandante di Distaccamento della 77a Brigata Garibaldi S.A.P. “Fratelli Manfredi”. Fucilato a Reggiolo il 30 Marzo 1945 insieme a Getulio Scaravelli (5). Secondo l'elenco dei Caduti partigiani presente nel sito di Istoreco, il nome di battaglia risulterebbe “Arco”.

Getullio Scaravelli (“Gigetto”), nato a Reggiolo il 4 Maggio 1914 partigiano della 77a Brigata Garibaldi S.A.P. “Fratelli Manfredi”. Fucilato a Reggiolo il 30 Marzo 1945 insieme a Paride Torelli (6).


NOTE:

1) Sul sito del Comitato Colle del Lys il nome di battaglia risulterebbe essere “Enzo”.
2) Secondo l'elenco dei Caduti partigiani presente nel sito di Istoreco (Ist. Storico della Resistenza di Reggio Emilia), Malagoli risulterebbe fucilato dai fascisti a Pegognaga il 18 Luglio 1944 e proposto per la medaglia di Bronzo al Valor Militare.
3) Non ho trovato riscontri su un suo inquadramento nelle formazioni partigiane, né su chi siano stati gli esecutori della sua uccisione, se tedeschi o fascisti.
4) Sul cippo eretto in località San Bernardino, a Novellara, il cognome è riportato come Martuccello. Non ho trovato riscontri su un suo inquadramento nelle formazioni partigiane, né su chi siano stati gli esecutori della sua uccisione, se tedeschi o fascisti.
5) Più verosimilmente il nome di battaglia dovrebbe intendersi in “Smith”. Tuttavia, secondo l'elenco dei Caduti partigiani presente nel sito di Istoreco, il nome di battaglia risulterebbe “Arco” così come riportato anche nel volume di Guerrino Franzini “Storia della Resistenza reggiana”, A.N.P.I. Reggio Emilia, Tecnostampa, Reggio Emilia 1966, alla pag. 594. Non ho trovato riscontri su chi siano stati gli esecutori della sua uccisione, se tedeschi o fascisti.
6) Anche qui il nome di battesimo dovrebbe intendersi in Getulio. Guerrino Franzini, nella sua opera citata, alla pag. 594, riporta lo pseudonimo di “Gigetto”.Secondo il volumetto di Giuseppe Morabito “Viaggio nella Memoria”, pubblicazione a cura delle Sezioni A.N.P.I. genovesi di Marassi, Quezzi e San Fruttuoso (alla pag. 26), lo Scaravelli, presente nella lapide ai Caduti partigiani del quartiere Marassi, in Via Monticelli, avrebbe avuto il nome di battaglia “Bergamo” e sarebbe caduto in combattimento a Reggiolo il 30 Marzo 1945. Come per la nota precedente non ho trovato riscontri su chi siano stati gli esecutori della sua uccisione, se tedeschi o fascisti.

Contenuti

Iscrizioni:
AD PERPETUAM REI MEMORIAM

LA SERA DEL 29 DICEMBRE 1944
DAVANTI L'AUSTERITA' DI QUESTA ROCCA
FEROCEMENTE TORTURATO SPEGNEVASI
FREDDI DANTE (NOLI)

UN PO' LONTANI NEL TEMPO E NELLO SPAZIO
MA UNITI DALLO STESSO IDEALE
E VITTIME DELLO STESSO INUMANO ODIO
CADEVANO ANCHE I GIOVANI
TAMPELLINI ENZO (JANNES) 2 7 1944
MONTANARI LINO (NINO) 16 7 1944
MALAGOLI PIETRO (RINO) 16 7 1944
BRAGHINI ALDO 27 11 1944
MARTUCCIELLO FERDINANDO 27 11 1944
TORELLI PARIDE (SMIT) 30 3 1945
SCARAVELLI GETULLIO 30 3 1945

VOLONTARI DELLA LIBERTA'
CHE IL SANGUE INNOCENTE DI TUTTE LE VITTIME
SIA PERENNE TESTIMONE
ED IMPLACABILE ACCUSATORE DI UN'EPOCA TRIESTE
IN CUI MALVAGITA' E VIOLENZA EBBERO IL SOPRAVVENTO
E CHE IL LORO SACRIFICIO
SULLE STRADE INSANGUINATE DEL MONDO
SIA LUCE ALL'UMANITA' TUTTA ANELANTE UN'ERA
DI
PACE – CIVILTA' – GIUSTIZIA
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