106459 - Lastre ai Caduti per rappresaglia tedesca – Urbania Località S. Lorenzo in Torre (PU)

Due lastre, una in marmo, una in ceramica, collocate su una parete di un’abitazione nella frazione di S. Lorenzo in Torre, in fondo all’abitato, ricordano l’eccidio del 6 luglio 1944.

 

 

 

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
San Lorenzo in Torre
Indirizzo:
Località S. Lorenzo in Torre
CAP:
61049
Latitudine:
43.62209620715553
Longitudine:
12.480840912719714

Informazioni

Luogo di collocazione:
Primo piano di un’abitazione di S. Lorenzo in Torre, in corrispondenza di una finestra murata.
Data di collocazione:
Lastra superiore dopo il 1944; lastra inferiore 06/07/1994
Materiali (Generico):
Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Lastra superiore in marmo; lastra inferiore in ceramica.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Non reperibile
Notizie e contestualizzazione storica:
Breve scheda sul monumento in S. Cuppini, G. De Marzi, P. Desideri, La memoria storica tra parola e immagine, Urbino, 1995, p. 576 (solo lapide superiore)
La strage nazista di S. Lorenzo in Torre è descritta da Chiara Donati (con la collaborazione di Roberto Lucioli, responsabile dell’Archivio dell’Istituto di Storia delle Marche) in http://www.straginazifasciste.it/wp-content/uploads/schede/Urbania,%2006.07.1944.pdf, dal quale sono tratte le successive informazioni: “Nella notte tra il 5 e il 6 luglio un maresciallo delle SS tedesche perse la vita nel corso di un’azione partigiana lungo la strada Urbania-Piobbico, in località Ponte dei Tre Archi, un altro soldato tedesco rimase gravemente ferito e il terzo riuscì a fuggire. Era accaduto che una quindicina di partigiani del distaccamento Matteotti fossero stati sorpresi nell’attraversare la strada e attaccati dai tedeschi. Tutti a eccezione di Severino Cangini riuscirono alla fine a mettersi in salvo, soprattutto grazie al coraggio dimostrato da Pandolfi Pacifico che da solo con il suo fucile mitragliatore, permise ai suoi compagni di sganciarsi. Sarà poi catturato e fucilato il 2 agosto. Ne seguì un immediato rastrellamento che si concluse con l’uccisione di 4 civili e l’incendio di diverse case coloniche. Basilio Aluigi, Francesco Bedini, Carlo Bettini e Giuseppe Sideri furono presi in località Val Pietro, fucilati e poi bruciati insieme alle loro case. Mentre l’abitazione del podere “Le case” bruciava, la contadina Concetta Ioni cercò di raggiungere il fabbricato per salvare i suoi bambini che dormivano nella loro cameretta ma venne fermata da un soldato tedesco e colpita violentemente con un calcio del fucile alla bocca. Ciò nonostante riuscì nell’azione di salvataggio suo figlio, il piccolo Giuseppe Canti di otto anni, che superando la sorveglianza, portò in salvo il fratellino Mario, di due anni e la sorellina Maria, di uno. Per il coraggio dimostrato, nel dopoguerra, gli verrà concessa la medaglia di bronzo al valor civile. In seguito i tedeschi si spostarono presso San Lorenzo in Torre e lì fucilarono altri undici rastrellati. Solo uno di essi, Canti Francesco, colpito agli arti inferiori e gravemente ferito nella prima raffica, cadde sotto gli altri cadaveri, senza che i militari si accorgessero che fosse ancora vivo. Alcuni uomini, testimoni oculari dell’episodio di violenza, vennero invece rilasciati: tra essi vi erano don Oddo Morena, il fratello Celso, un ufficiale dell’aeronautica e un altro sacerdote”. I deceduti a San Lorenzo in Torre furono: Canti Andrea di Vincenzo, nato a Sassocorvaro il 02/02/1887; Cuccarini Pietro di Ubaldo, nato ad Apecchio il 15/07/1925; Cuccarini Quinto di Ubaldo, nato a Piobbico 23/04/1928; Cuccarini Ubaldo di Mattia, nato a Cagli il 22/05/1888; Ioni Francesco di Giovanni, nato a Urbania il 04/10/1926; Monceri Cignali Francesco di Giuseppe, nato a Urbania il 04/10/1926, sergente maggiore presso il presidio repubblichino; Morelli Salvatore di Ignazio, nato a Urbania il 28/12/1890; Morena Giuseppe di Raffaele, nato a Cantiano il 10/10/1875; Riminucci Giovanni di Cesare, nato a Lunano il 15/06/1873; Rossi Biagio di Antonio, nato a Piandimeleto il 03/02/1874, paternità Antonio.

Contenuti

Iscrizioni:
Lastra superiore:
QUI / ALL’ALBA DEL 6 LUGLIO 1944 / VIOLENTEMENTE STRAPPATI / ALLE LORO CASE IN FIAMME / VENIVANO IMMOLATI / VITTIME INNOCENTI / DI RAPPRESAGLIA TEDESCA / MORENA GIUSEPPE / MORELLI SALVATORE / CUCCARINI UBALDO / CUCCARINI PIETRO / CUCCARINI QUINTO / CANTI ANDREA / ROSSI BIAGIO / RIMINUCCI GIOVANNI / MONCERI FRANCESCO / IONI FRANCESCO / I PARROCCHIANI MEMORI POSERO

Lastra inferiore:
A RICORDO DI TUTTE LE VITTIME / DELLA RAPPRESAGLIA / DI SAN LORENZO IN TORRE / IL COMUNE DI URBANIA / NEL CINQUANTESIMO ANNIVERSARIO / PERCHE’ NON ACCADA PIU’ / 6 LUGLIO 1994
Simboli:
Piccola croce in alto nella lastra superiore. Decorazioni negli angoli nella lastra inferiore.

Altro

Osservazioni personali:
Si ringrazia il sig. Biondi Paolo.

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