204982 - Lapide ai Confratelli dell’Arciconfraternita SS Rosario e San Giovanni Battista caduti nella Grande Guerra – Vibo Valentia

Lapide in marmo bianco levigato (dimensioni circa mt 1,65 x mt 1,80), caratteri con incisore a testa pneumatico, scultura alloro di bronzo in alto a sinistra; posta sul lato destro a vista fronte della porta principale della Chiesa del SS Rosario e San Giovanni Battista ad opera dei confratelli dell’Arciconfraternita quale associazione laicale nel mondo cattolico. Commemora i Soldati caduti nel conflitto mondiale MCXV – MCMXVIII nonchè confratelli.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Vittorio Veneto, 50
CAP:
89900
Latitudine:
38.675514648453
Longitudine:
16.104903009123

Informazioni

Luogo di collocazione:
Facciata della chiesa
Data di collocazione:
1925
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lapide in marmo e rami in bronzo
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Arciconfraternita Chiesa SS Rosario e San Giovanni Battista in Vibo Valentia
Notizie e contestualizzazione storica:
Fu commissionata intorno al 1924 per onorare il Capitano NAZZARENO CREMONA caduto sull’altopiano della Bainsizza il 27 agosto 1917, e gli altri soldati. Tutti confratelli dell'Arciconfraternita del SS Rosario e San Giovanni Battista ad oggi l’associazione più antica, ancora attiva, senza soluzione di continuità nell’arco di quattro secoli, presente nella città di Vibo Valentia.

Contenuti

Iscrizioni:
CON SPERANZA E FEDE IN DIO
PER LA GRANDEZZA D'ITALIA
EROICAMENTE COMBATTENDO
NELLA GUERRA MCMXV - MCMXVIII
CADDERO
I CONFRATELLI DI QUESTO PIO SODALIZIO
QUI A PERENNE GLORIA RICORDATI

CAPITANO CREMONA NAZZARENO
TENENTE SANTULLI LORENZO

Soldati
ARENA GIUSEPPE
BARBUTO PAOLO
BROGNA FRANCESCO
CATANIA BASILIO
CALLIPO GREGORIO
CIMATO FORTUNATO
CIMATO NICOLA
FRESCA ANTONIO
LO TURCO ANTONIO
MIRABELLO VINCENZO

Soldati
MALUCCIO GIUSEPPE di Ant
NUSDEO NICOAL di Mich
NUSDEO NICOLA fu Vin
OSSIA GIUSEPPE
RUSSO ROSARIO
RUSSO GIUSEPPE
SACCO DOMENICO
STANGANELLO GIUSEPPE
SANTANGELO GIUSEPPE
TROPEA MICHELE
LUX PERPETUA LUCEAT EIS DOMINE
Simboli:
Due rami di alloro uniti da fiocco

Altro

Osservazioni personali:
Giuseppe Ungaretti dedicò al giovane ufficiale Nazzareno Cremona, che gli era molto caro, una poesia intitolata “Il Capitano” e inserita nella raccolta “Il porto sepolto”: Il capitano era sereno. Era alto e mai non si chinava. Nessuno lo vide cadere. Nessuno l’udì rantolare. Riapparve adagiato in un solco, teneva le mani sul petto. Gli chiusi gli occhi. Parve di piume.
Al Capitano è intitolata anche la villa comunale di Vibo Valentia.

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