Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Piazza Martiri della Libertà
- CAP:
- 28100
- Latitudine:
- 45.445118486552
- Longitudine:
- 8.617086893719
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- A terra all’interno di una siepe di fronte al fossato del Castello.
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- La lapide è un monolito di granito su cui sono incisi dedica, nomi e data di morte dei caduti. La lapide è circondata da due cornici di aiuole e lastre di pietra.
- Stato di conservazione:
- Sufficiente
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Novara
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Il 24 ottobre 1944, a Castelletto di Momo (NO), il tenente Vincenzo Martino, con il suo reparto speciale di polizia fascista novarese, ebbe la peggio nel combattimento con le formazioni partigiane. Alcuni fascisti furono uccisi e lo stesso Martino fu ferito. Tornato a Novara, Martino preparò la vendetta in collaborazione con il questore Emilio Pasqualy. Prelevarono il partigiano Mario Soldà, arrestato e torturato il giorno precedente, e lo portarono a Castelletto di Momo dove lo impiccarono con altri tre partigiani detenuti a Borgomanero (Giovanni Erbetta, Pietro Protasoni e il georgiano Sicor Tateladze). Sempre il 24 ottobre, Vincenzo Martino e il questore Pasqualy si recarono presso il Castello di Novara, sede delle carceri, intenzionati a uccidere alcuni partigiani in attesa di giudizio. I poliziotti fascisti portarono fuori dalle carceri Ludovico Bertona, Aldo Fizzotti e Giovanni Bellandi. I tre partigiani furono subito uccisi nell’allora Piazza Francesco Crispi (oggi Piazza Martiri). In serata Martino e Pasqualy tornarono al Castello e prelevarono altri quattro partigiani prigionieri: Vittorio Aina, Mario Campagnoli, Emilio Lavizzari e Giuseppe Piccini. Li condussero in Piazza Cavour dove li trucidarono. Terminata l’esecuzione il questore Pasqualy ordinò che i corpi dei partigiani fossero lasciati in piazza, come già aveva fatto per i tre partigiani uccisi in piazza Crispi. Solo il giorno dopo la signora Rina Musso (patronessa delle carceri novaresi) riuscì a ottenere che tutti i morti fossero tolti dalle strade per avere una degna sepoltura.
I martiri ricordati nella lapide in Piazza Martiri sono i tre partigiani trucidati in loco il 24 ottobre:
• Giovanni Bellandi nacque il 1º ottobre 1926 a Formigara (CR), figlio di Giovanni Battista. Risiedeva a Pernate (frazione di Novara). Partigiano, combattè in Ossola nella X Brigata Rocco della II Divisione Redi. Nell'autunno del 1944 Bellandi fu catturato, durante un combattimento in cui fu ferito, e fu incarcerato a Novara.
• Ludovico Bertona, detto "Vico", nacque a Novara e faceva l’ottico. Fu tra i primi organizzatori della resistenza in città. Fu arrestato e incarcerato a Novara con l'accusa di aver rubato armi in un'industria di Cameri per darle ai partigiani e di aver finanziato atti di sabotaggio a danno dei reparti fascisti e nazisti.
• Aldo Fizzotti, di Giuseppe, nacque il 7 novembre 1920 a Pernate. Studente, dopo l’armistizio aderì ai primi movimenti di resistenza al fascismo che si formarono a Novara facendo parte del Raggruppamento N Div. R. Rabellotti. Fu arrestato e incarcerato a Novara nell’autunno del 1944.
e altri due partigiani vittime nello stesso luogo della ferocia fascista:
• Felice Zanoni. Probabilmente si tratta di Felice Zanone, di Ambrogio, nato a Omegna nel 1915. Partigiano della Div. Alpina F. Beltrami. Arrestato dai fascisti la sera del 22 aprile 1944. Fu ucciso a Novara il 27 o 28 aprile 1944.
• Natale Olivieri, di Serafino, nacque a Genivolta (CR) il 24 ottobre 1923. Durante la seconda guerra mondiale fu carabiniere. Dopo l'8 settembre 1943 fu partigiano della 1^ Div. F.Lli Varalli della Brigata "Osella". Nell'ottobre 1944, dopo uno scontro, si consegnò ai fascisti per evitare rappresaglie contro i civili. Portato al Castello di Novara, fu ucciso dai fascisti in piazza prima di entrare nelle carceri. Fu insignito della Medaglia d'Argento al Valor Militare con la seguente motivazione: “Comandante di squadra partigiana, durante un impari combattimento contro un forte reparto fascista, dava splendide prove di ardimento e coraggio. Dopo aspra lotta, in cui riusciva a sottrarre il suo reparto da sicuro annientamento, ferito, cercava rifugio in un centro abitato, occultandosi in un edificio. Ricercato, ma non scoperto dal nemico che lo aveva inseguito, informato del delittuoso proposito di incendiare per rappresaglia alcune case, si consegnava spontaneamente ai fascisti. Tradotto al capoluogo di provincia, veniva fucilato su pubblica piazza, eroica vittima della lotta per la libertà e fulgido esempio di generoso altruismo". (^)
Fonti:
https://www.anpi.it
http://www.istitutodelnastroazzurro.org
https://www.isrn.it
https://www.straginazifasciste.it
Contenuti
- Iscrizioni:
- L’INSANGUINATA SERA
DEL 24 OTTOBRE 1944
PREPARÒ ANCHE A NOVARA
L’ALBA DELLA LIBERTÀ
BELLANDI GIOVANNI
BERTONA LODOVICO
FIZZOTTI ALDO
ZANONI FELICE
28 APRILE 1944
OLIVIERI NATALE
7 OTTOBRE 1944
- Simboli:
- Grande croce latina.
Altro
- Osservazioni personali:
- (^) Per Olivieri Natale esiste una discrepanza tra la data di morte riportata sulla lapide e nella Banca Dati dei decorati d’Italia (7 ottobre) e quella (17 ottobre) presente nella banca dati ANPI e dell’Istituto Storico della Resistenza in provincia di Novara “Piero Fornara”.
I martiri partigiani sono anche ricordati nella pietra 197401 - Memoriale ai partigiani di Novara.
L’eccidio di Piazza Cavour è ricordato nella pietra 3813 - Monumento ai partigiani fucilati in piazza Cavour – Novara.








