105838 - Lapide ai martiri della Resistenza – Camerino (MC)

Lapide commemorativa dei due giovani martiri della Resistenza Mancini Ruggero e Piancatelli Angelo.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
via Coldibove
CAP:
62032
Latitudine:
43.141155774748
Longitudine:
13.073904343725

Informazioni

Luogo di collocazione:
Muro esterno del Cimitero urbano
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
La lapide è di marmo bianco con iscrizione in rosso
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Camerino
Notizie e contestualizzazione storica:
La lapide ricorda il triste evento dell'uccisione dei due giovani partigiani Annibale Ruggero Mancini, nato a Pioraco il 28/8/1920, Ufficiale di Artiglieria, 1° Reggimento brigata Alpi, grado Sotto tenente, e Pietro Piancatelli di Castelraimondo nato il 16/03/1925, allievo carabiniere, in servizio presso il deposito del 50° Reggimento Fanteria dislocato a Matelica, disciolto il reparto si dava alla macchia e si aggregava al gruppo del Tenente Mancini. Nella notte tra il 9 e il 10 marzo 1944 nella frazione Copogna di Serravalle del Chienti, una formazione nazifascista composta da circa cinquanta elementi, assaltarono una casa dove si erano rifugiati alcuni partigiani e nella retata, dopo un lungo combattimento, vennero arrestati i due giovani e tre ex-prigionieri inglesi. Mancini, maestro elementare e studente di materie letterarie, era diventato da poche settimane comandante del gruppo partigiano di Serravalle, "gruppo 206". Il giorno precedente alla cattura Mancini scrisse a un amico la seguente lettera: "...Il grave problema che si pone alla mente di ogni cosciente cittadino è costituito da due soli imprescindibili termini "Patria e Libertà". Il vero patriota affronta con compostezza e serietà tutte le difficoltà che si frappongono al raggiungimento dei suoi alti ideali. L'Italia di domani sarà di coloro che oggi le offrono i loro venti anni e sarà come essi la vogliono...". Mentre gli inglesi riuscirono a fuggire, gli altri due, trovati in possesso di armi, furono sottoposti a un sommario processo e condannati a fucilazione, eseguita il 17 marzo alle 10:45 sul muro esterno del Cimitero, dove è stata posta la lapide commemorativa. Sono tuttora visibili e posti in evidenza i fori dei proiettili sul muro. Più volte venne loro proposto, per avere salva la vita, di aderire alla Rsi, ma entrambi rifiutarono. Si racconta che dopo l'uccisione, al passaggio dei soldati, alcune donne si radunarono presso la vicina chiesa di Santa Chiara gridando ai fascisti: "Assassini".

Contenuti

Iscrizioni:
MANCINI RUGGERO
PIANCATELLI ANGELO
FIORENTI GIOVINEZZE RIBELLI
A LUSINGHE E MINACCE
QUI CADDERO STRONCATI
DA PIOMBO FASCISTA
17 MARZO 1944
COMITATO DI LIBERAZIONE NAZ.E CAMERINO
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Questo grave fatto di sangue suscitò all'epoca e suscita ancora oggi grave commozione tra gli abitanti del luogo.

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